In Bretagna di faro in faro...

Ispirazioni

BretagnaNatura e Attività Outdoor

Emmanuel Berthier
© Emmanuel Berthier

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 26 settembre 2018

Ad ovest del continente europeo, all’estremità della Bretagna, il Finistère snocciola innumerevoli fari, testimoni irremovibili delle maree che scolpiscono i paesaggi del Mare d’Iroise. Sulla Via dei Fari si possono incontrare alcune di queste splendide sentinelle di pietra.

Passaggio di testimone

Emmanuel Berthier
© Emmanuel Berthier

Il faro di Saint-Mathieu o "St-Mat" come viene chiamato da queste parti si erge su un promontorio a strapiombo sul Mare d’Iroise. Costruito nel 1835 si è sostituito all’abbazia del XI secolo dove i monaci accendevano un falò in cima a una torre per indicare ai marinai come raggiungere Brest.

Inferno marino

Yannick Le Gal
© Yannick Le Gal

I guardiani del faro La Jument raccontano che lo sentivano talvolta sobbalzare per via degli attacchi sferzati dalle onde. Non c’era da stare tranquilli! I marinai avevano classificato i fari in tre categorie a seconda della pesantezza delle condizioni di lavoro: "Inferno" per i fari in mare, "Purgatorio" per i fari sulle isole e "Paradiso" per i fari sulla terra ferma.

Direzione Brest

Emmanuel Berthier
© Emmanuel Berthier

Sulla punta del Petit-Minou, il faro omonimo indica la rotta da seguire per raggiungere Brest. Fotogenico a prescindere, il faro merita un giro in barca per poterlo ammirare sotto ogni sua angolazione.

Emmanuel Berthier
© Emmanuel Berthier

Con una portata luminosa pari a 59 chilometri il faro di Creac’h è uno dei più potenti del mondo e uno dei cinque fari dell’isola di Ouessant, la più selvaggia delle isole bretoni nel Parco naturale regionale d’Armorica. Ai piedi del Creac'h, il Museo dei fari, da non perdere, per decodificare i misteri del linguaggio luminoso!

Bagliori unici

Emmanuel Berthier
© Emmanuel Berthier

Ogni faro firma la sua luce. Quello di Pontusval emette tre segnali di luce bianca ogni 12 secondi con una portata pari a dieci miglia marine. Una presenza rassicurante nella notte. Di giorno offre invece un dolce paesaggio che si può apprezzare dalla piccola spiaggia di sabbia bianca che costeggia il faro.

In granito di Kersanton

Emmanuel Berthier
© Emmanuel Berthier

A Plouguerneau la vista dell’Ile Vierge dal faro è meritata. Dopo un viaggio in barca si salgono i 365 scalini di una bella scala a chiocciola con i muri ricoperti di opalina blu-azzurra. Ma in cima lo spettacolo è grandioso! Con i suoi 82,5 m, il faro più alto d’Europa offre un panorama mozzafiato sugli Abers e la costa tutta frastagliata.

Un qualcosa di medievale

Yannick Le Gal
© Yannick Le Gal

Come far sì che una torre resista ai colpi di mortaio di un mare scatenato? Questa la preoccupazione che ha mosso gli architetti del faro delle Pierres Noires quando fu costruito nel 1870. Scelsero di ispirarsi alle fortezze medievali raddoppiando il diametro della base. Perché fosse più visibile nella nebbia qualche decennio più tardi fu dipinto di rosso.

Emmanuel Berthier
© Emmanuel Berthier

All’estremità della penisola di Crozon, si erge la casa-faro del Toulinguet, costruita a metà del XIX secolo. È notevole da contemplare al crepuscolo o durante una passeggiata nella speranza di poter anche intravedere le foche grigie che oziano sulla spiaggia.

Per Florence Brunel

Coordinatrice editoriale France.fr