In Alsazia fra città, sapori, vini e savoir-faire

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Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 11 marzo 2018

L’Alsazia è un invito alle scoperte: è sorprendente, gastronomica, festosa, culturale, sempre diversa e accattivante. Il territorio più piccolo di Francia regala davvero mille emozioni!

Tre città da scoprire

Strasburgo, la capitale europea

Simbolo della riconciliazione fra i popoli e sede di numerose istituzioni europee e di cooperazione internazionale, crocevia fra il mondo latino e quello germanico, Strasburgo vanta un’eredità culturale e architettonica davvero unica. Una capitale che conta oltre 2.000 anni di storia, con il quartiere della Neustadt, che fa parte del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, la Petite France, il quartiere più pittoresco di Strasburgo o naturalmente la famosa Cattedrale, capolavoro assoluto del gotico. Strasburgo è anche una città di cultura grazie ai suoi molti musei e siti importanti, come l'Opera nazionale del Reno, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea e il Museo Tomi Ungerer.

Colmar, la capitale dei vini

Pittoresca, attrattiva, dai tanti volti, Colmar, la capitale dei vini d’Alsazia, è una città d’arte e storia fra le più visitate d’Alsazia. Plasmata da un passato prestigioso, la città ha saputo preservare il suo patrimonio architettonico mantenendo una dimensione umana e accogliente. Una città da scoprire percorrendo la Strada dei Vini d’Alsazia a piedi, passeggiando per la zona pedonale del pittoresco centro, o dall’acqua, in un tour in battello attraverso i canali di quella che viene chiamata "Petite Venise", la piccola Venezia. Grazie al Festival Internazionale di Colmar, la città è oggi considerata una roccaforte della musica classica. E le mille luci che si accendono a Colmar durante i festival e le feste di fine anno ne sottolineano il patrimonio architettonico e contribuiscono a creare l’atmosfera unica della città.

Mulhouse, la capitale dei musei tecnici

Nel cuore della regione tri-renana Mulhouse è considerata la capitale dei musei tecnici più importanti e famosi d’Europa. La città dell’avventura industriale deve il suo successo agli innovativi imprenditori che l’hanno arricchita di nuove idee a partire dal XVIII secolo, ed è famosa anche per il suo Carnevale Internazionale e il Festival dell’Automobile, ogni anno in estate, quando marche prestigiose e rare e oggetti unici fanno battere il cuore dei fan delle auto d’epoca. Nel 2008, Mulhouse è diventata la prima città dell’Alsazia a ottenere il marchio di Città d'Arte e Storia. Ed è un piacere passeggiare per la città vecchia e immergersi nella dimensione cosmopolita di questa storica capitale del tessile dal patrimonio importante. Una tappa da non perdere per vivere l’atmosfera di una vera Manchester francese.

Nella regione della gastronomia

La Maison des Têtes

Nel cuore di Colmar, uno degli edifici più belli e rappresentativi della città: La Maison des Têtes, ovvero la casa delle teste. Costruita nel 1609 e restaurata nel 2012, è un bell’edificio in stile Rinascimento tedesco e deve il suo nome alle 106 teste che ne ornano la ricca facciata su cui si eleva un bovindo di 3 piani. Il pignone, la parte terminale dell’edificio, decorato di volute e ali è sormontato dalla statua di un bottaio, opera di Auguste Bartholdi commissionata dalla Borsa dei Vini. Ultimo fiore all’occhiello della Maison, il ristorante gastronomico Girardin che ha aperto le porte lo scorso agosto in una sala ultra-contemporanea. Possiamo scommettere che la cucina di Éric Girardin, unita alla raffinatezza della moglie, permetteranno loro di recuperare molto presto la stella ottenuta nel loro ristorante precedente, La Casserole a Strasburgo, e ottenerne una seconda! A scelta, menù Mari & Oceani, Viaggio nel Mondo Vegetale o Degustazione: un gioco di texture, sfumature di sapori e aromi a partire da uno stesso prodotto.

La Villa René Lalique

Nel cuore dei Vosgi del Nord, a Wingensur-Moder, l’hotel-ristorante Villa René Lalique rende omaggio all’eredità quasi centenaria lasciata da quell’artista visionario che è stato René Lalique. Un famoso artista del vetro che aveva un unico credo: “meglio ricercare il bello che esibire il lusso”, e che è diventato famoso per le sue straordinarie creazioni di gioielli, candelabri, orologi, vasi, fra cui il più famoso è il Vaso Baccante, icona Lalique. Sostenuto da colonne di grès rosso dei Vosgi, il ristorante gastronomico firmato da Mario Botta è decisamente innovativo. Quattro lati di vetrate, tetto vegetalizzato, si inserisce perfettamente nel grande parco di 6 ettari. A orchestrare la cucina, JeanGeorges Klein (2 stelle Michelin dal 2016). Raffinatissima, la sua cucina è ispirata alle tradizioni del mondo e al territorio. Inoltre, una delle più belle cantine d’Europa, non meno di 12.000 bottiglie sorvegliate dal sommelier Romain Iltis, dichiarato Meilleur ouvrier de France nel 2015.

