A un centinaio di km da Parigi, comoda da raggiungere in auto, con la A16, in treno, in aereo, Beauvais è una città da scoprire. Per il suo patrimonio culturale e una natura onnipresente.
Il centro storico racconta 2000 anni di storia, attorno al monumento-simbolo, la Cattedrale di Saint-Pierre che compirà 800 anni nel 2025. Un edificio sorprendente, il "Partenone dell'architettura francese"
secondo il grande architetto Viollet-le-Duc, con il coro gotico del XIII secolo, alto 48 m, che ne ha fatto fino al XVI secolo la cattedrale più alta d’Europa. E una curiosità: un grandioso orologio astronomico ottocentesco alto 12 m che si anima più volte al giorno grazie a 68 automi che si muovono in perfetta sincronia. È sospesa fra romanico e gotico la chiesa di Saint-Étienne, una delle più belle, dalle luminose vetrate. Da non perdere la Maladrerie Saint-Lazare, suggestivo esempio di architettura ospedaliera del XII-XIII secolo. Gli spazi di accoglienza, la cappella romanica, il granaio e la sua struttura originale in legno formano il complesso unico di uno dei lebbrosari meglio conservati d'Europa. Attorno il giardino, di ispirazione medievale, è una perfetta introduzione all’altra Beauvais, la città verde.
BEAUVAIS GREEN
Oasi verde, in un ambiente naturale di 45 ettari, lo spazio acquatico Canada invita tutto l'anno a passeggiare, correre, partecipare ad attività sportive acquatiche, percorsi sugli alberi… A cavallo o in bicicletta è un’emozione percorrere la Route d’Artagnan, oltre 6.000 km complessivi sulle tracce del famoso moschettiere: attorno a Beauvais serpeggia il tratto della Route Royale di Luigi XIV. E due tappe in bicicletta, di 25 km ciascuna, della Avenue Verte, da Parigi a Londra. È un piacere anche passeggiare per i giardini di Beauvais: il giardino del pittore André van Beek, costellato di ponti, specchi d’acqua, ninfee. Il Jardin du Brule, che rivela angoli segreti: un vigneto, un frutteto, un orto, boschetti fioriti, o ancora la Foresta di Hez-Froidmont, 3.000 ettari di faggi e querce, ideale per sperimentare la
forest therapy per meditare e azzerare lo stress.
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Per Rosalba Graglia
Giornalista. Torinese di nascita, francese di adozione. Scrive di viaggi e di food da molti anni. Collabora con magazine di viaggio come Bell’Europa, Bell’Italia, In Viaggio, Gambero Rosso e quotidiani come La Stampa. Ha scritto diverse guide turistiche e libri sulla Francia. Nel 2019 le è stata assegnata la Medaglia d'oro del Turismo Francese. Il suo regista preferito? Sicuramente Truffaut.