5 minuti per sapere tutto sui formaggi dell’Alvernia

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AlverniaGastronomia e Vino

J. Damase/Auvergne-Rhône-Alpes Tourisme
© J. Damase/Auvergne-Rhône-Alpes Tourisme

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 11 marzo 2020

L’Alvernia e il formaggio… una storia d’amore che dura da millenni! L’Alvernia è tra le prime regioni produttrici di formaggio della Francia. In cinque minuti, non uno di più, saprai tutto (o quasi) sui formaggi simbolo della regione...

Un territorio, cinque caratteri

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In Alvernia la genuinità è la parola d’ordine! Una denominazione di origine protetta (AOP) garantisce il carattere e l’identità unici di cinque formaggi della regione:

• il cantal • il saint-nectaire • la fourme d’Ambert • il bleu d’Auvergne • il salers

Ognuno di questi formaggi è elaborato a partire da latte vaccino seguendo tradizioni secolari, tramandate di generazione in generazione, in un’area geografica specifica.

Mucche al pascolo e prati fioriti

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Nato nelle montagne vulcaniche ammantate di erbe selvatiche, il salers si produce unicamente dal 15 aprile al 15 novembre affinché alle mucche sia assicurato un abbondante pascolo. I formaggi con etichetta “Tradition Salers” sono fabbricati esclusivamente a partire da latte di mandrie di razza Salers. La ricchezza della flora delle praterie naturali, nel cuore del Sancy e del Cézallier, tra 800 e 1.500 metri di altitudine, conferisce al saint-nectaire il suo originale e raffinato gusto di nocciola. Sapevi che era il formaggio preferito di Luigi XIV?

Giovane, entre-deux o vecchio?

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A seconda della stagionatura si distinguono tre tipologie di cantal: jeune (giovane), entre-deux (tra i due), vieux (vecchio). Più è stagionato più il suo gusto è potente. Il cantal jeune (1-2 mesi di stagionatura), riconoscibile per la sua crosta fine bianco-grigia e la pasta soda ed elastica di un colore tra l’avorio e il giallo paglierino, ha un sapore dolce e burroso. Il cantal entre-deux (3-7 mesi di stagionatura), con la sua crosta dorata e la pasta fondente, ha un gusto fruttato con note di nocciola e panna fermentata. Il cantal vieux (affinato per più di 8 mesi) si caratterizza per la crosta spessa e la pasta più scura, a volte friabile, e ha un aroma intenso e leggermente piccante con note speziate e corpose.

Viva les bleus!

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Dobbiamo a Antoine Roussel, un casaro che abitava nei dintorni di Clermont-Ferrand nel XIX secolo, la scoperta dell’ingrediente segreto all’origine del bleu d’Alvernia: il Penicillium roqueforti. Questo fungo microscopico è indispensabile per la fabbricazione dei formaggi a pasta erborinata come il bleu d’Alvernia e la fourme d'Ambert.

Pane, vino… e un buon formaggio

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Come tutti sanno, un buon formaggio rivela tutto il suo sapore se lo si accompagna con del pane fragrante e un sano bicchiere di vino. Il bleu d’ALvernia e la fourme d'Ambert si sposano molto bene per esempio con il pane di segale, il pane all’uva o alle noci. Per il salers si consiglia il pane ai cereali; un pane a lievitazione naturale sarà perfetto per accompagnare il cantal o il saint-nectaire.

In materia di vini, gli erborinati come il bleu d'Auvergne e la fourme d'Ambert si sposano con vini bianchi amabili e vini rossi fruttati o robusti. Per i formaggi a pasta pressata non cotta come il cantal, il salers e il saint-nectaire, sceglieremo invece un vino rosso leggero e fruttato, come per esempio un Côtes-d'auvergne.

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Per Rédaction France.fr