In seguito all’incendio del 15 aprile 2019, la Cattedrale di Notre Dame, edificio situato sull’île de la Cité, è chiuso al pubblico fino a nuovo ordine. Il sagrato, le torri della cattedrale, il suo tesoro e la sua cripta sono al momento inaccessibili. ------------------------------------------------- Nel cuore di Parigi, vigila sull’Ile de la Cité da oltre 850 anni. E tuttavia questo capolavoro dell’arte gotica ha attraversato periodi cupi e ha testimoniato gran parte della storia della Francia. Dal Medio Evo al XX secolo, scopri sei segreti del passato della cattedrale di Notre-Dame.
La 5a generazione sull’île de la Cité
La prima pietra posata nel 1163 per la costruzione di Notre-Dame de Paris non era in realtà affatto la prima! Non meno di quattro chiese si sono succedute sul sito dell’Ile de la Cité: una chiesa paleocristiana del IV secolo dedicata a Saint-Étienne, un basilica merovingia, una cattedrale carolingia e una cattedrale romanica. Le sue pietre vennero riutilizzate dai costruttori di Notre-Dame che hanno così dato una seconda vita alle decorazioni antiche. Per esempio la Vergine in maestà del portale del timpano di Sant’Anna, capolavoro del romanico, risale al 1140-1150!
Napoleone 1° e Victor Hugo "uniti" per salvare Notre-Dame
Lo sapevi che la cattedrale ha rischiato di sparire nel XIX secolo? Devastata dalla Rivoluzione francese, trasformata in Tempio della Regione e poi in magazzino, l’edificio era così mal ridotto che si pensava di demolirlo. Ma Napoleone I, che qui venne consacrato imperatore nel 1804, e soprattutto Victor Hugo che con il romanzo dedicato pubblicato nel 1831, furono due paladini della salvezza di Notre-Dame! Lo scrittore fu ascoltato: nel 1845, un vasto programma di restauri venne affidato all’architetto Eugène Viollet-le-Duc.
Re senza testa per colpa dei sanculotti
Durante la Rivoluzione, le statue della galleria dei re di Giudea, sopra il portale, sparirono e furono decapitate. I sanculotti pensavano si trattasse dei re di Francia! Si è dovuto attendere il 1977 perchè fossero ritrovate 21 delle 28 teste nel cantiere di un palazzo del 9° arrondissement. Nel frattempo, il portale aveva ritrovato le sue starue nel corso del programma di restauri. E le teste originali sono oggi esposte al museo di Cluny, il museo nazionale del Medioevo
Un intruso fra gli apostoli
Le statue dei 12 apostoli che circondano il campanile della cattedrale sono state tutte realizzate durante i restauri di Viollet-Le-Duc nello stile del XII secolo. Ma l’architetto si è permesso un tocco di audacia in più : ha rappresentato se stesso nel San Tommaso che contempla la sua opera! Per la cronaca, San Tommaso è il patrono degli architetti…
Chimere anacronistiche
Mentre le gargouilles dall’aspetto di animali fantastici che prolungano le grondaie risalgono al Medio Evo, le chimere che popolano le parti più alte dell’edificio sono nate dalla fantasia e dalle letture di Viollet-Le-Duc. La più famosa di queste strane creature diaboliche, la Strige, "l’insaziabile vampiro" allegoria della lussuria, ispirata da un’incisione di Charles Meryon, è diventata uno dei simboli dell’immaginario della capitale.
Un gallo pio
Il gallo che sta in cima al campanile totalmente ricostruito nel XIX secolo non è una banderuola come tutte le altre. Dal 1935 contiene una reliquia di San Denis, una di Sainte Geneviève (Santa Genoveffa) e persino un frammento della Sacra Corona di spine portato da San Luigi nel 1239. Monsignor Verdier, all’epoca arcivescovo di Parigi, ne aveva voluto fare un parafulmine spirituale per proteggere i fedeli!
Dal restauro alla riapertura
Il 15 aprile 2019, il mondo intero è rimasto sconvolto dalle immagini dell'incendio che ha divorato Notre-Dame de Paris. Tuttavia, l'emozione ha presto lasciato il posto alla determinazione e alla ricostruzione per riportare in vita il simbolo storico che la cattedrale rappresenta. Grazie agli sforzi e al duro lavoro degli operai e degli artigiani del cantiere, il piazzale e la cripta archeologica dell'Ile de la Cité sono di nuovo aperti al pubblico dal 2021. Nel 2022 è stata la volta del famoso Pont au Double che attraversa la Senna. Nel 2023, la guglia sormontata dal galletto ha ripreso il suo posto nel cielo parigino, così come la croce di Chevet, l'angelo con la tromba e le campane della torre nord. Tutto sta accelerando, ma dovremo aspettare il 7 e l'8 dicembre 2024 per poter riscoprire l'interno della cattedrale di Notre-Dame de Paris.
Per saperne di più :
Per Anne-Claire Delorme
Giornalista viaggiatrice