Cavalliere di nome e postino rurale di professione, all'età di 43 anni Ferdinand Cheval costruì un incredibile palazzo uscito dalla sua immaginazione. Una vera curiosità architettonica, unica al mondo, incastonata nel cuore della Drôme. Realizzato in pizzo di pietra scolpito, l'edificio attira oggi più di 150.000 visitatori all'anno.
Immersione in un palazzo immaginario, tra sogno e realtà
Le Palais Idéal du facteur cheval, un'operazione individuale
Nel 1879, il postino Ferdinand Cheval (1836-1924) si imbatte in una strana pietra che lo ispira a costruire un palazzo immaginario nel suo giardino. 33 anni dopo, nel 1912, l'edificio divenne realtà. Conosciuto come il Palazzo ideale del Postino Cheval l'edificio è nato dai suoi giri quotidiani.
Ispirato dalle cartoline e dalle riviste illustrate che distribuiva, Ferdinand Cheval raccoglieva quasi ogni giorno pietre in campagna, prima di assemblarle in un giardino lussureggiante.
“Ferdinand Cheval, creatore del Palais.
Le Palais Idéal del postino Cheval: un punto di riferimento mondiale “inclassificabile”
L'architettura unica di Ferdinand Cheval è riconosciuta come inclassificabile, in quanto fonde diversi stili provenienti da 5 continenti. È la cosiddetta art brut.
Cosa lo rende speciale? Tutti gli animali e le creature scolpite che popolano il Palazzo Ideale del postino Cheval: caimani, elefanti, pellicani, ma anche fate, giganti, cascate, personaggi storici e mitologici.
“Che cos'è il Palazzo Ideale? È l'unico esempio di arte naïf in architettura. L'arte ingenua è un fenomeno comune, noto a tutti, ma che non ha architettura... In un'epoca in cui l'arte ingenua è diventata una realtà considerevole, sarebbe infantile non classificare l'unica architettura ingenua del mondo, quando siamo noi francesi ad avere la fortuna di possederla, e aspettare che venga distrutta.” André Malraux.
Dopo la sua morte, avvenuta nel 1924, Ferdinand Cheval fu deposto nel cimitero di Hauterives, nella “tomba del silenzio e del riposo finale”. Una tomba che costruì con le proprie mani all'età di 78 anni.
Il Palais Idéal du facteur Cheval: una fonte di ispirazione artistica
Sebbene il Palais non avesse regole architettoniche e non appartenesse ad alcun movimento artistico, suscitò comunque la curiosità degli artisti.
Nel 1920, André Breton considerava Ferdinand Cheval un precursore dell'architettura surrealista. Questo suscitò l'ammirazione dei virtuosi del movimento. Infatti, il poeta e scrittore francese, teorico del Surrealismo, arrivò a dedicargli una poesia nel 1932, intitolata “Le Revolver à cheveux blancs” (“Il Revolver dai capelli bianchi”).
Anche Picasso, Tinguely e Niki de Saint Phalle si sono aggiunti alla lista degli artisti ammirati.
“Per distrarre i miei pensieri, ho costruito un palazzo da favola nei miei sogni...”. Ferdinand Cheval, creatore del Palais.
Sebbene nel 1945 Jean Dubuffet ne avesse paragonato l'architettura all'art brut, il Palais Idéal du facteur Cheval fu infine ribattezzato “Art naïf” nel 1969 da André Malraux (all'epoca ministro della Cultura). È a questo punto che il capolavoro è diventato un Monumento Storico. Un giusto riconoscimento postumo.
Oggi la storia del Palais Idéal del facteur Cheval continua a vivere, non solo grazie ai numerosi visitatori annuali, ma anche grazie al recente film (2018) del regista francese Niels Tavernier: L'extraordinaire histoire du facteur Cheval. Protagonisti il talentuoso attore Jacques Gamblin (Ferdinand Cheval) e l'attrice Laetitia Casta (sua moglie). Un bel lungometraggio che incuriosirà il pubblico su questo palazzo decisamente atipico.
Informazioni pratiche: Tutte le informazioni necessarie sul Palais Idéal du facteur Cheval e sul suo creatore.
Orari di apertura: aperto tutto l'anno, tutti i giorni dalle 9.30. Chiusure eccezionali il 1° gennaio e il 25 dicembre. Chiusura annuale dal 15 al 31 gennaio. Ingresso: 9,50 euro per gli adulti, 5,50 euro per i bambini (dai 6 ai 16 anni) e 6,50 euro per studenti, persone in cerca di lavoro, famiglie numerose e disabili.
Indirizzo: Palais Idéal du Facteur Cheval 8 rue du Palais 26390 Hauterives
Per Rédaction France.fr