Aix-en-Provence sulle orme di Cézanne

Il bambino del paese

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Bastida de Jas de Bouffan, Aix-en-Provence
© Michel Fraisset

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 29 ottobre 2019, aggiornato il 17 dicembre 2024

Ispirato dalle luci e dai colori del Midi, affascinato dalla montagna di Sainte-Victoire, Paul Cézanne ha omaggiato con la pittura la sua Provenza, la regione dov’è nato. Una passeggiata ad Aix-en-Provence e nella sua campagna sulle orme del suo più famoso ambasciatore.

Il Musée Granet, lo scrigno delle opere di Cézanne

Musée Granet
© Musée Granet

Nell’elegante quartiere chiamato Mazarin, questo bello spazio culturale ospita dieci opere del maestro. Alla fine del 1850, Cézanne frequentava la scuola di disegno di questo antico museo di Belle Arti. Una copia di una tela eseguita tra queste mura dall’artista in erba inaugura la collezione Cézanne.

La collezione ha anche un ritratto di Zola, compagno del pittore al collegio Bourbon, oggi collegio Mignet, situato proprio sulla stessa strada. Il futuro scrittore un giorno ringraziò il suo amico - che aveva preso le sue difese nel cortile della scuola - offrendogli un cesto di mele... 

Nel 2025, in occasione dell'“Anno di Cézanne 2025”, il Musée Granet organizza una grande mostra intitolata “Cézanne au Jas de Bouffan”

Musée Granet

La Sainte-Victoire, musa eterna

Daylight Photo / Adobe Stock
© Daylight Photo / Adobe Stock

Cézanne dipinge la Sainte-Victoire, una montagna calcarea che buca il cielo provenzale, dopo averla percorsa in lungo e in largo durante la sua giovinezza insieme ai suoi amici Zola e Baille. È apparsa in ben 44 oli e 43 acquerelli!

Nel 1989, un incendio devastante colpisce la Sainte-Victoire, a cui gli abitanti di Aix sono profondamente legati. Quando il soggetto prediletto del pittore, che è stato a lungo ignorato dalla sua città, va in fumo, questo evento accelera il riconoscimento di Cézanne in Provenza.

Nel 1990 il Museo Granet organizzerà una mostra dedicata a Cézanne e alla Sainte-Victoire.

La forza pittorica delle cave di Bibémus

Sophie Spiteri
© Sophie Spiteri

Cézanne si ispira alla tavolozza delle ocre e alle linee grafiche delle cave di Bibémus, un sito roccioso nascosto nella pineta, vicino alla Sainte-Victoire.

Sfruttate dai Romani per erigere la colonia di Aquae Sextiae e poi dai costruttori del quartiere Mazarin nel XVII secolo, le cave di Bibémus distillano questa loro poesia dalle vecchie pietre che sembrano fatte apposta per alimentare le anime sognatrici.

La casetta in pietra affittata da Cézanne gode sempre di una vista sontuosa sui massicci circostanti dove impera la macchia mediterranea.

In concomitanza con l'evento “Cézanne 2025”, sono stati realizzati nuovi percorsi pedonali con pannelli esplicativi intorno al sito. 

Jas de Bouffan, la roccaforte di famiglia

Sophie Spiteri
© Sophie Spiteri

Anticamente situata nella campagna intorno ad Aix, la casa padronale del XVIII della famiglia Cézanne vede fiorire il talento di Paul fin dai suoi vent’anni. A Jas de Bouffan, sulle pareti del grande salone, eseguirà dodici opere per convincere il padre, un banchiere, della sua vocazione artistica! Tre di esse sono conservate al Musée d’Orsay.

L’orangerie e il viale dei castagni figurano su dipinti dell’artista, che abiterà qui una quarantina d’anni, durante i suoi soggiorni in Provenza.

Chiusa per lavori di ristrutturazione, la casa riaprirà le porte al pubblico in occasione dell'evento “Cézanne 2025” organizzato ad Aix-en-Provence. 

L’atelier di Cézanne, un commovente santuario

Sophie Spiteri
© Sophie Spiteri

Dal 1902 alla sua morte, avvenuta nel 1906, Cézanne lavora ogni giorno in questa stanza illuminata da una grande vetrata, al primo piano di una casetta di campagna che ha fatto costruire tra gli alberi, sulle alture a nord della città di Aix-en-Provence.

L’emozione abbraccia sempre i visitatori, perché qui si conservano gli oggetti cari all’artista come le maioliche provenzali, il suo camice da laboratorio e il suo cappello.

Il laboratorio-museo coltiva con cura la memoria dell’artista con un negozio-libreria e programma delle esposizioni temporanee nonché degli eventi culturali.  Conosciuto anche come Atelier des Lauves, è uno dei luoghi chiave da visitare nell'ambito del programma artistico “Cézanne 2025”. 

L'atelier di Cézanne

Il territorio dei pittori, ultimo luogo di creazione

Sophie Spiteri
© Sophie Spiteri

Nascosto tra le case di un complesso residenziale sulla collina di Lauves, il territorio dei pittori è uno spazio selvaggio con una vista eccezionale sulla Sainte-Victoire. Quindici minuti bastavano a Cézanne per raggiungere questo punto panoramico a piedi, dal suo laboratorio, e porre il suo cavalletto davanti al suo soggetto preferito.

Per i curiosi e gli artisti dilettanti che vengono oggi ad esercitarvi la loro pennellata, alcuni pannelli presentano molte delle opere del pittore impressionista realizzate qui.

Il 15 ottobre 1906, pochi giorni prima della sua morte, un temporale sorprenderà Cézanne su questa collina interrompendo per sempre il suo tête à tête con la Sainte-Victoire: il pittore morirà di polmonite una settimana dopo.

Per Charlotte Cabon

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