CONOSCETE GLI ANJOU BIVOUAC?
Il campeggio è una delle scelte predilette: vicinanza alla natura, servizi, prezzi economici.
Unico neo: avere con sé tutta l’attrezzatura (tenda, sacco a pelo). Ma c’è una novità: gli Anjou Bivouac, sistemazioni “leggere” adatte a cicloturisti in viaggio: si tratta di tende-bivacco su palafitte in legno, disponibili per una notte. Un tavolo da pic-nic al pianterreno, dove trova riparo anche la bicicletta, e una zona notte per due al piano superiore. Lungo il percorso della Loire à Vélo sono sempre più numerosi i campeggi che propongono questa soluzione ecologica.
www.loireavelo.fr
DORMIRE IN UN HOTEL ACCUEIL VÉLO
Scegliere un hotel vuol dire riposare al meglio e viaggiare leggeri. A patto di scegliere un hotel giusto, garantito dal marchio nazionale Accueil Vélo. Gli hotel con questo logo si trovano a meno di 5 km dagli itinerari ciclabili, offrono un riparo sicuro per la bici e kit di riparazione all’occorrenza, accoglienza su misura (informazioni pratiche anche meteo, consigli, itinerari, ecc.) oltre a trasferimento bagagli, servizi di lavanderia… E ci sono anche ristoranti e servizi diversi garantiti dal marchio. Ben 6.000 indirizzi (e 8.500 compresi ristoranti e altro) in tutta la Francia. Info ed elenchi su
www.francevelotourisme.com
QUALCOSA DI INSOLITO
Anche i gîtes, in prossimità degli itinerari e pure in versione “di gruppo” sono una buona soluzione per una notte, un weekend, una settimana durante un tour in bici. Come i b&b, ottima formula per un pernottamento itinerante. Ma tra le proposte più piacevoli ci sono le sistemazioni insolite. Qualche esempio? Una yurta mongola sotto gli alberi di mele e pere a Domfront-en-Poiraie in Normandia,
una capanna trasparente a Nogent–le-Roi sul percorso della Véloscenie della Valle della Loira o una bolla-design sul fiume Loir a La Flèche nei Pays de la Loire. E perché non dormire in una tipica barca di legno sulle rive della Loira a Meung-sur-Loire? Un’esperienza unica.
Info e proposte su
www.francevelotourisme.com
Per Rosalba Graglia
Giornalista. Torinese di nascita, francese di adozione. Scrive di viaggi e di food da molti anni. Collabora con magazine di viaggio come Bell’Europa, Bell’Italia, In Viaggio, Gambero Rosso e quotidiani come La Stampa. Ha scritto diverse guide turistiche e libri sulla Francia. Nel 2019 le è stata assegnata la Medaglia d'oro del Turismo Francese. Il suo regista preferito? Sicuramente Truffaut.