Il golf in riva al mare

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Julien Dizdar
© Julien Dizdar

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 7 novembre 2013

Battere uno swing con vista sulle acque turchesi dell’oceano, il sogno di ogni golfista! Grazie a un ambiente naturale ricco e diversificato, la Francia propone numerosi percorsi lungo il suo litorale, dal Mare del Nord al Mediterraneo, passando per la Manica e l’Oceano Atlantico …

Sin dai suoi primi sviluppi, agli inizi del XX secolo, la tradizione del golf si è radicata fortemente in numerose stazioni balneari. Uno dei due percorsi da 18 buche del Golf du Touquet (la Forêt) risale al 1904 e il Golf di Biarritz “Le Phare” è stato realizzato già nel 1888!

Eleganza e performance si esprimono anche a Deauville, con un 18 buche e un compatto, e a La Baule con due percorsi 18 buche.

Altro riferimento: il Golf Blue Green Pléneuf-Val-André in Bretagna, il cui club organizza un “Open de Bretagne”, molto quotato tra i tornei europei.

Sul lato mediterraneo da annotare due indirizzi, entrambi con vista mare: - Il Golf Country-Club di Saint-Tropez / Gassin - Il Golf Blue Green di Sainte-Maxime

  • Il golf di Dinard

Progettato dall’architetto Tom Dunn nel 1887 e inaugurato nel 1890, il golf di Dinard è il secondo golf sorto in Francia dopo quello di Pau Golf Club, che ha visto la luce nel 1856. Situato nel nord della Bretagna, sulla Côte d’Emeraude (la Costa di Smeraldo) presso il comune di Saint-Briac-sur-Mer, il Dinard Golf fu il frutto dell’iniziativa di golfisti britannici, proprio come il golf di Etretat.

Situato di fronte al mare, questo splendido 18 buche offre un suggestivo panorama, in particolare sulla punta di La Haye, sito tutelato della Garde Guérin. Il terreno sabbioso, che ben si adatta alle lande, alle dune e alle scogliere e che è attorniato di ginestre e ginestroni, rende il percorso delicato e tecnico, in particolare quando c’è vento. Per apprezzare la fauna e la flora locali, un libricino ecologico vi accompagnerà sul campo, attirando la vostra attenzione su aspetti della natura circostante. La sesta buca con il suo green ai piedi delle scogliere è stata classificata tra le più belle buche del mondo dal Golf Magazine US!

  • Il golf di Etretat

Creato nel 1908 per iniziativa dei golfisti britannici, come molti altri golf in località di mare, il golf di Etretat offre un percorso d’eccezione lungo le celebri scogliere: “Un golf marino in cima alle scogliere”. Progettato dall’architetto Julien Chantepie, in collaborazione con il leggendario golfista Arnaud Massy, unico vincitore francese del British Open nel 1907, il percorso, che inizialmente contava solo 15 buche, è stato rinnovato e esteso nel 1992. Ad oggi il golf di Etretat si estende, con le sue 18 buche, per oltre 6 km, su un terreno esigente, soprattutto in cattive condizioni atmosferiche. Un percorso che non lascerà indifferente nessun giocatore, indipendentemente dal livello. E se avete voglia, partite alla scoperta della baia di Etretat, un luogo magico e impregnato di storia, che ha ispirato tanti, da Arsène Lupin a Maurice Leblanc.

  • Il golf di Sperone

All’estremo sud della Corsica, a qualche minuto da Bonifacio, il golf di Sperone è certamente uno dei più belli del mondo! Questo golf nasce nel 1985 su progetto del celebre architetto Robert Trent Jones, che ha saputo armonizzare il terreno da gioco con la meravigliosa natura corsa circostante. Il risultato è un luogo d’eccezione, al tempo stesso percorso di mare, d’entroterra e di montagna.

Eretto al di sopra del mare, su un promontorio di roccia calcarea con vista panoramica sulle acque del Mediterraneo e le spiagge di sabbia fine, il golf 18 buche di Sperone si estende su 73 ettari di maquis, costellati di rocce granitiche. Vero fiore all’occhiello è la sedicesima buca, che permette di giocare quasi sul mare! Un percorso tecnico per giocatori dallo swing impeccabile.

Soprannominato il “Pebble-Beach of Med”, in riferimento al Pebble-Beach, golf di alta fascia degli Stati Uniti dove si è tenuto l’US Open 2010, questo luogo unico permette una reale simbiosi con la natura. Un’occasione imperdibile per ammirare l’Isola della Bellezza in tutto il suo splendore.

Dopo l’approvazione della Loi Littoral nel 1986, la costruzione di terreni in riva al mare è stata regolamentata per proteggere le coste francesi dagli eccessi della speculazione immobiliare e permettere il libero accesso pubblico ai sentieri costieri.

Per France.fr

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