Nizza, l’arte di vivere in Costa Azzurra

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Piazza  Masséna, Nizza
© J. Kelagopian - Piazza Masséna, Nizza

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 28 maggio 2024

Un’arte di vivere slow che invita a prendersi il proprio tempo, a rispettare la natura, il territorio, a coltivare la cultura e il piacere della convivialità. In tutte le stagioni.

Non a caso la città è entrata a far parte del Patrimonio dell’Unesco, un riconoscimento dell’ “Eccezionale Valore Universale” del patrimonio urbanistico e dell’originalità della sua storia: Nizza è una città nata per il turismo fin dal ‘700. Il sito classificato è costituito da un'urbanistica e da un patrimonio architettonico unici, creati tra la metà del XVIII e la metà del XX secolo: spazi verdi che combinano specie esotiche e mediterranee, la famosa Promenade des Anglais, e luoghi di socialità cosmopolita. Un sito e un patrimonio eccezionali, un invito alla (ri)scoperta di Nizza. La gastronomia, per cominciare, creativa e insieme legata alle tradizioni. Impossibile dissociare Nizza dalle sue tradizioni culinarie e dal territorio. 

La base della cucina nizzarda? Principalmente ortaggi, facili da coltivare sui terreni terrazzati tipici della regione e l’olio d’oliva, prodotto con l’oliva DOP Caillette. Una cucina tipica influenzata anche dalle tradizioni sabaude (basta pensare ai ravioli), visto che la Contea di Nizza fu l'ultima ad essere annessa alla Francia, nel 1860. Da allora, le abitudini culinarie si trasmettono di generazione in generazione. E la cucina nizzarda, con tanto di marchio di qualità, si è ritagliata un posto sulle grandi tavole. Così spesso Nizza, l’arte di vivere in Costa Azzurra un’arte di vivere slow che invita a prendersi il proprio tempo, a rispettare la natura, il territorio, a coltivare la cultura e il piacere della convivialità. In tutte le stagioni.chef stellati trasformano ricette iconiche in piatti eccezionali. Il marchio "Cuisine Nissarde" è assegnato ai ristoratori che promuovono la cucina nizzarda tipica: oggi sono trentatre, dalla costa all'entroterra. Cultori di una gastronomia che è inseparabile dall'identità nizzarda.

Bonson,Nizza
© J. Kelagopian - Bonson,Nizza

Natura e bicicletta 
Il territorio della Metropoli di Nizza offre spazi naturali ideali da scoprire a piedi e in bicicletta. Speciali e insolite le escursioni urbane, invito all'esplorazione della capitale attraverso quasi 150 km di sentieri, scorciatoie, scale, passaggi, talvolta sconosciuti agli stessi residenti. Un’occasione per scoprire tesori naturali, alberi classificati, ma anche i diversi stili architettonici della città, dalla Belle Époque all’Art Nouveau e all’Art Déco. Per esplorare Nizza a piedi e nella natura, seguite la nuova GR “Lou Camin Nissart”, un'escursione urbana di 42 km totali che si snoda attraverso le colline fino alla Promenade des Anglais. Il paesaggio nizzardo può essere scoperto anche attraverso le diverse opere d'arte installate negli spazi pubblici, come le “Nove linee oblique” di Bernar Venet sul Quai des Unis o “La Conversazione a Nizza” di Jaume Plensa in Place Masséna. 
 

Anche le linee del tram sono decorate con una collezione di opere pittoriche e sonore. E scoprendo mostre e musei con appuntamenti speciali: in autunno, per i 70 anni dalla morte di Matisse, sono previsti grandi eventi. Il territorio di Nizza è un museo a cielo aperto di natura e arte ed è perfetto anche da esplorare in bicicletta. Una pista ciclabile di 15 km corre lungo la costa da Nizza a Cagnes-sur-Mer scandita da splendide spiagge. La Metropoli di Nizza pone al centro delle sue iniziative diverse pratiche ciclistiche (ciclosport, cicloturismo, mountain bike, roaming o ciclismo urbano), e la realizzazione di percorsi ciclabili per rispondere alla domanda dei sempre più numerosi turisti che scelgono di spostarsi in modo sostenibile: in sella a una bicicletta.

Per Rosalba Graglia

Giornalista. Torinese di nascita, francese di adozione. Scrive di viaggi e di food da molti anni. Collabora con magazine di viaggio come Bell’Europa, Bell’Italia, In Viaggio, Gambero Rosso e quotidiani come La Stampa. Ha scritto diverse guide turistiche e libri sulla Francia. Nel 2019 le è stata assegnata la Medaglia d'oro del Turismo Francese. Il suo regista preferito? Sicuramente Truffaut.

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