L’Auberge de l’Ill

In questo tempio della gastronomia alsaziana, dalla storia affascinante, il tempo sembra essersi fermato. Sorge nel piccolo villaggio d'Illhaeusern, sulle rive dell’Ill, da oltre 150 anni e vi si sono succedute quattro generazioni della dinastia Haeberlin, dalla bisnonna fino a Marc Haeberlin dell’attuale ristorante stellato. L’Auberge de l’Ill ottiene la prima stella Michelin nel 1952, con Paul, il padre di Marc Haeberlin. La seconda stella arriva nel 1957 e nel 1967 la terza, che il locale mantiene da 45 anni. La generosità e la grandezza d’animo sono le parole d’ordine del ristorante. Non a caso Paul Haeberlin in persona preparava il caffè per i suoi dipendenti tutte le mattine e si occupava dei loro pasti. Uno spirito che ha saputo trasmettere a suo figlio che definisce la cucina “la condivisione di ciò che si ama con chi si ama”.

Notti di lusso

Le Chambard

Reinventato da una famiglia di appassionati, uno dei più antichi hotel di Kaysersberg, villaggio da cartolina sulla Strada dei Vini, si è conquistato in pochi anni un’identità multipla che richiama spiriti epicurei di tutte le età. L’hotel ha appena ottenuto la 5a stella, il ristorante ha 2 stelle Michelin e poi la winstub, la Spa... Dall’alba alla notte, l’atmosfera è celestiale e il servizio attentissimo. Le 32 camere - fra cui 5 suites - hanno ognuna il proprio carattere, uno stile accogliente e contemporaneo insieme, molto raffinato. Un’armonia fatta di materiali nobili, rame, piastrelle, affreschi, oro, colori caldi: ocra-arancio , viola intenso che creano un’atmosfera di lusso ovattato. Dopo una passeggiata al sole fra i vigneti, obiettivo Spa, 200 mq di piacere rilassante: piscina a sfioro, jacuzzi, sauna, hammam, terrazza estiva.

L’Hôtel des Berges

L’Hôtel des Berges, 5 stelle con 7 camere e 6 suites, si trova nel giardino dell’Auberge de l’Ill a Illhaeusern. L'architetto Yves Boucharlat ha ricreato lo spirito di una fattoria del XVIII secolo con l’essiccatoio per il tabacco, tipico della regione del Ried alsaziano. Da maggio a settembre, quando la corrente dell’acqua non è troppo forte, l’Hôtel des Berges propone una prima colazione sontuosa e speciale. Al mattino, bagno ai petali di rosa e colazione su una barca dal fondo piatto: un tour dolce e languido lungo i canali, quasi un’atmosfera veneziana.

Hôtel Régent Petite-France & Spa

In posizione ideale nel centro di Strasburgo e sui bracci del fiume Ill, questo luogo ricco di storia oggi è votato al confort e al design. L’Hôtel Régent Petite France & Spa offre agli ospiti uno scenario d’eccellenza che unisce la storia degli edifici tricentenari e interni decisamente moderni. L’hotel oggi è un 5 stelle emblematico del pittoresco quartiere della Petite France. Spaziose, eleganti e confortevoli, le 75 camere offrono tutte una vista imperdibile sulla città vecchia. L’hotel dispone anche di una Spa dedicata al piacere sensoriale ed emozionale, che unisce benessere, estetica e bellezza in uno spazio di 200 mq.

Hostellerie La Cheneaudière & Spa Relais & Châteaux

Ai confini dell'Alsazia, nascosto nel bel villaggio di Colroy-la-Roche, l’Hostellerie La Cheneaudière è una vera oasi di pace che offre un’esperienza unica! Hotel 5 stelle, questa casa di famiglia vi accoglie per un soggiorno d’eccellenza! Nel cuore della Valle della Bruche, questa casa di charme propone ai clienti 38 camere deliziosamente accoglienti, 3 suites in stile montagna-chic con terrazza al piano terra, 2 junior suites e 3 top suites sull’alto della Nature-Spa, con jacuzzi privata. La Nature-Spa, che ha ottenuto il premio Villégiature come migliore Spa d’hotel d’Europa, unisce natura e serenità in oltre 2.000 mq. La spa conta 3 piscine, 4 saune, un grande hammam a nicchie, uno spazio di microssigenazione e docce emozionali.

