La Manufacture Cogolin e l’arte della tessitura rivisitata

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Nord-Sud by Stéphane Parmentier Fontenay
© Nord-Sud by Stéphane Parmentier Fontenay

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 12 dicembre 2019

A due passi da Saint-Tropez, nel piccolo villaggio di Cogolin, la Manufacture Cogolin perpetua un savoir-faire d’eccezione per creare tappeti contemporanei, spesso disegnati da artisti. Le sue creazioni adornano il castello di Versailles, l’Elysée o i più bei transatlantici francesi. Visita guidata di questa perla della Costa Azzurra.

Jean Cocteau, Jean-Michel Frank o Christian Bérard hanno firmato modelli di tappeti confezionati dalla Manufacture Cogolin. Questi sono accuratamente conservati negli archivi della Maison, che rivisita l’arte della tessitura per creare collezioni di gusto contemporaneo.

Collaborazione con artisti e designer di oggi

Il marchio di fabbrica delle creazioni della maison del Var (dipartimento della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, ndr)? Sono i motivi in rilievo geometrici e floreali, i colori brillanti e la qualità di esecuzione, che rendono eccezionali questi tappeti, utilizzati per adornare palazzi, ambasciate, residenze lussuose e yacht in tutto il mondo.

Pierrick Verny
© Pierrick Verny

Forte della collaborazione con artisti e designer di oggi e della riedizione di modelli del passato, con un catalogo di collezioni regolarmente ampliato e aggiornato, la Manufacture Cogolin è diventata una vera perla francese nell’universo della decorazione d’interni.

Made in Côte d’Azur

Tutto è iniziato nel 1928, nel villaggio di Cogolin, ai piedi del Massiccio dei Maures e a pochi chilometri dal golfo di Saint-Tropez. Jean Lauer, un visionario ingegnere tessile, ha acquistato la manifattura dei tappeti di Cogolin, creata quattro anni prima e specializzata nella sericoltura (l'allevamento del baco da seta, ndr) e nel tappeto annodato a mano. Ha portato dei telai del XIX secolo a meccanismo Jacquard e importato diverse tecniche di annodatura e tessitura, permettendo una moltitudine di finiture.

Ha poi fatto appello a diversi artisti e altri virtuosi delle Arti Decorative per disegnare dei modelli d’avanguardia. Jean Cocteau è uno di loro, ed ha anche stretto un legame privilegiato con la Costa Azzurra.

Negli anni Trenta, la Manufacture Cogolin diventa un punto di riferimento per i suoi tappeti su misura e fa risplendere l’artigianato d’arte alla francese. Le sue creazioni adornano il castello di Versailles, l’Elysée o i più bei transatlantici francesi.

Pezzi unici

Negli anni 2010, la Manufacture Cogolin si è impegnata a rivedere la sua tavolozza di colori e ha selezionato nuovi materiali per dare nuovo slancio alle sue creazioni. Oggi propone circa 200 tonalità create su misura, a partire da 32 nuance luminose.

Pierrick Verny
© Pierrick Verny

I materiali utilizzati? Lana, cotone, iuta, lino, seta o rafia, tutte materie nobili lavorate con cura dagli artigiani della Manufacture Cogolin, che producono pezzi unici sulla base di quattro tipologie di telai tradizionali. Tra questi, telai francesi Jacquard del 1880 (quelli introdotti da Jean Lauer) che combinano le tecniche degli aghi, del cilindro e delle schede perforate. Questi telai consentono di realizzare i disegni testurizzati e i motivi straordinariamente elaborati che hanno fatto la fama della Manufacture Cogolin.

Il ritorno del nodo a mano

Nel 2013, con la linea Cogolin e Mains du monde, la Manufacture ha anche riportato in auge la tecnica del nodo a mano. Un’iniziativa che ha permesso all’azienda di immettere sul mercato i tesori nascosti dei Carnets d’archives, una collezione ispirata a creazioni esclusive di grandi artisti decoratori del XX secolo.

Tra questi, i tappeti Les modernistes o Les Jardins à la Française che esaltano l’arte grafica. La tecnica del nodo a mano è anche il cuore di una recente collezione, Nord-Sud, progettata come un viaggio iniziatico attraverso i ricordi dell’artista Stéphane Parmentier, tra il suo Sud natale e Parigi, la sua terra di adozione. I suoi motivi si ispirano sia al lavoro degli artigiani di Vallauris che al paesaggio provenzale tradizionale.

Antibes, Porquerolles, Lavandou… I nomi dei tappeti evocano la Costa Azzurra. L’ultima collezione inedita della Maison riprende i motivi originali ricavati dagli archivi del decoratore francese André Arbus, personaggio emblematico della storia delle Arti Decorative.

È possibile visionare questa collezione, con i suoi disegni geometrici e i motivi delle corde disegnati per i transatlantici, dal mese di novembre nei due showroom dell’azienda, a Cogolin e a Parigi.

Per saperne di più:

Per Charlotte Cabon

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