Che si tratti di natura oppure di antiche rovine, in Alvernia tra i siti classificati come Patrimonio dell’Unesco ce n’è davvero per tutti i gusti! Si possono percorrere i diversi cammini che portano a Santiago di Compostela, direzione Clermont-Ferrand e Puy-en-Velay, a meno che non si preferisca invece la Chaîne des Puys (complesso vulcanico che si estende per più di 30 chilometri, ndr) con i suoi maestosi 80 vulcani…
La Chaîne des Puys - Faglia di Limagne
Si tratta di una delle più recenti aggiunte al Patrimonio Mondiale dell’Unesco, ma non per questo è tra le meno importanti! Con una lun-ghezza di circa 32 km e una larghezza di 4 km, la Chaîne des Puys – Faglia di Limagne è un luogo simbolo della tettonica, vera e propria te-stimone della frattura della crosta terrestre che ha portato nel tempo alla formazione di questo allineamento di 80 vulcani.
Un paesaggio mozzafiato che si può ammirare in toto arrampicandosi sulla cima del Puy de Dôme, punto culminante della Chaîne des Puys, a 1.465 metri d'altezza. Da lassù si può osservare questa successione di vulcani dalle forme più varie: conica, come il Puy Pariou; a cupola, di cui il Puy de Dôme è il più famoso rappresentante; o ancora i vari maars (termine che indica le gigantesche voragini di forma circolare spesso occupate da un lago, ndr), nati dall’incontro tra l’acqua ed il magma, come la Narse d’Espinasse e il maar di Beaunit. Davvero grandiosi!
Basilica Notre-Dame du Port de Clermont-Ferrand
Questa chiesa romanica del XII secolo è iscritta da oltre 20 anni nel Pa-trimonio Mondiale dell’Unesco come tappa dei "Cammini di Santiago di Compostela in Francia". Meno conosciuta rispetto all’emblematica Cat-tedrale di Clermont-Ferrand - interamente costruita in pietra lavica di Volvic - merita comunque di essere visitata.
Se questo monumento di fattura romanica è stato costruito in arcose bionda (una roccia della famiglia delle arenarie, ndr), una pietra dalla tinta calda un tempo estratta a Montpeyroux, si possono comunque rinvenire alcuni elementi in pietra lavica di Volvic. È il caso dei mosaici che circondano l’abside o, ancora, di uno dei campanili ricostruito nel XIX secolo, prima dell’iscrizione della basilica nella lista dei monumenti storici.
Non si potrà poi non ammirare il suo portale scolpito con alcune scene dell’infanzia di Cristo, il suo abside piramidale ornato di rosoni o ancora i suoi 250 capitelli romanici scolpiti. Senza dimenticare le opere che racchiude, come una statua della Vergine che allatta o ancora un’Annunciazione di Philippe de Champaigne.
Cattedrale di Puy-en-Velay
Arroccata sulla cima della roccia basaltica che domina la città, la catte-drale di Puy-en-Velay veglia sui suoi abitanti.
Ingrandita nel corso dei secoli per accogliere il crescente numero di pellegrini in viaggio verso Santiago di Compostela, questo santuario dedicato al culto della Vergine ha saputo beneficiare della pendenza per estendersi sulla cima del Monte Anis. Vi si accede salendo l’imponente scalinata di un centinaio di gradini in cima alla quale si erge la facciata dell’edificio, con la sua alternanza di pietre scure e chiare e, ancora, i suoi magnifici mosaici.
Qui si viene ad ammirare la Vergine "Nera" del Puy, replica della statua originale riportata dall’Oriente da Saint-Louis nel 1254, così come i de-cori murali e altri affreschi che ornano il monumento. Da non perdere, infine, anche il chiostro e il palazzo dei mâchicoulis (imponente edificio fortificato che faceva parte della Cattedrale e del palazzo vescovile, ndr), simbolo del potere della comunità religiosa che sedeva tra queste mura.
Per saperne di più:
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Per Constance Dive