Darwin, l'altra riva di Bordeaux

Nuova vita

BordeauxCultura e Patrimonio

Sara Soulignac
© Sara Soulignac

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 10 gennaio 2019, aggiornato il 4 marzo 2024

Chiacchierare sorseggiando un caffè, passeggiare con il naso all’insù seguendo le opere degli artisti di strada o lanciarsi sulla rampa dello skatepark: il progetto Darwin riunisce tutte queste passioni in uno stesso spazio, sulla riva destra di Bordeaux.

“Le specie che sopravvivono non sono le più forti né le più intelligenti, ma quelle che si adattano meglio ai cambiamenti”. Questa frase fondante della teoria dell’evoluzione di Charles Darwin è anche la pietra angolare del progetto Darwin, installato in un’area urbana dismessa che riunisce in uno stesso luogo start-up, associazioni, artisti, spazi per il tempo libero, bistrot… con un elemento in comune: la voglia di stare insieme.

La seconda vita di una caserma

David Manaud
© David Manaud

Situato nel quai des Queyries, tra il ponte in pietra e il ponte Chaban-Delmas, Darwin occupa i 10.000 mq di un’ex caserma militare abbandonata, comprata nel 2009 dal gruppo Evolution, ideatore del progetto. Finanziato al 95% da investimenti privati, Darwin è diventato il luogo simbolo dell’imprenditorialità a Bordeaux: riunisce infatti poco meno di 230 imprese, 20 associazioni e un liceo, che offre ai suoi 60 alunni una didattica alternativa e personalizzata. Uno dei grandi punti forti di Darwin è la nutrita serie di eventi organizzati, dallo yoga al “Darwin Ocean Climax“, un festival di dibattiti, conferenze e concerti sul tema del cambiamento climatico e della difesa degli oceani. Darwin

Mecca della street art

Sarah Chevalley
© Sarah Chevalley

Dopo la partenza dei militari nel 2005, la caserma è diventata un luogo in cui graffitari e altri artisti di strada potevano esprimersi. Trasferendosi nel terreno incolto, Darwin ha continuato a incoraggiare questo mezzo di espressione. Nel 2017, il festival internazionale dei graffiti, Memorial de Caen: recuerdo de los horrores de la II Guerra Mundial, si è tenuto addirittura a Darwin. Le opere cambiano spesso e bisogna aggirarsi con il naso per aria, da un muro all'altro, per ammirare la commistione di stili e l'esplosione di colori che catturano l'attenzione e fanno venire voglia di scattare foto!

Skateboarding & Co.

David Manaud
© David Manaud

Città di skateborder, Bordeaux vanta diversi siti popolari dove praticare questo sport. Lo skatepark di Darwin è sicuramente uno di questi. Progettato a partire da materiali di riciclo, questo ex hangar militare offre una bella varietà di moduli in legno. Il più impressionante è una grande rampa con un’estensione. Non mancano tavole per i salti, curb, un bowl in legno... Per fare il pieno di sensazioni! Per i principianti, l’associazione che gestisce lo spazio, la Brigade, dispensa corsi di skatebording, individuali o di gruppo. Hangar de Darwin

Il miglior brunch della riva destra

David Sanchez
© David Sanchez

Famoso per essere abbondante e goloso, il brunch del Magasin Général, il bistrot-refettorio di Darwin, è uno dei più frequentati di Bordeaux. In un’ambientazione industriale a dir poco variegata, con mobili di riciclo recuperati da casse di vino, vecchi divani e tavole da surf, il Magasin Général è aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 19:30 con orario prolungato fino alle 23:30 nel week-end. Ci si viene per gustare i deliziosi piatti cucinati con prodotti bio o per prendere il sole seduti ai tavolini all’aperto. Si consiglia la prenotazione per il brunch! Le Magasin Général

Un sito “negaWatt”

E. Gabily
© E. Gabily

Sin dalla creazione, più di 15 anni fa, Darwin è ossessionato dalla sobrietà energetica. Che si traduce principalmente nell’allestimento bioclimatico degli spazi, l’assenza di aria condizionata, l’ottimizzazione dell’illuminazione naturale e un’attenzione permanente al risparmio energetico. Dal 2014, il VORTEX, un’installazione artistica che avvolge il ponte pedonale che collega i due edifici della caserma Niel, indica il consumo energetico del luogo grazie a una serie di tubolari illuminati che lampeggiano sempre più intensamente. Un’opera d’arte impegnata, che migliora la città di Bordeaux.

Per Sarah Chevalley

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