6 giardini per rigenerarsi in Costa Azzurra

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De Côte d’Azur ligt vol met bijzondere tuinen, zoals de  exotische tuin van Eze, prachtig uitkijkend over de Middellandse Zee.
© OCT Riviera Côte d'Azur - Gaël Simon - De Côte d’Azur ligt vol met bijzondere tuinen, zoals de exotische tuin van Eze, prachtig uitkijkend over de Middellandse Zee.

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 31 ottobre 2018

Nati da una passione e da un clima che permette di osare, i magnifici giardini della Costa Azzurra sono diventati nel tempo la memoria della biodiversità mondiale. Visita guidata per fare il pieno di ossigeno…

Il giardino d’artista a Mandelieu

CRT Riviera Côte d'Azur - Cindy Joigny
© CRT Riviera Côte d'Azur - Cindy Joigny

Vedendo le sue torri stagliarsi sul mare, si fa fatica a credere che il castello di La Napoule sia pressoché interamente il risultato di una creazione: quella di una coppia di americani, Mary e Henry Clews, lei architetto e paesaggista, lui scultore, che ha dedicato 17 anni della propria vita a trasformare le rovine di una fortezza in un castello neomedievale. E a creare, en passant, un vero giardino d’artista con panorami, prospettive e recessi segreti dove spuntano qua e là maliziose sculture. Château de la Napoule

Un’oasi per famiglie a Nizza

Ville de Nice
© Ville de Nice

Il nome ispirato al Phoenix canariensis, la palma da datteri delle Canarie, la dice lunga: situato all’ingresso di Nizza, il parco Phoenix accoglie il visitatore in un ambiente decisamente mediterraneo. Ma questo polmone verde di sette ettari è anche l’anticamera per i Tropici: la sua immensa serra di 25 metri di altezza ricostituisce sei climi tropicali e subtropicali! E, per sedurre anche le famiglie, si è convertito in parco faunistico ospitante oltre 2.000 animali di 70 specie diverse tra cui lemuri, wallaby, kookaburra. Parc Phoenix

Il giardino esotico a Eze

CRT Riviera Côte d'Azur
© CRT Riviera Côte d'Azur

Amanti del deserto o dei tropici? Nel giardino esotico di Eze, ai piedi delle rovine del castello medievale, non si è costretti a scegliere! Nell’area sud, piante grasse e succulente disegnano un paesaggio western mentre nell’area nord, specie del Mediterraneo o delle regioni umide annunciano un giardino in ombra con cascate e specchi d’acqua. E, ovunque, un panorama sublime pervade il giardino: a 429 metri di altitudine, la vista sul mare si estende dall’Italia a Saint-Tropez. Giardino esotico di Eze

Il giardino memoria del mondo a Mentone

CRT Riviera Côte d'Azur - Cindy Joigny
© CRT Riviera Côte d'Azur - Cindy Joigny

L’ultima proprietaria, un’aristocratica inglese, adorava le datura. A Mentone, il loro profumo inebriante aleggia ancora nel giardino del Val Rahmeh, ora facente parte del Museo di Storia Naturale. Delle 1700 specie provenienti da tutto il mondo che fioriscono qui, più di un centinaio è costituito da varietà rare o protette! Un giardino di memoria, dove fa bella mostra di sé il toromiro, arbusto estinto in natura, originario dell’Isola di Pasqua. Jardin du Val Rahmeh

Il giardino da collezione ad Antibes

OT Antibes / J. Gravagna
© OT Antibes / J. Gravagna

Per la scrittrice George Sand il giardino Thuret era il più bello che avesse mai visto. Oggi, con le sue 1.600 specie di alberi e arbusti, è rimasto un vero giardino da collezione, posto sotto la tutela dell’Istituto nazionale di ricerca agronomica. Per permettere ai visitatori di individuare questi esemplari pressoché tutti eccezionali, è stato ideato un percorso costellato da alcune meraviglie come l’Eucalyptus dorrigoensis che, dall’alto del suo secolo e mezzo di vita, è senza dubbio l’albero più maestoso! Jardin Thuret

La fantasia in giardino a Saint-Jean-Cap-Ferrat

CRT Riviera Côte d'Azur
© CRT Riviera Côte d'Azur

Attenzione, un giardino può nasconderne un altro… Nella Villa Ephrussi de Rothschild a Saint-Jean-Cap-Ferrat, ce ne sono ben nove, tutti nati dalla fantasia della baronessa Béatrice de Rothschild, dal giardino alla francese al giardino giapponese passando per il roseto. L’attenzione al dettaglio era così spiccata in questa grande esteta che i suoi domestici dovevano mettersi in posa, travestiti da albero, per consentirle di effettuare gli opportuni aggiustamenti al paesaggio. Il più strano? Il giardino di pietra, con la sua collezione di bassorilievi, doccioni e mascheroni che paiono direttamente usciti da un racconto fantastico. Villa Ephrussi de Rotschild

Per Anne-Claire Delorme

Giornalista viaggiatrice