Passeggiata enologica nei dintorni di Saint-Tropez con il duo di blogger Takatoukiter

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Costa AzzurraGastronomia e Vino

 © Takatoukiter
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Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 4 febbraio 2020

A dicembre in Costa Azzurra splende il sole: un buon motivo per farci un giro! Lasciamo Mouans-Sartoux e dopo un’ora di strada eccoci giunti al Golfo di Saint-Tropez per un circuito enologico. La scelta non manca e decidiamo di fare una selezione di alcune tra le più incantevoli tenute. Si parte!

Château Volterra a Ramatuelle

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Cominciamo il tour dal Château Volterra, a Ramatuelle, che negli anni ‘30 e ‘40 fu tappa immancabile di numerose celebrità, come Joséphine Baker, Marcel Pagnol o Jean Cocteau.

Qui siamo sedotti e attratti dalla maestosa dimora in pietra e la vista mozzafiato sul Mediterraneo. Purtroppo il castello non è visitabile ma la tenuta sì. Cominciamo la degustazione e scopriamo non un rosé come lascia supporre la regione bensì sorprendenti vini rossi (che qui rappresentano il 65% della produzione).

Comunque, se si vuole a tutti i costi visitare il castello, Françoise ci rivela che ci sono due possibilità: o ci si viene per sposarsi oppure si sta all’erta sulle nuove uscite cinematografiche, per esempio Do you do you Saint-Tropez, film previsto per il 2021 con Christian Clavier come attore protagonista.

Château Volterra

Château Barbeyrolles a Gassin

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Proseguiamo il tour in direzione di Château Barbeyrolles, a Gassin. Non tutti sanno che Régine Sumeire, proprietaria del castello (e del Château de la Tour de l’Évêque), è anche la creatrice del chiarissimo rosé star della regione. È lei che nel 1985 ha lanciato "Pétale de Rose", il primo rosé chiaro di Provenza. Ma questo è solo un aneddoto.

Per il resto, è Hélène ad accoglierci: lavora nel castello e ci offre una simpatica degustazione che ci fa scoprire un delizioso rosé mentre chiacchieriamo amabilmente. La tenuta è certificata bio dal 2005 e sta per ottenere la certificazione Demeter. Il castello collabora regolarmente con i ristoratori locali e più in generale francesi ed esteri. Pare che Régine sia una star in Canada!

Concludiamo la visita con una passeggiata all’esterno, la dimora è bella, il giardino anche e il sole splende ancora alto nel cielo.

Château Barbeyrolles Château de la Tour de l’Évêque

Château des Garcinières a Cogolin

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Dirigiamoci ora verso Cogolin dove, percorso un maestoso viale di platani, giungiamo al Château des Garcinières. Una tenuta a conduzione familiare dove siamo accolti da Mélissa, la nipote della proprietaria, che vive nella bella dimora della tenuta (che non affitta le camere, tiene a precisarlo dato che, vista la bellezza dei luoghi, è una domanda che viene posta molto spesso).

Qui si produce rosé per il 70 - 80%, ma si trovano anche rossi e bianchi. C’è anche una superba cantina per la degustazione dei vini e sono in vendita deliziosi prodotti regionali: miele, tapenade, marmellate della Maison des confitures di Gassin che produce più di 400 varietà.

Trapela molta passione dalla voce di Mélissa mentre ci racconta la sorprendente storia di questa famiglia che un tempo lavorava la legna, in particolare la quercia da sughero, e prestava le braccia anche nella vecchia fabbrica di scatole di legno che contenevano il sapone di Marsiglia prima dell’avvento del cartone.

Ci siamo innamorati di questo antico monastero dove tutto è bellissimo, non ultimo l’antico muro rivestito in ceramica per proteggere dai venti dell’est.

Château des Garcinières

Maison des confitures à Gassin

Château Saint-Maur a Cogolin

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Concludiamo la nostra giornata allo Château Saint-Maur, sempre a Cogolin, dove scopriamo una tenuta di altre dimensioni: 60 ettari, per una produzione tra le 320.000 e le 350.000 bottiglie l’anno.

Lo Château Saint-Maur è uno di più lussuosi con il suo eccezionale appezzamento che risulta essere il top della denominazione Côtes de Provence. Qui è nata la cuvée "Clos de Capelune", proposta al Martinez di Cannes, al George V di Parigi e al Sénéquier di Saint-Tropez.

Château Saint-Maur

Château Saint-Roux a Le Cannet-des-Maures

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Prima di rientrare ci regaliamo una piccola parentesi in un luogo che volevamo scoprire da molto tempo: lo Château Saint-Roux! Di sicuro non siamo stati delusi!

L’intenzione del proprietario (che possiede anche Château des Bertrands, Ultimate Provence e Château de Berne) era quella di ricreare un’atmosfera da "fattoria d’altri tempi" e il meno che si possa dire è che non soltanto vi è riuscito ma, per di più, anche con molto gusto!

Tutto l’arredamento è vintage, perfettamente inserito nel contesto, difficile non scattare almeno una foto in ogni stanza! Il tavolo, il negozio, gli animali, l’orto, la terrazza che sovrasta il vigneto... una bellezza.

Il proprietario ci svela la sua intenzione di diventare, a termine, autosufficiente. Per questo in primavera arriva un panettiere, quasi tutta l’acqua proviene dalla tenuta, le capre producono tra i 2 e i 5 litri di latte al giorno da cui si ottengono gustosi formaggi freschi o stagionati con metodo artigianale, i 3.800 mq di orto permettono allo chef di lavorare con prodotti freschi e di stagione; non mancano gli alberi da frutto, gli olivi e naturalmente il vigneto… Insomma un piccolo paradiso bio e a chilometro zero.

Per saperne di più: Per assicurarti di poter visitare i castelli e fare la degustazione, ti consigliamo di chiamare e prenotare.

Per Laura & Timothé de Takatoukiter