Leonardo da Vinci, un genio universale

Ispirazioni

© Château du Clos Lucé - L. de Serres
© © Château du Clos Lucé - L. de Serres

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 11 marzo 2019

Nato in Toscana, morto in Francia, Leonardo è un genio che appartiene al mondo. Trascorre gli ultimi tre anni della sua vita nella Valle della Loira, alla corte di Francesco I, ad Amboise.

Nato nel 1452 ad Anchiano, frazione di Vinci, nei dintorni di Firenze, Leonardo ha già 64 anni quando nel 1516 decide di accettare l’invito di Francesco I e trasferirsi alla corte reale, ad Amboise. Attraversa le Alpi accompagnato dai suoi discepoli Francesco Melzi e Battista de Villanis. Porta con sè la Gioconda, il San Giovanni Battista e la Sant’Anna, oltre ai taccuini, i manoscritti e le annotazioni di una vita. Francesco I e Luisa di Savoia, sua madre, lo accolgono a braccia aperte: il re lo nomina “primo pittore, ingegnere e architetto”, gli mette a disposizione il Castello del Clos Lucé e gli versa una pensione principesca.

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Il Castello di Amboise, ispirato all’arte di vivere italiana, così amata da Francesco I, era all’epoca la culla del primo Rinascimento francese. Leonardo qui lavora circondato dai suoi allievi, si dedica alla pittura, all’architettura, alla filosofia, alla scenografia... Riceve al Clos Lucé ospiti eccellenti, i grandi del regno, ambasciatori e amici artisti, ispira il pensiero e la moda. E realizza e organizza grandi feste reali, con scenografie ad effetto, automi ed effetti speciali sonori e luminosi, spettacoli grandiosi, come la famosa ricostruzione delle battaglie vittoriose della Francia in Italia, allestita il 15 maggio 1518, sul pianoro degli Châteliers, ad Amboise. I suoi incontri con Francesco I sono quasi quotidiani, il re lo chiama “padre mio”. Proprio su richiesta del sovrano, Leonardo progetta una città ideale rinascimentale, che avrebbe dovuto sorgere a Romorantin, 70 km da Amboise. Il 2 maggio 1519 il Maestro si spegne al Clos Lucé. Secondo le sue ultime volontà viene sepolto nel chiostro della cattedrale di Saint Florentin del castello di Amboise. La chiesa sarà distrutta nel 1808 e la sua sepoltura trasferita – molto più tardi - nella cappella di Saint-Hubert del castello.

 L. de Serres
© L. de Serres

Caterina de’ Medici, la regina italiana

Il 1519 è anche l’anno della posa della prima pietra del Castello di Chambord - considerato l’edificio-simbolo del Rinascimento - e della nascita di una grande regina di Francia, Caterina de’ Medici. Nata il 13 aprile 1519 a Firenze, figlia di Lorenzo II de’ Medici, Caterina sposa nel 1533, a soli 14 anni, il futuro re Enrico II. Donna potente, appassionata di esoterismo e magia, fra il 1544 e il 1556 dà alla luce dieci figli di cui sette arrivano all’età adulta e tre regneranno sulla Francia: Francesco II, Carlo IX ed Enrico III. Oscurata inizialmente dalla figura dell’amante del re, la bellissima Diana di Poitiers, alla morte improvvisa del sovrano nel 1559 per una ferita durante un torneo, Caterina diventa arbitra dei destini della Francia fino al 1580, quando sale al trono Enrico III. Muore al castello di Blois il 5 gennaio 1589. Fu Caterina a portare in Francia innovazioni nella cucina, dai macaron all’uso della forchetta.

Leonardo in mostra

Leonardo è protagonista di grandi mostre anche in Italia. Fra i molti eventi del programma "Milano e Leonardo 500", la mostra “Leonardo e la Sala delle Asse fra Natura, Arte e Scienza” al Castello Sforzesco, dal 16 maggio al 18 agosto; al Museo della Scienza e della Tecnica “Leonardo da Vinci Parade” fino al 13/10, mentre alla Biblioteca Ambrosiana un ciclo di quattro mostre su Leonardo e gli artisti a lui vicini, fino a settembre. Al Piccolo Teatro Studio Melato, 2-5/5, “Essere Leonardo da Vinci. Un’intervista impossibile” di e con Massimiliano Finazzer Flory. A Torino ai Musei Reali, dal 15/4 al14/7, la mostra “Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro”, attorno al celebre - e unico - autoritratto.

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