Mont-Saint- Michel torna ad essere un’isola

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CRT Normandie / S. Lorkin-Anibas Photography
© CRT Normandie / S. Lorkin-Anibas Photography

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 27 febbraio 2015

Meraviglie del patrimonio mondiale, Mont-Saint-Michel e la sua baia ritrovano la propria vera natura dopo 10 anni di lavori. Mont-Saint-Michel torna ad essere un’isola per qualche ora, durante le grandi maree.

Nel corso dei secoli e a seguito dell’intervento umano, si era accentuata la sedimentazione intorno al Mont. Poco a poco, il mare retrocedeva, mentre avanzava la terra. Un parcheggio ai piedi del bastione snaturava il paesaggio. Ora, è stato precisamente questo ambiente marittimo a spingere i monaci del Medioevo a installarsi per costruirvi uno dei più straordinari edifici dell’architettura religiosa.

Questo era il giudizio degli esperti: per il 2040, se nessuna azione fosse stata intrapresa, Mont-Saint-Michel sarebbe stato circondato da paludi di acqua salata.

Affinché questo tesoro dell’umanità potesse rimanere un monumento protetto per le generazioni a venire e per i turisti di tutto il mondo, Europa, Francia, Normandia e Bretagna hanno deciso di agire insieme.

Proteggere un importante sito patrimoniale e turistico

Iniziato nel 1995 per degli studi e intrapreso nel 2005 per i lavori, il ripristino del carattere marittimo del Mont costituisce una delle operazioni culturali più originali d’Europa. Il cantiere è animato da una grande ambizione: restaurare radicalmente il paesaggio che fa da scrigno a uno dei più importanti luoghi dell’umanità e rinnovare l’approccio del sito, in maniera rispettosa.

La diga di Couesnon, pietra angolare dell’operazione

La nuova diga sul fiume Couesnon restituisce sufficientemente forza alle acque per spingere i sedimenti al largo, lontano dal Mont. Oltre alla funzione idraulica, la diga si inserisce nel nuovo percorso d’approccio del Mont-Saint-Michel come opera d’arte e punto d’accoglienza per il pubblico.

Ritrovare lo spirito di una traversata

Il progetto valorizza la traversata tra la terraferma e Mont-Saint-Michel, con un percorso di scoperta completamente rinnovato. Nuovo punto accoglienza, nuovo accesso, nuovi mezzi di trasporto: tutto è stato ripensato in modo che il Mont potesse essere accessibile a tutti.

Un ponte-passerella per camminare sull’acqua

Le diverse opere messe in atto per ripristinare il carattere marittimo di Mont-Saint-Michel sono legate da una ricerca di coerenza tra bellezza del luogo e funzione tecnica. Questo sensibile approccio architettonico traduce in azione un’operazione di sviluppo sostenibile rivolto verso la baia e l’abbazia, come testimonia Dietmar Feichtinger, architetto del ponte-passerella: “L’approccio è rivolto sia al tragitto che allo scalo, un tempo necessario per raggiungere questo “altrove” perso nella lontananza dell’orizzonte marino […] Dalla terraferma fino al Mont, la geometria generale dell’opera forma un movimento continuo e fluido”.

Il nuovo parcheggio, più lontano dal Mont

Il nuovo parcheggio si colloca a 2,5 km sulla terraferma. Dal parcheggio e dal Centro di informazioni turistiche, delle navette gratuite e dei percorsi pedonali guidano i visitatori fino al Mont. A piedi, i visitatori potranno imboccare il nuovo ponte-passerella. I passeggeri vengono lasciati a 400 m da Mont-Saint-Michel per godere di una fantastica vista sul Mont e sulla baia.

Un’isola come per magia

Non appena il coefficiente della marea oltrepassa 110, il Mont torna ad essere un’isola. I bastioni sono immersi nell’acqua. La roccia viene privata dei suoi punti d’accesso. Erano più di 130 anni che non avveniva questo fenomeno, che ogni volta non dura che qualche ora.

La roccia offre in sé uno dei migliori belvedere per osservare lo spettacolo dell’alta marea.

Per France.fr