Voglia di scoprire tutti i segreti dei profumi? Direzione Grasse, sulla Costa Azzurra, nel suo imprescindibile Museo Internazionale della Profumeria. Qui si trova un percorso multi-sensoriale e collezioni eccezionali per ripercorrere la storia dei profumi, ma anche dei saponi, fard e cosmetici. Un viaggio unico al mondo.
Benvenuti a Grasse, capitale mondiale del profumo. Fondato nel 1989, il suo Museo Internazionale della Profumeria, chiamato anche MIP, si è rifatto il look la scorsa primavera, pochi mesi dopo l’iscrizione dei profumi di Grasse nel patrimonio mondiale dell’Unesco.
La museografia, interamente ripensata, ci racconta la storia di questo unico savoir-faire e ci guida attraverso i secoli che hanno segnato l’evoluzione della profumeria, dall’antichità ai nostri giorni.
Tutta la storia del profumo
Attraverso un approccio multi-sensoriale, che mescola l’aspetto visivo (pellicole, foto, testi, …) a un dispositivo olfattivo composto da oltre un centinaio di profumi e fiori, si apprende in primo luogo che la storia del profumo è iniziata in Egitto quando i sacerdoti - considerati i primi profumieri - preparavano composizioni speciali riservate alle cerimonie rituali e alla corte reale.
Marc-Antoine Corticchiato ha fondato la sua azienda, Parfum d'empire, nel 2002. Anche se il suo laboratorio ha sede a Parigi, questo amante delle piante ha gli occhi puntati sul Sud. A Grasse, in Costa Azzurra, dove si rifornisce di materie prime naturali, e in Corsica, la sua isola natale. Due delle sue creazioni, Corsica Furiosa e Tabac Tabou, sono state elette "miglior profumo di un marchio di nicchia" ai Fifi Awards, gli Oscar del settore. Intervista.
Gli usi del profumo si svilupperanno poi fino a entrare nella vita quotidiana per risanare e profumare l’habitat. Ma è sotto il dominio di Giulio Cesare che l’uso del profumo raggiungerà il suo culmine: si arriva persino ad associare un profumo ad ogni divinità.
Un dolce profumo di seduzione
Alcuni oggetti preziosi elaborati in materiali rari come l’alabastro, la maiolica smaltata, la ceramica o il vetro soffiato ci portano in un’altra epoca: il Rinascimento.
Il profumo assume allora un’altra funzione, quella di sedurre. Si cambia profumo ogni giorno e i contenitori, sempre più sofisticati, diventano veri gioielli che si indossano in ciondoli pendenti.
Si prosegue il percorso per raggiungere le sale dedicate ai periodi moderni e contemporanei: il profumo diventa un prodotto industriale e mondiale, che passa dall’eccezionale all’usuale, e si rivolge a tutte le classi sociali.
Rose, gelsomini, lavanda e arancio
Per ripercorrere questi cinque secoli di storia e contribuire alla salvaguardia di questo prezioso patrimonio, il museo affronta la storia delle fragranze in tutti i suoi aspetti - materie prime, industria, design - e tutti i suoi usi - arti decorative, testimonianze archeologiche, materiali industriali.
I processi di produzione della fragranza, dalla pianta al prodotto finito, sono anche ben dettagliati. Rose, gelsomini, lavanda, gerani, aranci… I profumi nascono infatti prima dalle piante, di qui o altrove. Nella cornice unica dei Giardini del Museo Internazionale della Profumeria, i visitatori possono scoprire e sentire tutte queste specie che forniscono da secoli le preziose fondamenta della profumeria.
Per saperne di più:
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Per Céline Perronnet
Giornalista specializzata in viaggi