La Città internazionale della gastronomia apre le sue porte a Lione

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Thierry Fournier/Métropole de Lyon
© Thierry Fournier/Métropole de Lyon

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 22 ottobre 2019, aggiornato il 22 novembre 2023

La Città internazionale della gastronomia è stata inaugurata quest’autunno a Lione. Un evento attesissimo che corona la ricca tradizione culinaria della città che ha dato i natali al celebre chef Paul Bocuse, oltre a essere culla dei tradizionali bouchon. France.fr è entrata in anteprima in questo spazio ibrido costruito nel cuore del Grand Hôtel-Dieu, sulle rive del Rodano.

L’attesissima Città internazionale della gastronomia, la cui apertura è stata il19 ottobre 2019, dovrebbe consolidare ulteriormente il ruolo di Lione come meta privilegiata degli appassionati di gastronomia.

Museo, centro culturale, spazio di vita e di ricerca allo stesso tempo, la cittadella invita all’esplorazione di un’esperienza primordiale dell’essere umano: coltivare gli alimenti di cui si nutre, preparare da mangiare, riunirsi a tavola.

"Vogliamo proporre una visione della cultura culinaria dove eccellenza, diversità e accessibilità saranno le parole d’ordine per far battere il cuore del monumento storico", spiega lo chef stellato Régis Marcon, presidente dello steering committee strategico della Città internazionale della gastronomia di Lione.

Thierry Fournier/Métropole de Lyon
© Thierry Fournier/Métropole de Lyon

La cittadella non rappresenta soltanto un viaggio attraverso i piaceri della tavola, ma esplora anche tematiche quali la salute, il benessere e l’art de vivre alla francese. Tematiche che ritroviamo nella pianificazione della cittadella e dei suoi 4.000 mq suddivisi su quattro piani. Al primo, nella parte più antica dell’edificio, la mostra permanente si articola attorno ai legami tra alimentazione e salute.

La gastronomia sotto la lente d’ingrandimento

Progettata e realizzata dal Musée des Confluences e curata scenograficamente dall’agenzia Casson Mann, la mostra permanente passa al setaccio la gastronomia lionese con la ricostruzione di un autentico banchetto al quale è invitato il visitatore. Scopriamo anche tutte le tappe del repas gastronomique dei francesi, il pasto dei giorni di festa diventato patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, e le tradizioni culinarie dei quattro angoli del mondo, ma anche la storia dell’antico ospedale Hôtel-Dieu, dove alimentazione e salute formavano un tutt’uno.

Al secondo piano, il Gastro’Lab è dedicato alle nuove iniziative professionali del settore, mentre lo spazio MIAM MIAM! illustra i cicli dell’alimentazione, dal produttore al consumatore. Nell’ultimo piano sono allestite mostre temporanee e una cucina aperta per dimostrazioni culinarie e altre degustazioni tematiche aperte al pubblico.

Thierry Fournier/Métropole de Lyon
© Thierry Fournier/Métropole de Lyon

La Città internazionale della gastronomia di Lione si colloca all’interno del Grand Hôtel-Dieu, l’ex ospedale fondato nel XII secolo sulle rive del Rodano, riconoscibile per l’imponente Grand Dôme, la cupola dell’architetto Jacques-Germain Soufflot, autore anche del Pantheon di Parigi.

Questo gioiello del patrimonio architettonico lionese è stato interamente restaurato e prosegue la sua vocazione di spazio di vita. Ospita oggi ristoranti, negozi e l’hotel InterContinental Lyon Hôtel-Dieu, aperto prima dell’estate.

La Città internazionale della gastronomia, inserita nella parte più antica del monumento, completa l’offerta con la sua proposta di gastronomia e benessere.

Per Andrew Milne