In Corsica seguendo la GT20

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Erbalunga, Corsica
© ATC Sylvain Alessandri - Erbalunga, Corsica

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 29 maggio 2024

È la Grande Traversata 20, la «Traversata Maio» in lingua corsa. Un itinerario in bicicletta tutto da vivere e da scoprire, in modalità slow o sportiva. Su misura per veri corridori come per semplici appassionati.

La GT20, la Grande Traversata della Corsica in bicicletta, è un'avventura cicloturistica di 600 km e 10.000 m di dislivello totale. Un percorso, articolato in dodici tappe, che permette di esplorare i paesaggi più mitici dell'Isola della Bellezza: il litorale roccioso della costa nord e di Cap Corse, i vigneti soleggiati che sfiorano il mare, i villaggi autentici dal fascino intatto, le distese di macchia dell'interno e le pareti di roccia delle alte vette. A ogni pedalata, il paesaggio cambia, ed è sempre maestoso.

GT20 Corsica
© Sylvain Alessandri4 - GT20 Corsica

Punto di partenza della Grande Traversata: Bastia, antica città genovese costruita sul fianco di una montagna, e poi verso Cap Corse, Capo Corso. L'inizio del percorso è ondulato, senza passaggi particolarmente impegnativi, giusto qualche falsopiano che si snoda dolcemente attraverso i villaggi di pescatori. Si pedala sentendo lo sciabordio delle onde nelle orecchie, il profumo intenso della macchia mediterranea nelle narici. La strada si conclude poco prima di Centuri, porticciolo rinomato per la pesca delle aragoste, tappa di arrivo di questa prima giornata. La seconda tappa ci porta a Saint-Florent, antica città romana diventata oggi una rinomata località balneare, attraverso un sentiero lungo la costa. Dietro un'ansa, la sublime cala Aliso, sabbia bianca e acqua cristallina, e poi una serie di spiagge di ciottoli neri, sovrastate da imponenti promontori rocciosi. Arrivando a Saint-Florent, godetevi il tramonto da uno dei tanti ristorantini del villaggio.

GT20 Corsica
© Sylvain Alessandri - GT20 Corsica

Molto suggestiva la terza tappa, che attraversa il famoso deserto des Agriates, l'antico granaio della Corsica, oggi rifugio della fauna selvatica. La strada è tranquilla, poco trafficata, intorno un'alternanza di colline rocciose, valli, ruscelli e piccoli stagni. Man mano che ci si addentra nell'entroterra, il paesaggio diventa più arido e si comincia a salire. Bellissimi passi da scalare in sella fino a raggiungere Belgodère.
Per la quarta tappa della GT20 si scivola tra i cosiddetti «balconi» della Balagne, villaggi arroccati sospesi sulla costa, prima di immettersi sulla strada del vino, nel cuore del giardino della Corsica tra lecci, pini e castagni, il tutto senza troppe difficoltà fino a Calenzana, punto di partenza (o arrivo) per gli escursionisti del GR20, la Grande Randonnée, il famoso sentiero escursionistico che attraversa in diagonale tutta l’isola.

Le due tappe che seguono, con sosta a Galéria, sono piuttosto sportive, e permettono di ritornare verso il mare ed entrare nella Riserva naturale di Scandola, terrestre e marina, un luogo spettacolare, dichiarato Patrimonio dell'Unesco. Si pedala in una sinfonia di colori: il rosso della roccia, l'azzurro del Mediterraneo, il verde degli eucalipti che si susseguono in una serie di curve dai panorami sontuosi. Arrivando a Porto, prima del meritato riposo, provate uno dei ristoranti della piccola città votata alle vacanze e al mare: nei menù al primo posto c’è sempre il pesce del giorno. La settima tappa si preannuncia faticosa, con 1.500 m di dislivello, ma la ricompensa arriva con un cambio totale di paesaggio, quello dell'alta montagna, un'immensità di verde e di roccia.

