I segreti della fabbricazione delle palline natalizie nel Massiccio dei Vosgi

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Il Centro internazionale di arte vetraria (CIAV) di Meisenthal perpetua la sapiente tradizione delle vetrerie di Goetzenbruck.
© Guy Reibmester - Il Centro internazionale di arte vetraria (CIAV) di Meisenthal perpetua la sapiente tradizione delle vetrerie di Goetzenbruck.

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 16 dicembre 2018, aggiornato il 30 novembre 2022

Che cosa sarebbe il Natale senza l’albero e gli addobbi? A Meisenthal, nel Massiccio dei Vosgi, si perpetua la tradizione delle palline di Natale in vetro soffiato a bocca. Siamo entrati nel Centro internazionale dell’arte vetraria per scoprire i segreti della fabbricazione della decorazione natalizia più amata.

C’era una volta...

Un soffiatore di vetro a lavoro nel Massiccio dei Vosgi.
© Guy Rebmeister - Un soffiatore di vetro a lavoro nel Massiccio dei Vosgi.

La leggenda narra che le palline per l’albero di Natale furono inventate nel 1858 in un momento in cui scarseggiavano i frutti a causa della siccità, fino a quel momento utilizzati per decorare gli alberi. Un soffiatore di vetro di Goetzenbruck ebbe allora l’idea di soffiare in vetro alcune palline per addobbare gli alberi di Natale. Nacque così la tradizione.

Nel Massiccio del Vosgi si perpetua la fabbricazione di palline di Natale in vetro soffiato.
© Guy Rebmeister - Nel Massiccio del Vosgi si perpetua la fabbricazione di palline di Natale in vetro soffiato.

La vetreria di Goetzenbruck si lancia allora con successo nella fabbricazione di palline decorative prima di essere messa in crisi dal boom della plastica negli anni ‘60 che la costringe a interrompere la produzione. Bisognerà attendere la fine degli anni ‘90 perché il polo vetrario di Meisenthal, sito a pochi chilometri di distanza, decida di rispolverare questa antica tradizione.

Una tradizione attuale

Il vetro soffiato è un vero savoir-faire del Massiccio dei Vosgi
© Guy Rebmeister - Il vetro soffiato è un vero savoir-faire del Massiccio dei Vosgi

Dal 1998 il Centro internazionale di arte vetraria (CIAV) di Meisenthal perpetua la sapiente tradizione delle vetrerie di Goetzenbruck producendo palline di Natale in vetro soffiato a bocca.

La collezione di palline di Natale fabbricate a Meisenthal ogni anno si arricchisce di un nuovo pezzo firmato da un creatore diverso.
© Guy Rebmeister - La collezione di palline di Natale fabbricate a Meisenthal ogni anno si arricchisce di un nuovo pezzo firmato da un creatore diverso.

Il Centro internazionale di arte vetraria propone oggi due collezioni di palline di Nataleda scoprire durante il nuovo percorso di visita: una linea tradizionale e una linea contemporanea. Quest’ultima è arricchita ogni anno da un nuovo pezzo firmato da un designer.

Oh albero di Natale!

Le palline di Natale realizzate al CIAV, nel Massiccio dei Vosgi.
© Guy Rebmeister - Le palline di Natale realizzate al CIAV, nel Massiccio dei Vosgi.

Fino al 30 dicembre, il sito vetrario di Meisenthal invita i visitatori a scoprire la sua ultima annata con una mostra e dimostrazioni. È anche un'occasione per arricchire la propria collezione di decorazioni natalizie e portare a casa un souvenir dell'abilità di questi maestri vetrai.

"Kaktus"

Vetreria di Meisenthal, montagne dei Vosgi.
© Communauté de Communes du Pays de Bitche - Vetreria di Meisenthal, montagne dei Vosgi.

Nel 2024, il designer Mark Braun ha ideato “Kaktus”, un oggetto natalizio a forma di fico d'India. Si tratta di una creazione originale pensata per sensibilizzare i visitatori del museo sugli effetti del riscaldamento globale. Nel laboratorio del Centre international d'art verrier di Meisenthal vengono realizzati ogni anno tra i 40.000 e i 45.000 baubles. 

Stelle terrestri

Il sito vetrario di Meisenthal, nel Massiccio dei Vosgi
© Yvon Meyer - Il sito vetrario di Meisenthal, nel Massiccio dei Vosgi

Il polo vetrario di Meisenthal comprende il Centro internazionale di arte vetraria, lo spazio creativo Halle Verrière e il Museo del Vetro. Fa parte della costellazione Étoiles Terrestres, che raggruppa i tre siti vetrari d’eccezione del Parco naturale regionale dei Vosgi settentrionale. Gli altri due sono il Musée Lalique di Wingen-sur-Moder e La Grande Place musée du cristal Saint-Louis.

Per Rédaction France.fr

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