Eric Laignel
© Eric Laignel

Un savoir-faire d'eccellenza

Lo splendore delle stoffe

In Alsazia tutte le cose più preziose hanno una storia mitica. Il kelsch non fa eccezione. Questo tessuto emblematico della regione è una tela di lino o canapa tessuta a quadretti, a volte a righe. Nel Medioevo, viene prodotto inizialmente nei conventi dei Vosgi e sono i monaci ad insegnare alla popolazione l’arte della tessitura. Un artigiano dalle mani d’oro continua a tessere il kelsch in un laboratorio di Muttersholtz che ha ottenuto il marchio di azienda del patrimonio vivente: Michel Gander. A Mulhouse, erede di una collezione unica al mondo, il Musée de l’Impression sur Étoffes, il Museo dei tessuti stampati, presenta un percorso atipico fra memoria e creatività: storia delle tecniche di stampa dal XVIII al XIX secolo, mostre, dimostrazioni di stampa, con stampi di legno o con la macchina a rulli di rame, laboratori per grandi e bambini, conferenze, concerti, mostre-evento… fanno del museo uno spazio polivalente. A Ribeauvillé, Charles Steiner ha creato nel 1838 una fabbrica che è stata all’origine dell’arte tintoria prima di diventare una fabbrica di tessuti stampati, le cosiddette indiennes, e ha ottenuto subito un grande successo grazie a una collezione di tessuti per arredamento chiamati "3 rouges". La Maison Beauvillé conosciuta oggi come Manufacture d’Impression sur Étoffes, continua ad essere una referenza in fatto di tessuti d’arredo stampati di alta gamma.

Alla scoperta del pain d’épices

Presente nelle tombe della Valle dei Re in Egitto, il pane al miele è citato da Omero e Virgilio ed è un prodotto tipico del mondo greco-romano. Nel XIII secolo il pane al miele diventa definitivamente pain d’épices, pane alle spezie o pan pepato, e viene prodotto inizialmente nei conventi, con le spezie che, dai porti italiani, imboccano l’itinerario del Reno e raggiungono Basilea, Strasburgo, Francoforte da dove si diffondono in tutta Europa. A Gertwiller, il villaggio alsaziano del pain d’épices, Le Palais du Pain d’Épices, Il Palazzo del Pan di Spezie, della Maison Fortwenger, offre 800 mq di spazio espositivo e di animazione per scoprire tutti i segreti della produzione del pan di spezie. Il Musée du Pain d’Épices et des Douceurs d’Autrefois, Museo del Pan di Spezie e dei Dolci di un Tempo, della Maison LIPS mostra una straordinaria esposizione sulla produzione del pan di spezie. Visto che anche il pan di spezie ha diritto alla propria casa d’alta moda, appuntamento a Strasburgo da Mireille Oster, che con un tocco di raffinatezza poetica ha creato il proprio marchio di pain d’épices e mostra le sue collezioni dolci nella sua bella boutique di rue des Dentelles.

L’arte dell’intarsio di Charles Spindler

L’intarsio d’arte alsaziano diventa una referenza alla fine del XIX secolo con le creazioni di Charles Spindler, influenzato inizialmente dal movimento simbolista, e poi ispirato dalla tipica arte decorativa alsaziana. Il suo colpo di genio è stato creare opere d’arte indipendenti dal mobile. Oggi è il nipote Jean Charles a continuare la tradizione rispettando lo spirito innovativo del nonno. Da oltre un secolo la Maison Spindler ha sede nell’ex abbazia benedettina di San Leonardo ai piedi del Mont Sainte-Odile. Entrando, si è accolti dall’odore avvolgente e intenso del legno: più di un centinaio di essenze per placcatura e migliaia di varietà di legno, selezionate per qualità, colore naturale e struttura. Le composizioni rilevano una straordinaria creatività nel rispetto della materia prima, il legno. Il museo presenta un insieme di opere che ricostruiscono i grandi momenti creativi della Maison Spindler, che hanno segnalato la vita artistica dell’epoca e sono stati spesso premiati nelle esposizioni internazionali.

