I grandi personaggi della storia francese

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Atout France/PHOVOIR
© Atout France/PHOVOIR

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 4 luglio 2013

La Storia di Francia è costellata di grandi uomini e donne di ingegno, di cui tutti conoscono la leggenda. Vuoi saperne di più su Giovanna d’Arco, Luigi XIV o, personaggio più recente, Georges Pompidou ? Strade storiche, castelli, giardini e ancora musei e memoriali ti guidano sulle orme di questi personaggi emblematici.

Dall’epoca gallo-romana al Medioevo

Nato all’incirca nell’80 a.C, in Alvernia, Vercingetorige è il più noto dei capi gallici. Dopo varie battaglie per riunificare tutta la Gallia, vince contro Giulio Cesare, a Georgovia, nel 52 a.C., prima di capitolare, poco dopo, ad Alesia. Rivivi la Guerra dei Galli al Museo Parco di Alesia, in Borgogna. Altro grande unificatore, Carlo I Il Grande (detto Carlomagno) è conosciuto per aver restaurato l’immenso Impero d’Occidente e istituito scuole libere e gratuite. Nel Poitou, un circuito « Carlomagno » fa tappa nell’abbazia di Charroux, uno dei più bei villaggi di Francia, dove si può ammirare la torre ottagonale detta « di Carlomagno ». L’influenza della Chiesa è ancora più importante durante il regno di Luigi IX, detto San Luigi, che inaugura, nel 1248, la Santa Cappella sull’Isola della Città, destinata ad ospitare le sante reliquie di Gesù, comprate dal Re. Due secoli più tardi, nel 1425, l’arcangelo San Michele appare a una giovane contadina di Lorena, ordinandole di condurre il delfino a Reims per farlo consacrare e di« cacciare gli Inglesi fuori dalla Francia». Tenace, Giovanna d’Arco raggiunge Carlo VII a Chinon, nel 1429 : questo mitico incontro segna una svolta decisiva nella guerra dei Cento anni. Da Domrémy al rogo di Rouen, rivivi l’epopea e il mito di Giovanna d’Arco nella fortezza reale di Chinon.

Dal Rinascimento alla Rivoluzione francese

Nel 1515, Francesco I diventa re di Francia. Prende come emblema la salamandra, che si trova soprattutto sui soffitti e sui muri del castello di Chambord, nella Valle della Loira. Dopo la vittoria sui Milanesi a Marignan, è a capo di un potente regno, invia Jacques Cartier a esplorare il fiume San Lorenzo in Québec e rende il francese la lingua ufficiale dell’amministrazione al posto del latino. Nel 1533, il secondo figlio di Francesco I, Enrico, sposa Caterina de Medici, che diventerà reggente. Amante del lusso e delle feste, la madre di Carlo IX fu una vera principessa del Rinascimento : è, con l’amante di suo marito, Diana di Poitiers, l’ispiratrice dei giardini alla francese del castello di Chenonceau. Durante le guerre di religione, cerca di sedare i tumulti nel regno, ma è solo con l’avvento di Enrico di Navarra che la Francia ottiene la pace. Il futuro Enrico IV nasce nel castello di Pau, che ospita oggi un museo interamente incentrato sul « buon re Enrico » e il famoso guscio di tartaruga che gli fece, sembra, da culla. Assassinato nel 1610 da Ravaillac, Enrico IV è il fondatore della dinastia dei Borboni. Con il suo regno sempre più autoritario, ha aperto la strada all’assolutismo di Luigi XIV, suo nipote. Dato che il castello era espressione di potere, il « Re Sole » ampliò, durante tutti i 72 anni di regno, il castello di Versailles, di cui fece realizzare i giardini da Le Nôtre. Mentre intraprende l’unificazione e la centralizzazione dell’amministrazione, protegge le arti e le lettere, facendo venire a corte artisti e scrittori (Le Brun, Racine, Molière…). Un secolo dopo, anche Maria Antonietta, moglie di Luigi XVI, subisce il fascino della tenuta di Versailles. Amante degli svaghi, la regina fa organizzare rappresentazioni teatrali e ridà vita ai grandi balli. Trascorre sempre più tempo al Petit Trianon, dono del re, o al Borgo (Hameau), un villaggio molto pittoresco creato ex novo. Giustiziata nel 1793 durante la Rivoluzione francese, le sue spoglie vengono deposte, nel 1815, nella cripta della basilica Saint-Denis.

XIX secolo : i due Imperi

« Egli stava sopra l’Europa come una visione straordinaria » Così Victor Hugo rende omaggio a Napoleone I durante il suo discorso di ammissione all’Accademia Francese. Nato ad Ajaccio, in Corsica, Napoleone Bonaparte è consacrato imperatore dei francesi il 2 dicembre 1804. Il suo regno è segnato da una lunga serie di guerre, ricordate dai nomi di numerosi viali parigini : Jena, di Eylau, di Friedland… Dopo la disfatta della campagna di Russia, Napoleone abdica nel 1814. E’ mandato in esilio sull’isola d’Elba, da dove scappa per raggiungere Parigi e riconquistare il potere : ancor oggi « la strada Napoleone», tra Golfe-Juan, sulla Costa Azzurra, e Grenoble, nelle Alpi, segue il tragitto fatto dall’Imperatore nel marzo del 1815. Soltanto dopo la Restaurazione e la Monarchia di Luglio, con la II Repubblica, Luigi Napoleone, nipote di Napoleone I, diviene il primo presidente della Repubblica eletto a suffragio universale. Consacrato imperatore nel 1852 dopo un colpo di Stato, Napoleone III contribuisce allo sviluppo economico e industriale della Francia, grazie soprattutto alle ferrrovie. Mentre il barone Haussmann trasforma Parigi in una moderna capitale, Ferdinand de Lesseps si incarica della realizzazione del canale di Suez, in Egitto.

Dalla V Repubblica al XX secolo

Simbolo della Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale e principale attore della costituzione della Quinta Repubblica, il Generale de Gaulle incarnò la Francia per svariati anni. Inaugurato nel 2008 a Colombey-les-deux-églises, il Memoriale Charles de Gaulle è un autentico appuntamento con la storia del XX secolo e un incontro ravvicinato con il Generale. Dopo le sue dimissioni nel 1969, Georges Pompidou si insedia al Palazzo dell’Eliseo. La sua presidenza segna l’ultimo soffio dei Trenta Gloriosi, proprio poco prima della prima crisi petrolifera. Durante una conferenza stampa, Pompidou comincia una descrizione della Francia : « La buona cucina… Les Folies Bergères… L’alta moda… ». E si interrompe per aggiungere : « Tutto finito ! La Francia ha iniziato e avviato ampiamente una rivoluzione industriale! » E’ l’inizio dei progetti Airbus, Ariane, Concorde… Grande appassionato d’arte, Pompidou auspica di creare nel cuore di Parigi un’istituzione culturale originale completamente dedicata alla creatività moderna e contemporanea : sarà il Centre Pompidou, inaugurato nel 1977 e considerato uno degli edifici emblematici del XX secolo. La cultura ha un ruolo molto importante anche durante i due settennati di François Mitterrand, che organizza la Festa della Musica (ogni anno il 21 giugno) e inaugura molte grandi istituzioni di Parigi : la Géode al parco de la Villette, il Museo d’Orsay, l’Istituto del mondo arabo, il Gran Louvre, l’opera Bastille, la Biblioteca nazionale di Francia (oggi biblioteca François Mitterrand). Si fa promotore anche dell’architettura contemporanea con la creazione del grande arco della Défense e della piramide del Louvre.

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