5 imperdibili specialità di montagna nelle Alpi

Dopo la fatica...

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Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 11 marzo 2020, aggiornato il 11 novembre 2020

Quando sei in vacanza sulle Alpi, puoi goderti i piaceri della montagna anche nel piatto. Così vicini agli alpeggi, è il momento perfetto per assaggiare i formaggi locali di qualità che daranno un sapore molto speciale alle vostre raclettes e fondute. Ecco le specialità che devi assolutamente assaggiare in montagna quest'inverno, dall'antipasto al dolce... e qualche indirizzo dove assaggiare i buoni prodotti di montagna. Buon appetito!

La fonduta

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Il miglior ricordo della montagna? La fonduta, naturalmente! Chi non ha mai raschiato il fondo della pentola o fatto la scarpetta durante un’allegra tavolata tra risate e formaggio filante? La fonduta è indissociabile dalle vacanze in montagna. In Savoia i formaggi prediletti sono il beaufort, l’abondance e l’emmenthal. Un po’ di vino bianco, uno spicchio d’aglio per profumare il caquelon, la tradizionale pentola in terracotta, un goccio di kirsch ed ecco fatto! Esistono molte altre varianti a base di comté, di toma di Savoia o di morbier. Dopodiché, è questione di gusti!Possiamo solo consigliare di acquistare direttamente dai produttori locali in azienda, o di assaggiarne uno in un ristorante che privilegia i canali di distribuzione brevi.

Alcuni indirizzi gourmet e locali:

La raclette

AdobeStock / Dmitry-Evs
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La raclette, un’altra mitica specialità di montagna, mette tutti d’accordo, gli amanti del formaggio e quelli della carne! Questa ricetta inventata dagli svizzeri nel XIX secolo ha varcato le frontiere per il più grande piacere dei francesi e non solo. Il formaggio, Raclette appunto, viene fatto scaldare su un fornellino al centro della tavola e ogni commensale raschia autonomamente la parte superficiale per stenderlo sul pane o le patate. Spesso è accompagnata anche dalla carne cotta sempre al momento. Oggi la raclette è proposta in diverse varianti di profumi (pepe, vino bianco, aglio orsino, affumicata al legno di faggio…) e costituisce sicuramente un piatto molto ricco e sostanzioso. Come la fonduta, è un piatto da gustare in compagnia, ideale per le stagioni fredde! Puoi acquistarlo presso un caseificio o una cooperativa locale, oppure gustare questa specialità alpina in un ristorante che predilige i circuiti brevi, in località o in quota.

Alcuni indirizzi gourmet e locali:

Per saperne di più sulla Raclette de Savoie IGP

I crozet

ALF photo / Adobe Stock
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La leggenda narra che i crozet hanno visto la luce nel XVII secolo nella valle della Tarentaise, in Savoia, a due passi dal Monte Bianco. Il termine crozet deriverebbe da una parola dialettale savoiarda, croé, che significa piccolo. I crozet sono piccoli quadratini di pasta confezionati con farina, uova, sale e acqua. Si possono degustare in brodo, gratinati con formaggio beaufort e anche in versione croziflette, uno sformato rivisitato! Le loro dimensioni ridotte sarebbero legate alla necessità dei montanari di trasportare un volume contenuto di cibo nelle loro bisacce durante le spedizioni sulle vette.

Il gâteau de Savoie

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Questa torta leggera come una piuma è uno degli emblemi della Savoia! Ideale con il tè, si prepara con farina e/o fecola di patate, zucchero semolato, uova e la scorza grattugiata di un limone. Questa specialità alpina è nata nel 1358 a Chambéry. Fu preparata per la prima volta in occasione di una riunione diplomatica tra il conte Amedeo VI di Savoia e Carlo IV di Lussemburgo. Per la cronaca, all’epoca la Savoia non apparteneva alla Francia. Dobbiamo la ricetta aerosa del gâteau de Savoie al pasticciere Pierre de Yenne. La troverai nelle panetterie, nelle pasticcerie e nelle sale da tè di tutte le Alpi!

La brioche aux pralines

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Un’altra deliziosa specialità alpina è la brioche aux pralines o brioche di Saint-Genix. Sarebbe nata nel 1880 dalla fantasia del pasticciere Pierre Labully che ebbe l’idea di inserire nell’impasto delle mandorle ricoperte di uno spesso strato di zucchero colorato di rosa. Scommessa riuscita! Nel cuocere la brioche si colorava di un bel rosa e sprigionava un delizioso profumo di zucchero man mano che le praline si scioglievano. Il pasticciere brevetterà peraltro la sua creazione dandole il nome di Gâteau Labully. Oggi è impossibile passare a Saint-Genix-les-Villages senza fare una tappa alla pasticceria Labully per gustare la sua famosa brioche aux pralines!

L'indirizzo gourmet da non perdere

Pasticceria Bavuz / Gâteau Labully

Per saperne di più:

Per Sandy Pérolle

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