La Strada dei vini d'Alsazia

Ai piedi dei rilievi boschivi dei Vosgi dominati da misteriosi castelli, i villaggi del vino dell’Alsazia, affascinano chi si concede il tempo per una sosta qui... La Strada dei Vini d’Alsazia serpeggia festosa da Nord a Sud attraverso le colline di vigneti per oltre 170 chilometri. Sul suo percorso, sentieri fra i vigneti, winstubs e cantine fresche e accoglienti invitano a scoprire i sette vitigni alsaziani, ricchi degli aromi del terroir dove crescono. Un’infinità di vigne accarezzate dal sole e armoniosamente pettinate, rivelano tutta la passione dei viticoltori che se ne prendono cura. Lavorate con infinite attenzioni da oltre 10 secoli, producono nettari preziosi: i grandi crus, un concetto cui i produttori alsaziani - che fin da subito hanno saputo sottolineare le specificità che ogni terroir conferiva alla loro vigna - fanno riferimento fin dal IX secolo. Così, i migliori terroirs sono nati dall’osservazione e dal savoir-faire di generazioni di viticoltori che hanno saputo definire, nel corso del tempo, i terreni più importanti, spesso in pendenza e con un’esposizione ideale. Oggi, 51 terroirs delimitati secondo criteri geologici e climatici rigorosi costituiscono il mosaico dei Grandi Crus d’Alsazia. Per scoprire l’anima e i segreti dei vini d’Alsazia, bisogna concedersi il tempo per conoscerli e degustarli. Aziende e cantine famose per la qualità e la varietà dei propri vini propongono spazi inediti e animazioni ludiche - laboratori di degustazione, casinò del vino, degustazioni alla cieca, quiz sugli aromi… - per presentare i vini in modo piacevole e spesso insolito.

Fra gli eventi del 2018

I 30 anni del Festival Internazionale di Colmar

Dal 4 al 14 luglio 2018 La fama del Festival Internazionale di Colmar ne fa l’appuntamento top dell’estate per tutti gli appassionati di musica, esteti e melomani. Per convincere chi ancora esitasse, ricordiamo che il Festival, la cui direzione artistica è affidata al famoso direttore d’orchestra Vladimir Spivakov, viene regolarmente selezionato fra i 10 migliori festival del mondo dal New-York Times. Forte di questa notorietà, il Festival presenta ogni anno una programmazione che fa la felicità dei fan della musica classica che attendono come un premio l’appuntamento di inizio luglio. E ogni anno, viene reso omaggio a un grande della musica: questo diventa il filo conduttore, permettendo di approcciare tutti i repertori e aprire nuovi orizzonti. Per la 30a edizione, la scelta di Vladimir Spivakov è andata a uno dei primissimi invitati del festival, Evgeny Kissin, virtuoso russo del pianoforte.

La Biblioteca Umanista di Sélestat

Apertura giugno 2018 Dal XIV secolo un nuovo spirito soffia sull’Europa. A metà strada fra i grandi centri intellettuali dell’Italia e dei Paesi Bassi, Sélestat gioca un ruolo chiave. La sua scuola latina è una delle più famose del Sacro Romano Impero Germanico. Di questo periodo fastoso, Sélestat conserva una testimonianza unica: la biblioteca della scuola latina e quella del saggio Beatus Rhenanus, inserita dal 2011 nel Patrimonio Unesco. La ristrutturazione dell’edificio avviata dalla città risponde alle nuove sfide del XXI secolo e partecipa alla trasmissione del messaggio umanista alle generazioni a venire. Affidato all’architetto Rudy Ricciotti, l’ampliamento si inserisce in un sottile equilibrio fra storia e modernità. Elegantemente decorata di grès rosa e scandita da una serie di pilastri che giocano con gli effetti di trasparenza della luce, il riallestimento dell’edificio rivelerà spazi puri, valorizzandone l’aspetto monumentale. La nuova museografia creata dall’Atelier A Kiko et Mosquito sarà un viaggio emozionante nel cuore dei libri del pensiero umanista. In un’atmosfera meditativa mescolata a una grande libertà di approccio, il percorso porterà fino ai tesori della collezione. Un messaggio per oggi e per domani... Appuntamento a giugno 2018 per l’inaugurazione!

Curiosità

L’atmosfera delle Feste di Natale

Dal 25 novembre al 6 gennaio

Quando arriva il primo giorno d’Avvento, l’Alsazia si veste a festa. Le città e i paesi si adornano di luci e decorazioni, gli artisti nei loro ateliers danno il tocco finale alle proprie creazioni, e gli artigiani del gusto preparano i dolci di Natale e le specialità delle feste… E allora è nel cuore dei mercatini di Natale che si va a vivere l’atmosfera, a respirare i buoni odori delle spezie e del vin brulé e a preparare le feste di fine anno. Mercati storici, piazze festose, luoghi fuori dal tempo: ognuno alla propria maniera fanno vivere la magia del Natale in Alsazia. Sono unici e fuori dal tempo e contribuiscono a creare quell’atmosfera speciale, intrisa di tradizioni, che regna solo in Alsazia. In totale, sono oltre 100 i mercati di Natale, 70 le città e i villaggi d’Alsazia che si distinguono per la loro l’atmosfera magica e circa un migliaio le manifestazioni che animano la regione!

Tristan Vuano
© Tristan Vuano

Per France.fr

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