GT20 Corsica
© Sylvain Alessandri - GT20 Corsica

Dopo una notte rigenerante, si scende verso Corte attraverso una stretta gola scavata nella roccia, una delle strade più sensazionali del percorso, con punti panoramici mozzafiato. Meglio riposarsi e raccogliere le forze a Corte, perché da qui si susseguono diverse belle – e impegnative - tappe di montagna. Prima tappa per raggiungere Ghisoni attraversando paesaggi danteschi e selvaggi di roccia e fitta vegetazione, poi per arrivare a Zicavo, in mezzo a pini e faggi, e infine per raggiungere Zonza, il villaggio obiettivo dell'undicesima tappa. Oltre 3.000 m di dislivello in tre giorni, una bella sfida per le gambe, ma una vera delizia per gli occhi, tra boschi secolari, borghi autentici e punti panoramici sulle vette. Per concludere la Grande Traversata, un'ultima lunga tappa verso Bonifacio e l'estremo sud dell'isola, attraverso una magnifica strada ancora selvaggia, tra macchia mediterranea e blocchi di granito. L’arrivo nell’estrema città del sud dell’isola ricompensa di ogni sforzo: Bonifacio, il porto, la cittadella arroccata sono una visione da cartolina, e tanti bar e ristorantini, dove ci si può rilassare piacevolmente dopo quasi due settimane di pedalate, da un'estremità all'altra della Corsica. Un’esperienza davvero unica. Buono a sapersi: è possibile noleggiare sul posto una bici, anche una bici elettrica, per rendere il tour della GT20 più agevole.

Tutte le info sul sito dedicato www.GT-Corse.com

GT 20 Erbalunga
© Sylvain Alessandri - GT 20 Erbalunga

Tre città viste da vicino

Lungo il percorso della GT20 tre città meritano una sosta più lunga. Costellata di chiese barocche, dall’atmosfera conviviale e mediterranea, Bastia, fondata dai Genovesi nel 1380, custodisce nel suo cuore antico viuzze pittoresche, palazzi antichi, ristorantini. Da non perdere la grandiosa Place Saint Nicolas, circondata da palme e palazzi borghesi, la statua di Napoleone, il palco dell’orchestra, ristoranti e negozi: una tappa obbligata della visita in città. Il Porto Vecchio è un altro luogo iconico nel cuore del centro storico, con le facciate colorate delle case e la grandiosa chiesa seicentesca di Saint-Jean-Baptiste a dominare la scena. Salendo alla cittadella il Palazzo dei Governatori, monumento storico, oggi ospita un museo che ripercorre quasi 10 secoli di storia di Bastia. E percorrendo rue Napoléon, Boulevard Paoli e Rue César Campinchi si scopre la città vivace di oggi.

A Corte, l’antica capitale della breve stagione dell’indipendenza dell’isola, da non perdere la Cittadella fortificata, arroccata su uno sperone di roccia e dichiarata monumento storico. Ospita il Musée de la Corse nella caserma Serrurier. Da non perdere nella città alta Place Gaffory, con la casa di Jean-Pierre Gaffory, capo del governo corso a metà del XVIII secolo. Una statua di Gaffory è eretta davanti alla sua casa in suo onore. Da vedere nella piazza la Chiesa dell’Annunziata e poco lontano il Palazzo Nazionale, residenza di Pasquale Paoli, il “padre della patria”. D’obbligo passeggiare per Corso Paoli, la principale via dello shopping, la più frequentata e ricca di ristoranti, boutique, caffè: parte da Place du Duc de Padoue e termina in Place Paoli, dove si trova la statua di Pascal Paoli, che ha fondato l’Università di Corte: attiva ancora oggi, è l’unica università dell’isola.

Corsica
© ©ATC Sylvain Alessandri - Corsica

Bonifacio è una delle città più straordinarie della Corsica, da non perdere. Ha due anime, la città bassa con il porto e la città alta. La cittadella medievale, tutta vicoli ripidi e stretti, sorge a 70 m di altezza sulle falesie di calcare bianco, modellate dal vento e dal mare. Ha un fascino antico, con le sue stradine acciottolate e le ripide scalinate e panorami mozzafiato. La salita di Saint-Roch dalle vedute panoramiche favolose è una delle migliori passeggiate da fare a Bonifacio per contemplare le scogliere, come la vertiginosa Scalinata del Re d'Aragona, aggrappata alla roccia calcarea. L’edificio più antico è l’Eglise Sainte Marie-Majeure, XII secolo Struggente la visita del Cimitero marino sospeso sulle Bocche di Bonifacio, a due passi dal centro storico. La Marina offre un panorama spettacolare e tutt’attorno da scoprire spiagge da cartolina: Piantarella classificata tra le prime 10 spiagge da vedere in Corsica, la Spiaggia del Grande Sperone, Cala di Stagnolu, la Tonnara… autentiche meraviglie dall’atmosfera quasi esotica.

Per Rosalba Graglia

Giornalista. Torinese di nascita, francese di adozione. Scrive di viaggi e di food da molti anni. Collabora con magazine di viaggio come Bell’Europa, Bell’Italia, In Viaggio, Gambero Rosso e quotidiani come La Stampa. Ha scritto diverse guide turistiche e libri sulla Francia. Nel 2019 le è stata assegnata la Medaglia d'oro del Turismo Francese. Il suo regista preferito? Sicuramente Truffaut.