Rendez-vous all’Isola d’Yeu in Vendée

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Office de Tourisme de L’île d’Yeu
© Office de Tourisme de L’île d’Yeu

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 26 marzo 2015

Al largo delle coste vandeane, esiste un tesoro. Un diamante naturale che brilla di mille luci: lande selvagge e falesie, cale di sabbia dorata e porti di pesca che fanno sognare.

Se l’isola di Yeu vi fosse raccontata… La storia comincerebbe da un racconto in cui le prime parole si scriverebbero sulla terra ferma. A Formentine più esattamente. Lungo la costa vandeana dove una barca ti aspetta per raggiungere questa terra a 17km di distanza, uscito direttamente da racconti fatati.

Un’atmosfera senza tempo e misteriosa

Un’impressione di trovarsi da un’altra parte si impossessa di te non appena metti piede a Port Joinville, porta d’ingresso dell’isola. Le sue strette vie di passaggio si chiamano rue de la fée, rue du secret e coin du chat.

Si snodano lungo case bianche, con persiane in legno colorato che si aprono sull’orizzonte. Un invito all’avventura che vi porterà oltre i limiti del porto.

Dimenticati la macchina! La bicicletta è il mezzo di trasporto ideale per esplorare i 23 km di lande contrastate.

Viaggio di contrasto e sensazioni

Inizialmente, si fa capo ad est dove la spiaggia Ker Chalon, che offre l’acqua più calda dell’isola, ti invita ad una piacevole pausa bagno.

Al sud, dune…e dune

A sud, la costa non aspetta altro che mostrarti il suo fascino selvaggio dagli accenti celtici: ripide scogliere, scenari ruvidi, picchi e le cime che infrangono le acque dell’Atlantico.

L’assoluta tranquillità? Si trova a sud-ovest dell’isola. In particolare a Port de la Meule, falesia rocciosa, ricca di colori e custodita da 2 ripide scogliere dove le piccole barche si riparano in caso di maltempo.

Adesso, spostati nell’entroterra. Il sogno ti sommerge con strade sabbiose che si stagliano su lande tappezzate di erba.

Libro di storia…a cielo aperto

In contrasto a questa natura selvaggia, alcuni borghi fioriti con da case basse imbiancate con la calce…

Qui, il tempo si è bloccato come per conservare meglio 5000 anni di storia. L’isola d’Yeu, la più lontana dal continente (tra le 15 isole che formano l’arcipelago di Ponant) rivela così, a cielo aperto, una testimonianza di leggende.

  • La Preistoria ti invita a visitare dolmen e menhir
  • Il Vecchio Castello e le sue rovine testimoniano il Medioevo. Proprio come la chiesa romanica di Saint-Sauveur costruita tra il X e XI secolo.
  • La Cittadella, prigione di stato, caserma, poi luogo di detenzione del Maresciallo Pétain in esilio (1945-1951) che racconta i 2 secoli passati.

Ritorno al presente e passaggio obbligato a Port-Joinville dove le banchine fremono all’arrivo imminente delle tonnare.

Prima di intraprendere il viaggio di ritorno, chiudi lo scrigno dei ricordi su una terra soprannominata “la perla dell’oceano”.

*arcipelago del Ponant: 15 isole e isolotti abitati e bagnati dalla Manica e dall’Atlantico.

A.Lamoureux/Vendée Expansion - droits réservés - Vendée Tourisme
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Per Rédaction France.fr

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