La cultura viaggia sul Canal du Midi

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Yvon52 - Getty Images
© Yvon52 - Getty Images

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 27 settembre 2018

Navigare pigramente non vuol dire mettere il cervello a riposo totale! Da Tolosa al Mar Mediterraneo, in un percorso che si snoda per oltre 200 chilometri, il Canal du Midi si fa strada tra gioielli dell’arte romanica, cittadelle del Paese Cataro e opere d’arte eccezionali. Ecco una selezione di imperdibili perle culturali da scoprire tra un attracco e l’altro.

Una palma dentro la chiesa

Chloé Sabatier - Office de Tourisme de Toulouse
© Chloé Sabatier - Office de Tourisme de Toulouse

È cresciuta una palma dentro la chiesa del convento dei Giacobini a Tolosa? A dire il vero è di pietra ed è coronata, in cima ai suoi 28 metri, da 22 nervature di mattoni che ricordano i rami delle palme! Non è l’unica curiosità di questo gioiello dell’arte medievale. Nella cappella Saint-Antonin, la vita del santo eponimo sfila su sbiaditi affreschi come in un fumetto. Convento dei Giacobini

I misteri di un maestro scultore

Vincent Photographie
© Vincent Photographie

Del maestro di Cabestany non si conosce niente, neanche il suo vero nome. Ma la sua opera scolpita, tesoro dell’arte romanica medievale, ha attraversato i secoli. Volti triangolari, occhi sporgenti, mani con lunghe dita… Saprete tutto dello stile di questo misterioso scultore dopo avere ammirato le teste di uomini e di mostri cesellate sui capitelli dell’abbazia di Saint-Papoul. Abbazia di Saint-Papoul

Alla fonte del canale

Deschamps
© Deschamps

Per sapere tutto sul Canal du Midi è necessario recarsi al bacino di Saint-Ferréol, principale serbatoio di alimentazione del canale, classificato patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Per oltre 200 anni, questa diga artificiale edificata a partire dal 1667 è stata la più colossale d’Europa. Oggi si può ripercorrere la sua storia nella vecchia “casa dell’ingegnere”, dove un museo racconta l’epopea di Pierre-Paul Riquet, il suo favoloso inventore. Il bacino di Saint-Ferréol

La sentinella del Paese Cataro

No_limit_pictures - Getty Images
© No_limit_pictures - Getty Images

Sono almeno 52 le torri costruite a rinforzo dei quasi tre chilometri della doppia cinta muraria della cittadella medievale di Carcassonne. Nel contemplare questa fortezza classificata patrimonio mondiale dell’Unesco si fa fatica a credere che abbia rischiato di andare distrutta nel XIX secolo! Passeggiando tra le viuzze di questo simbolo della tumultuosa storia del Paese Cataro, non si può non ammirare la prodezza dell’architetto Viollet-le-Duc che ne ha restituito l’aspetto medievale. Cité de Carcassonne

Una cantina… romana

Leonid Andronov - Getty Images
© Leonid Andronov - Getty Images

Non fatevi intimorire dallo strano nome: l’horreum, in latino, è un magazzino pubblico. A Narbonne ne resta un esempio sotterraneo, testimonianza dell’epoca gallo-romana (1° secolo a.C.): un insieme di gallerie che fungevano probabilmente da basamento a un mercato o a un magazzino. E con un’igrometria perfetta. Quando nel 1975 l’horreum fu trasformato in museo, fungeva ancora da cantina! L'Horreum romano

Un canale può nasconderne un altro

Brian101 - Getty Images
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Il ponte-canale dell’Orb è una vera e propria opera d’arte che coniuga competenza ingegneristica e senso estetico. Con i suoi 240 metri di lunghezza, 28 di larghezza e 12 di altezza è uno dei più imponenti di Francia. E dall’alto di questa opera edificata per consentire alle imbarcazioni di attraversare il capriccioso Orb, si gode una vista impareggiabile sul fiume che scorre in basso e sulla cattedrale di Béziers… Il ponte-canale dell'Orb

Teatro all’italiana

Florent Joliot
© Florent Joliot

Anziché partecipare alla visita guidata del sabato, perché non prenotare uno spettacolo al Teatro Molière Sète? È un buon modo per apprezzare “la più bella sala all’italiana di tutto il Sud della Francia”, classificata Monumento storico. Sprofondati in comode poltrone di velluto si contempla lo sfarzoso arredamento rosso e oro coronato da un soffitto decorato a volta celeste. Lo spettacolo inizia da qui! Il Teatro Molière Sète

Per Anne-Claire Delorme

Giornalista viaggiatrice

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