La Presidente del Museo Cécile Debray lo aveva dichiarato come il suo obiettivo primario: presentare al pubblico l’intera collezione delle opere di Picasso possedute, in un percorso completo e coerente, dagli
esordi fino alle ultime opere. Così, appena conclusa la mostra temporanea "Dans l’appartement de Léonce Rosenberg", grande mercante d’arte e gallerista parigino, con opere dei più importanti artisti fra le due guerre, da De Chirico a Max Ernst, Léger, Picabia, ora le sale dello splendido Hotel de Salé, gioiello del ‘600, presentano La Collection.
Una collezione permanente, declinata sui tre piani del museo, in 22 sale e circa 400 opere: la più importante collezione pubblica di opere di Picasso. Dipinti, sculture, ceramiche, disegni, stampe
che ricostruiscono tutta la ricchezza della sua esperienza artistica. A fare da corollario, dagli archivi del museo, riviste, fotografie, filmati, lettere, a ricostruire il dialogo costante di Picasso con gli artisti del suo tempo: nella sua collezione personale ci sono opere di Matisse e Cézanne, accanto a sculture anonime
dall’Africa o dall’Oceania. Il percorso prevede nuove audioguide, con contenuti diversi e complementari: analisi di opere, il contesto culturale, interviste, storia, architettura, oltre a laboratori (estesi anche grazie a tecnologie digitali a chi si trova in ospedale o in luoghi di detenzione: un approccio davvero aperto
a tutti).
Ed è in corso di realizzazione anche un film in realtà virtuale dedicato a Guernica. La Collection è un invito a (ri)scoprire l’opera di Picasso in modo totale e su misura per ogni tipo di pubblico e rendere le collezioni accessibili a tutti, anche a chi si trova in condizioni di disabilità motoria, sensoriale, psichica,
sociale. Una visione profondamente innovativa di un museo davvero aperto e inclusivo, nel segno di Picasso.
Per Rosalba Graglia
Giornalista. Torinese di nascita, francese di adozione. Scrive di viaggi e di food da molti anni. Collabora con magazine di viaggio come Bell’Europa, Bell’Italia, In Viaggio, Gambero Rosso e quotidiani come La Stampa. Ha scritto diverse guide turistiche e libri sulla Francia. Nel 2019 le è stata assegnata la Medaglia d'oro del Turismo Francese. Il suo regista preferito? Sicuramente Truffaut.