Prendi due universi di eccellenza consolidati, quello del Domaine de Lafaurie-Peyraguey (400 anni) e quello della Maison Lalique (130 anni), e uniscili in simbiosi. Il risultato è un gioiello di hotel nei vigneti di Bordeaux che delizia gli ospiti dal 2018! Ispirato al suo terroir e alla raffinatezza dell'arte del cristallo, questo eccezionale hotel a 5 stelle, membro di Relais & Châteaux, è un'ode a quattro elementi: vino, cristallo, gastronomia e ospitalità.
Ore 10:00: Entriamo nell’universo Lalique
Entrando nella reception si pensa immediatamente alla dilagante creatività di René Lalique. Lampadari cesellati con il motivo dei pampini, mobili intarsiati con vetri scolpiti, pannelli di cristallo… Più di un secolo dopo la fondazione della sua vetreria artistica, l’anima di questo "poeta del vetro" e maestro dell’Art nouveau ispira le nuove creazioni su misura della maison Lalique. Aperto a giugno 2018, questo hotel 5 stelle, terzo indirizzo della maison, è stato immediatamente inserito nell’associazione Relais & Châteaux.
10.15: Accomodati davanti alle vigne
Nella camera da letto, ci immergiamo nel cuore della questione: il vigneto sarà il nostro bozzolo notte e giorno! Sotto le nostre finestre, le viti si estendono all'infinito. E all'interno, delicati grappoli d'uva in cristallo sono incastonati ovunque, nel rovere smerigliato dei mobili, nella morbidezza delle lenzuola e nei cabochon dei rubinetti del bagno.
Ore 11:00: Alla scoperta dell’antica dimora
Non capita tutti i giorni di soggiornare in un edificio risalente al XIII secolo! Impossibile resistere al piacere di contemplarne l’architettura superbamente valorizzata dal restauro. Che non ha rinunciato al gioco di stili: se le torri sono medievali, il resto del castello è stato rimaneggiato nel XVII secolo in uno spirito ispano-bizantino che non sarebbe dispiaciuto a René Lalique, amante dello stile orientaleggiante.
Ore 14:00: Una nota di cultura
Tra libri d’arte, in particolare su René Lalique e le sue opere, e volumi sulla storia dei vini di Sauternes e di Bordeaux, è un piacere affondare nei morbidi divani della biblioteca per una pausa lettura. Non senza di tanto in tanto sollevare lo sguardo per godere della deliziosa cornice la cui eleganza è risaltata dalle meraviglie di cristallo esposte nelle vetrine.
Ore 17:00: Degustazione in cappella
Nella cappella del XVII secolo del castello si possono celebrare matrimoni, ma generalmente i clienti dell’hotel sono invitati a un’altra cerimonia: l’iniziazione ai sapori liquorosi dei vini di Sauternes. Tra due cantine piene zeppe di barriques e di fronte all’altare sormontato da vetrate decorate con motivi emblematici della maison Lalique, le degustazioni alternano vini e stuzzichini.
Ore 19:00: Tappa in vinoteca
Con 350.000 bottiglie (la più antica risale al 1895), le quattro cantine della tenuta costituiscono una vera e propria memoria storica dei vini di Bordeaux. Nella vinoteca dove flaconi e oggetti sono esposti come opere d’arte, le bottiglie di Château Lafaurie-Peyraguey 1er Grand Cru Classé di Sauternes fanno bella mostra di sé a fianco degli altri vini di Bordeaux.
Ore 20:00: Un arredamento sfavillante
In attesa della cena, impossibile non farsi incantare dalla raffinatezza dell’arredamento. Sotto un soffitto ornato con 120 foglie in cristallo lustrato oro "Champs Elysées" che ricordano la veste ambrata del Sauternes, le tavole sono decorate con creazioni prestigiose, piatti in porcellana Fürstenberg, portatovaglioli Cristofle e (false) bottiglie dai motivi "Donne e uva" che fungono da piatti di benvenuto, nel più puro spirito Lalique.
Ore 20:30: Cena ispirata ai sapori regionali
Lo chef Jérôme Schilling (che ha portato al ristorante 2 stelle Michelin e 4 stelle Gault & Millau) ha un punto d'onore nel creare piatti tanto particolari nelle loro caratteristiche quanto nella loro elaborazione, ispirata ai vini del territorio. Godetevi le quattro o cinque sequenze dei due menu tra cui scegliere, accompagnate da grandi vini Sauternes, come si deve, e assaporate gli aromi insoliti.
Ore 9:00: Colazione color del vino
A colazione, godiamo per l’ultima volta dell’elegante atmosfera dei luoghi, tra i riflessi del cristallo e le tenui luci del vigneto. Come sempre, la vite è onnipresente, persino nelle tonalità delle poltrone a foglia e nei pavimenti color terra calcarea.
Per Anne-Claire Delorme
Giornalista viaggiatrice