Da metà febbraio, la guglia progettata da Viollet-le-Duc, liberata dalle impalcature, ha già ripreso il suo posto nel cielo di Parigi. Un segnale di rinascita che ha colpito tutti, parigini e visitatori. Parzialmente distrutta dall'incendio del 15 aprile 2019, a cinque anni dalla catastrofe, il capolavoro dell'arte gotica sta ritrovando la bellezza di un tempo grazie ad un esercito di maestranze sotto la direzione dell'istituto pubblico Rebâtir Notre-Dame de Paris. Il grande tetto, come la guglia, è già passato dalle mani dei carpentieri a quelle dei conciatetti, che da metà marzo hanno iniziato a montare il tetto della navata e del coro. Le cornici del coro e della navata, restaurate in massello di rovere secondo il disegno medievale, sono state completate e il restauro dei tre timpani è completo e le statue monumentali di Cristo e Saint-Denis, perfettamente restaurate, hanno trovato posto in cima ai timpani Sud e Nord, mentre quelle di Saint-Martin e Saint-Étienne adornano il frontone Sud. All'interno si riscoprono gli arredi artistici: statue in marmo e in bronzo volute da Luigi XIII, griglie, stalli e oggetti intagliati, così come le decorazioni dipinte delle cappelle del coro e la riarmonizzazione del grande organo.
Sotto la direzione di Rebâtir Notre-Dame de Paris la cattedrale sta rinascendo secondo un progetto fatto di unione, orgoglio, entusiasmo, determinazione e fiducia e ritrova tutta la sua luminosità. Così, già per i Giochi Olimpici e Paralimpici, saranno ben visibili la guglia, buona parte delle coperture della navata e del coro, tutta la facciata del braccio Sud del transetto con il suo grande rosone.
Un segno tangibile che Notre-Dame sta tornando a riprendersi il suo posto nell’urbanistica, nella storia e nella vita culturale della capitale e dell’intera Europa. Prima dell'incendio, la cattedrale accoglieva ogni anno 12 milioni di visitatori, 2.400 funzioni religiose e 150 concerti. L’8 dicembre sarà l’inizio di una rinascita che si annuncia totale, nel segno dell’arte e della sicurezza.
Per Rosalba Graglia
Giornalista. Torinese di nascita, francese di adozione. Scrive di viaggi e di food da molti anni. Collabora con magazine di viaggio come Bell’Europa, Bell’Italia, In Viaggio, Gambero Rosso e quotidiani come La Stampa. Ha scritto diverse guide turistiche e libri sulla Francia. Nel 2019 le è stata assegnata la Medaglia d'oro del Turismo Francese. Il suo regista preferito? Sicuramente Truffaut.