Le Corbusier, patrimonio mondiale dell'umanità

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Cultura e Patrimonio

J-C Ballot - CMN Paris
© J-C Ballot - CMN Paris

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 22 luglio 2016, aggiornato il 13 marzo 2024

Il famoso architetto franco-svizzero, Charles Edouard Jeanneret-Gris (1887-1965), meglio noto con lo pseudonimo di « Le Corbusier », ha ricevuto il riconoscimento da parte dell’UNESCO. Un anno dopo il cinquantesimo anniversario della sua morte, ben diciassette sue opere sono state classificate patrimonio mondiale dell'umanità, dieci delle quali sono situate in Francia.

Il punto di arrivo di un lavoro collettivo di oltre 10 anni

L'iscrizione dell'opera di Le Corbusier come patrimonio mondiale dell'umanità è il frutto di un lavoro collettivo iniziato da oltre 10 anni. La particolarità di questa candidatura, avanzata dalla Francia, sta nella sua eco internazionale e nel sostegno di ben sette paesi (Germania, Argentina, Belgio, Francia, India, Giappone e Svizzera).

Architetto avanguardista

Visionario per la sua epoca, le creazioni di Le Corbusier difficilmente lasciano indifferenti. Egli è ancora oggi uno degli architetti più conosciuti al mondo, precursore di uno stile architettonico nuovo e moderno. La città era il suo terreno di gioco prediletto e il ferro il suo materiale preferito.

Le sue opere, realizzate nel corso di mezzo secolo, sono testimonianza di una nuova concezione dell'architettura che rompre totalmente con il passato.

La Francia è stata il suo principale luogo di espressione e ancora oggi custodisce dieci delle sue opere patrimonio dell'umanità. Tra queste la più famosa, la Cité radieuse di Marsiglia. Le Corbusier l'ha concepita come un vero e proprio villaggio, con una via commerciale, una scuola, una palestra e persino delle terrazze dalle quali poter ammirare il mare.

Le opere situate in Francia divenute patrimonio UNESCO :

  • Maisons La Roche et Jeanneret, Paris, Ile de France (1923)
  • Cité Frugès, Pessac, Aquitaine (1924)
  • Villa Savoye et loge du jardinier, Poissy, Ile de France (1928)
  • Immeuble locatif à la Porte Molitor, Boulogne-Billancourt, Ile De France (1931)
  • Unité d'habitation "La Cité Radieuse", Marseille, Provence-Alpes-Côté d'Azur (1945)
  • Manufacture à Saint-Dié-des-Vosges, Lorraine (1946)
  • Chapelle Notre-Dame-du-Haut, Ronchamp, Franche-Comté (1950)
  • Cabanon de Le Corbusier, Roquebrune-Cap-Martin, Provence-Alpes-Côté d'Azur (1951)
  • Couvent Saint-Marie-de-la-Tourette, Eveux, Rhône-Alpes (1953)
  • Maison de la Culture de Firminy, Rhône-Alpes (1953)

Un « artista » mondialemente riconosciuto

Il lavoro di Le Corbusier attesta la diffusione su scala planetaria della pratica architettonica dato che i diciassette edifici sono presenti su tre continenti: principalmente in Europa con delle realizzazioni in Germania, Belgio e Svizzera; in America del Sud (Argentina) e persino in Asia ( con opere in India e Giappone).

Le sette opere patrimonio dell'umanità nel mondo:

  • Petite villa au bord du lac Léman, Corseaux, Vaud, Suisse (1923)
  • Maison Guiette, Anvers, Flandres, Belgique (1926)
  • Maison de la Weissenhof-Siedlung, Stuttgart, Bade-Wurtemberg, Allemagne (1927)
  • Immeuble Clarté, Genève, Suisse (1930)
  • Maison du Docteur Curutchet, La Plata, Province de Buenos-Aires, Argentine (1949)
  • Complexe du Capitole, Chandigargh, Pendjab, Inde (1952)
  • Musée National des Beaux-arts de l’Occident, Taito-Ku, Tokyo, Japon (1953)

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