Il Tour de France 2024, il primo con Grand Départ dall’Italia (e il 26° dall’estero) e arrivo finale Nizza, 21 tappe, 3.492 km, offre un vero viaggio di scoperta per tutta la Francia.
Per cominciare, le tappe italiane, dedicate alla memoria dei grandi della storia del ciclismo. Il 29 giugno, partenza da Firenze alla volta di Rimini. I corridori sfileranno davanti al Museo Gino Bartali (che vinse
il Tour due volte, nel 1938 e nel 1948) a Ponte A Ema, dove è nato. Quindi in Emilia-Romagna con salite più impegnative - l’Appennino tosco-emiliano regala 3.800 m di salite -e passaggio a San Marino per entrare nelle terre del Pirata Marco Pantani a Cesenatico, dove riposa. Pantani è stato l’unico italiano insieme a Fausto Coppi ad aggiudicarsi nello stesso anno, il 1998, Giro d’Italia e Tour de France.
La Piacenza-Torino del 1° luglio è una tappa prevalentemente in piano – tranne la traversata delle colline di Monferrato, Langhe e Roero, patrimonio dell’Unesco. Con deviazione per Tortona, dove è sepolto Fausto Coppi (due volte vincitore della Maglia Gialla, nel 1949 e nel 1952) e dove i corridori si sfideranno nel Gran Premio della Montagna dedicato al Campionissimo. Quindi Torino per un finale in volata.
Dopo di che si entra in Francia: la quarta tappa del Tour partirà il 2 luglio da Pinerolo per la Savoia, dopo aver attraversato le Hautes-Alpes: lunga salita verso Sestriere (dove Coppi trionfò nel 1952), e due classici del Tour: il Colle del Monginevro e quello del Galibier fino all’arrivo a Valloire.
Ora verso nord, nella Francia dei grandi vini: Digione, Nuits-Saint-Georges – Gevrey-Chambertin, Colombey-les-DeuxEglises, dov’è sepolto Charles De Gaulle, per poi proseguire verso Troyes, una capitale dello champagne, e passare nella Valle della Loira a Orléans, da dove scendere verso i Pirenei a Pau con arrivo a Saint-Lary-Soulan Pla d’Adet, seguito il giorno dopo da una tappa molto impegnativa di 198 km e 4.850 m di dislivello con arrivo al Plateau de Beille.
Quindi Nimes e da qui salita nella Drome provenzale, con arrivo a Superdévoluy e a Barcelonnette, breve tregua prima di tre giorni di fuoco. Si comincia con tre montagne oltre i 2.000 m, in cui svetta il ritorno sul Col de la Bonnette, che con i suoi 2.802 m è la strada asfaltata più alta di Francia, e collega le valli dell’Ubaye e della Tinée nel cuore del Parco Nazionale del Mercantour, per poi terminare a Isola 2000. Tappa decisiva il 19 luglio: i corridori dovranno superare per ben tre volte i 2.000 m. Siamo ormai nelle Alpi Marittime, con penultima tappa da Nizza al Col de la Couillole in 133 km, attraverso passi davvero impegnativi.
Tra le località e le valli attraversate dal percorso, Sospel, Moulinet, le valli della Vésubie e della Tinée, e Roubion. Il 21 luglio, ultima giornata, ultima tappa tutta in Costa Azzurra. Il Tour si conclude con una cronometro individuale che prenderà il via nel Principato di Monaco, toccando così il quarto Paese dopo l'Italia, San Marino e Francia.Salite a La Turbie e al Col d’Eze, discesa a Nizza, e traguardo
finale in Place Masséna.
Per Rosalba Graglia
Giornalista. Torinese di nascita, francese di adozione. Scrive di viaggi e di food da molti anni. Collabora con magazine di viaggio come Bell’Europa, Bell’Italia, In Viaggio, Gambero Rosso e quotidiani come La Stampa. Ha scritto diverse guide turistiche e libri sulla Francia. Nel 2019 le è stata assegnata la Medaglia d'oro del Turismo Francese. Il suo regista preferito? Sicuramente Truffaut.