Nel Sud della Francia tra i tesori del CMN

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C. Clier - CMN
© C. Clier - CMN

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 10 marzo 2018

100 monumenti e oltre 100 anni di impegno per la cultura: il CMN, il Centro dei Monumenti Nazionali, gestisce siti prestigiosi sparsi per tutta la Francia. Ecco tre proposte speciali per il 2018 nel Midi, occasione perfetta per weekend inediti.

All’Abbazia di Montmajour, con Picasso e Godard

A pochi chilometri da Arles, l’Abbazia di Montmajour celebra due artisti d’eccellenza, che hanno influenzato in modo decisivo il proprio ambito d’azione. Si tratta da un lato del regista Jean-Luc Godard, grande protagonista della Nouvelle Vague francese, autore di film di culto come Fino all’ultimo respiro, e Il disprezzo, e dall’altro di Pablo Picasso, fondatore del cubismo. Riuniti qui in una mostra “Picasso – Godard: lumières uniques de la coïncidence” aperta dal 3 luglio al 30 settembre. Attraverso spezzoni di film, documentari e interviste, collages di Godard, opere di Picasso e numerosi documenti, l’esposizione punta a mostrare i legami e le coincidenze fra l’opera del pittore e quella del cineasta. In effetti Godard, che ha scardinato le regole della cinematografia tradizionale, è stato senza dubbio per la 7a arte quello che Picasso, che ha rivoluzionato la rappresentazione prospettica, è stato nell’ambito della pittura. I due artisti sono stati contemporanei per alcuni decenni e i primi film di Jean-Luc Godard fino a Pierrot le fou (uscito in Italia con il titolo di Il bandito delle 11) contiene numerosi riferimenti all’opera di Picasso.

Aigues-Mortes, una storia scritta fra torri e mura

Un modo diverso per guardare le torri e i bastioni di Aigues-Mortes, la città fortificata nel dipartimento del Gard, costruita alla metà del ‘200 dal Re Luigi IX (San Luigi) che da qui partì per le Crociate alla volta della Terrasanta. I muri degli edifici storici di Aigues-Mortes sono segnati dalla storia dei prigionieri protestanti, e una mostra renderà loro omaggio - in particolare alla più famosa tra i prigionieri, Marie Durand, di cui nel 2018 si festeggerà il 250° anniversario della liberazione - rievocando i graffiti incisi nella pietra da migliaia di uomini e donne e il famoso “Register” (resistere, in occitano), il grido di rivolta e di appello alla resistenza che ha attraversato i secoli. Un filmato introduttivo permetterà di ricostruire la storia di Aigues-Mortes proprio attraverso i graffiti. In quattro momenti narrativi, racconterà le fasi della costruzione, l’epoca delle crociate, quando le navi partivano da qui verso il vicino Oriente, quindi le guerre di religione e infine il periodo contemporaneo. Infine, una mostra fotografica presenterà e valorizzerà i graffiti incisi nella pietra.

In Costa Czzurra, due ville da scoprire

Perché non approfittare di un weekend in Costa Azzurra per scoprire due ville originali, di una sorprendente modernità? A pochi chilometri dalla frontiera con l’Italia, a Roquebrune Cap-Martin, la Villa E-1027 è un’icona assoluta dell’architettura moderna. Si tratta della prima creazione di Eillen Gray, architetto e designer irlandese considerata una vera pioniera del design degli anni ’20. La villa testimonia infatti la sua attenta riflessione sul design in ogni più piccolo dettaglio. È una sorta di manifesto programmatico, sia per l’architettura in sé che per l’arredo: mobili fissi, che inventano pareti e divisori, e le sedie, i tavolini, le luci, gli oggetti decorativi, i tappeti, creati espressamente per la villa e indissociabili dal luogo. Per Eileen Gray ognuno “deve poter essere libero e indipendente” in una abitazione e sistemare tutto in un minimo di spazio. Proprio per questo, crea un mobilio insieme elegante e funzionale, e molto smart, di cui cura ogni particolare. Il sito della Villa E-1017 è completato dallo spazio del ristorante L’Étoile de mer, dal Cabanon e dalle unités de camping, monolocali da vacanza, tutto progettato da Le Corbusier che ha realizzato qui anche degli affreschi, ancora visibili. Dalla Villa di Eillen Gray in una mezz’ora di strada si raggiunge un’altra villa: Villa Kérylos, a Beaulieu-sur-mer. Anch’essa del XX secolo, ma di uno stile totalmente diverso. È stata progettata infatti seguendo il modello delle case aristocratiche dell’Isola di Delo del II secolo a.C., ma non come semplice riproduzione, piuttosto come una vera reinvenzione della Grecia Antica. Operazione portata avanti dall'archeologo e mecenate Théodore Reinach, il proprietario, e dall'architetto Emmanuel Pontremoli, la Villa Kérylos è un sorprendente invito a viaggiare nel cuore della cultura greca. La dimora infatti unisce con rara armonia il lusso antico e un’estetica classica con il confort moderno proprio delle ville della Belle Époque. Nella costruzione sono stati utilizzati materiali particolarmente preziosi: stucchi all’antica, marmi di Carrara e legni esotici per il mobilio. La decorazione è sontuosa: mosaici e affreschi ispirati a modelli greci, che raccontano famose leggende di dei ed eroi classici.

Maggiori informazioni

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