240 km totali, fra chiuse, acquedotti, ponti, gallerie, attraverso un paesaggio di vigneti, città d'arte e storia, villaggi a misura d'uomo... tappa finale a Montpellier, una trentina di km da Sète, quest'anno più che mai "italiana", visto che è sede del ritiro della Nazionale di calcio Azzurra per Euro 2016.
Nel 1666 Luigi XIV il re Sole promulgava l’editto per la costruzione di un canale che mettesse in comunicazione il Mediterraneo con l’Atlantico.350 anni dopo, ripercorrere il più antico e prestigioso canale d’Europa, Patrimonio dell’Unesco, è un’esperienza straordinaria. Tuffato fra i vigneti (qui nascono i DOC Saint-Chinian, Minervois e Languedoc e i vini IGP Pays d’Oc ed Ensérune) il Canal du Midi è un capolavoro di ingegneria del ‘600, nato dall’ostinazione visionaria di un esattore delle imposte del re, Pierre-Paul Riquet, che diede fondo a tutti i suoi averi e finì in miseria pur di realizzare il suo sogno.
Il nostro tour comincia a Béziers, la città circondata dai vigneti dove è nato Riquet (una statua lo commemora sulle Allées, i grandi viali dedicati proprio a lui). Da non perdere le spettacolari 9 chiuse di Fonsérannes, Monumento Storico dal 1996, l’opera maggiore di tutto il canale: 312 m di lunghezza e un dislivello di 21,5 m, in estate scenario di visite animate in costume d’epoca. A Vias il Canal du Midi è vicino al Mediterraneo, occasione anche per una tappa balneare nelle spiagge vicine. Qui il canale si vive in modo attivo: crociere con degustazione di vini, 500 km di percorsi ciclabili lungo le rive e tra i vigneti, e un gioco-scoperta dedicato a Riquet.
Decisamente marino l’approccio a Cap d’Agde. Pierre-Paul Riquet ha costruito qui un’opera unica: la chiusa rotonda, che riunisce 3 livelli d’acqua diversi e permette ai battelli di prendere 3 diverse direzioni, verso Tolosa, verso la città di Agde e verso il Bacino del Thau e la Riserva Naturale Nazionale di Bagnas, dove nidificano 250 specie di uccelli migratori.
Attraversato il polmone verde della riserva, il canale arriva a Marseillan, perla della laguna del Thau, tuffata fra le vigne: qui viene prodottoil vermouth Noilly Prat, base per l’aperitivo preferito da James Bond.
E infine Sète, la cui storia è profondamente legata a quella del canale. Il porto venne costruito nello stesso 1666 in cui iniziano i lavoridi Riquet, per offrire uno sbarco marittimo di prodotti della Linguadoca ed è inaugurato il 29 luglio 1666 con un torneo marino, le cosidette“giostre della Linguadoca”, le stesse che oggi animano la città per tutta l’estate. Visite guidate al porto com’era ai tempi del Re Sole e al Museo del mare, e poi le specialità marinare da gustare a tavola! Scoprite le offerte di soggiorno su: www.destination-languedoc.it
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