Arte di vivere a Besançon e fra le Montagne del Giura

Massiccio del GiuraCultura e PatrimonioNatura e Attività Outdoor

Besançon
© BFC - Tourisme - Besançon

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 1 febbraio 2024

La bellezza luminosa della Borgogna e delle Montagne del Giura è fatta di natura, cultura e arte di vivere. E regala il piacere di immergersi in una città d'arte e storia come Besançon e di scoprire paesaggi emozionanti.

Scoperta, natura e cultura a Besançon

Alle porte delle Montagne del Giura, Besançon offre un soggiorno di patrimonio, cultura, gastronomia e natura incontaminata. Una destinazione ideale per un city break o una breve vacanza di scoperte, esperienze, relax e convivialità. La cultura e la storia sono di casa in città e Unesco l’ha inserita nel Patrimonio mondiale nel 2008 per le fortificazioni e la cittadella, volute da Luigi XIV e costruite da Vauban, e nel Patrimonio immateriale nel 2016 per la grande tradizione dell’ orologeria: qui è possibile seguire un corso e imparare a fabbricare un orologio in un laboratorio artigiano! Una perfetta "città d'arte e storia", tappa importante della Via Francigena da Canterbury a Roma, con un centro intatto circondato dal fiume Doubs e la bellezza di 250 monumenti dall'epoca romana al XIX secolo, 6 musei, fiore all’occhiello il Museo di Belle Arti ricco di collezioni eccezionali e di opere di grandi artisti, da Bronzino a Tiziano, Bellini, Cranach, Courbet, Bonnard, oltre alle collezioni archeologiche. Una città a misura d'uomo dove anche la natura è onnipresente. Besançon vanta 7 colli verdissimi che regalano splendidi panorami dall'alto. I boschi si vedono fin dal cuore del centro: la natura entra così nello spazio urbano. Ci sono 1.500 km di sentieri escursionistici, da percorrere a piedi e in bicicletta, in collina o lungo i fiumi, e poi canoa, arrampicata, parapendio, speleologia, equitazione... E naturalmente l’arte di vivere. In centro tanti buoni ristoranti, dal bistrot di quartiere al ristorante gourmet: filiera corta, prodotti di stagione, ingredienti bio e savoir faire sono la regola. Indirizzi consigliati dalla Guida Michelin, come Le Parc e Le Saint Cerf, premiato con la stella verde, mentre il ristorante dell'hotel Le Sauvage fa parte della confraternita Toques Blanches. Da provare anche il nuovo ristorante Loiseau du Temps dello chef Bernard Loiseau. Assolutamente da gustare i prodotti del territorio, dai formaggi - Comté, Morbier, Mont d'Or - ai salumi, i funghi con le famose spugnole, e poi i vini del Giura con il celebrato Vin Jaune. E nel “Boucle”, il cuore storico, si va alla scoperta delle tante botteghe artigiane.

Cluny e Tournus due gioielli d'arte

Abbazia di Cluny
© Etienne Ramousse Images - Abbazia di Cluny

Nella Borgogna del Sud è un piacere ricaricarsi di energia in riva a un lago, lungo la Saône o la Seille, salire in cima alla Roche de Solutré o esplorare le verdi vallate a piedi, a cavallo o in bicicletta, oltre a degustare i celebrati vini e la gastronomia del territorio. E in questo paesaggio di colline, vigneti e chiese romaniche, sono racchiusi autentici gioielli, come le abbazie di Cluny e Tournus. A Cluny si trovava la "seconda Roma", la più potente abbazia della cristianità medievale, che risale al X secolo e le case del centro storico raccontano una storia antica. Suggestioni per un viaggio nel tempo che fanno capire perché Cluny e i Siti Cluniacensi sono candidati alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. Anche Tournus è una piccola città dal fascino incredibile e dalla lunga storia, immersa in un’atmosfera meridionale, strade strette e case antiche dalle facciate colorate e tetti di tegole ocra. Da non perdere l'abbazia di Saint-Philibert, uno dei più prestigiosi edifici romanici, e l'Hôtel-Dieu, l’ospedale del XVII secolo.

Viaggio nel tempo alla salina del Re: la Salina Reale di Arc-et-Senans

Altro gioiello tra le montagne del Giura, la Salina Reale di Arc-et-Senans, Patrimonio Unesco dal 1982, capolavoro dell’architetto visionario Claude Nicolas Ledoux. Costruita per volontà di Luigi XV tra il 1775 e il 1779 a forma di arco, ospitava 11 edifici. La struttura chiuse i battenti nel 1895 e rimase a lungo abbandonata, ma ora un completo restauro l’ha riportata all’antico splendore. Un monumento unico al mondo attorno a tre temi -architettura, natura e musica - con un parco di 13 ettari, mostre permanenti e temporanee, 30 giardini e un festival dei giardini estivo, concerti, spettacoli, animazioni, convegni, oltre a hotel, centro congressi, libreria-boutique, ristorante: quasi una piccola città ideale. E quest’anno il progetto di visita si arricchisce del nuovo Centre de Lumières, uno spazio immersivo di 1.500 mq per scoprire i siti Patrimonio dell'Unesco. Un touch pad Histopad tradotto in italiano permette una visita del monumento completamente rinnovato e di proiettarsi nella Salina Reale com’era nel ‘700. Un vero viaggio nel tempo.

Per France.fr

Vedi altro