Storie di pittori e di scrittori, di vacanze e di cinema. Il luogo è spettacolare, magico. Le scogliere di Etretat, scolpite dal mare e dal vento, una successione di archi sospesi sull’acqua e di falesie da vertigine, sono uno dei paesaggi più strepitosi di tutta la Francia.
Natura & letteratura
A un’estremità della spiaggia di sassi c’è la Falesia d’Aval, scolpita dalle onde, da cui emerge una guglia, solitaria, 51 metri di altezza, e dall’altra la Falesia d’Amont, sormontata su in alto dalla cappelletta di Notre-Dame de la Garde, meta di una passeggiata che regala scorci panoramici mozzafiato. E in mezzo la monumentale Manneporte, incisa da un gigantesco arco. La natura dà davvero spettacolo ad Etretat.
Una casa-museo e un alter-ego speciale
Maurice Leblanc era nato a Rouen nel 1864, e a poco più di vent’anni si era trasferito a Parigi per scrivere. Prima giornalista, poi romanziere e autore di racconti, frequenta il mondo letterario della capitale ed è apprezzato da scrittori famosi, Renard, Daudet, Mallarmé, Alphonse Allais, ma ha scarso seguito fra il pubblico. Tutto cambia nel 1905, quando Pierre Lafitte, direttore del mensile Je sais tout gli commissiona un racconto sullo stile delle avventure di Sherlock Holmes, che all’epoca andavano per la maggiore. Viene pubblicato così L’arresto di Arsenio Lupin e ha subito un enorme successo. E’ nato il personaggio del ladro-gentiluomo e Leblanc scriverà fra il 1907 e il 1937 (nel 1939 fugge dalla Francia occupata dai nazisti e si rifugia nel sud, a Perpignan, dove muore due anni dopo, nel 1941: nel 2021 saranno 80 anni dalla sua scomparsa) la bellezza di 19 romanzi, 39 racconti e 5 opere teatrali tutte incentrate su Arsenio Lupin. La maggior parte li scrive proprio a Etretat, dove nel 1918 acquista una elegante casa a due piani con i tetti spioventi, nel più puro stile normanno, circondata da un bel giardino. Il Clos Lupin oggi è un museo misterioso e intrigante: è la casa dello scrittore Leblanc, naturalmente, ma anche la casa del suo eroe Lupin. La visita è quasi uno spettacolo in sette scene ad effetto, guidato prima da Leblanc e poi da Lupin, i due finiscono per sovrapporsi… Obiettivo, risolvere il mistero dell’Aiguille Creuse, forse il romanzo più famoso, e trovare dentro quella guglia di pietra il nascondiglio dei tesori dei furti più clamorosi, le perle, i rubini, gli zaffiri e i diamanti delle regine... Il favoloso tesoro dei re di Francia. Oggi ci sono ancora dei fan (vengono etichettati lupinofili) convinti che da qualche parte nelle scogliere di Etretat ci sia un passaggio segreto che porta dentro all’Aiguille, e che il tesoro aspetti gli audaci…
Dal muto ai manga a Netflix
E’ soprattutto il cinema a puntare su Etretat e sulle avventure di Arsenio Lupin. A cominciare da un film muto del 1917 del regista australiano Paul Scardon al film del francese Jean-Paul Salomé Arsenio Lupin del 2004, incentrato sul furto di una collana di Maria Antonietta e liberamente ispirato in particolare a due romanzi di Leblanc, La contessa di Cagliostro e L’Aiguille Creuse, passando per i famosissimi manga giapponesi di Monkey Punch e i film di animazione, sempre made in Japan, sulle gesta del nipote, Lupin III (l’ultimo avrebbe dovuto uscire nel 2020 ma slitta all’anno prossimo). Ed è proprio il furto della collana di Maria Antonietta che ritorna nella serie originale francese di Netflix Lupin protagonista Omar Sy, l’attore francese divenuto famoso per il film Quasi amici.
Per France.fr