Terra ricca di tradizioni, la Corsica riesce anche ad accontentare tutti gli amanti della buona tavola. Che siate amanti del dolce o preferiate invece gustare salumi o formaggi, la gastronomia corsa saprà sicuramente stimolare al massimo le vostre papille gustative...
Il figatellu
Il figatellu è il prodotto di salumeria ritenuto imperdibile in Corsica. Questa salsiccia, composta da carne e fegato di maiale, viene aromatizzata con spezie, aglio e persino un tocco di vino rosso. Non stupisce quindi che il nome "figatellu" derivi proprio dalla parola “fegatu", che significa "fegato" in corso. Solitamente si produce da suini originari dell'isola. Essiccata o affumicata, questa salsiccia assume la forma caratteristica di una “U” e dev’essere consumato poco dopo la sua preparazione. Può essere gustata cruda - come salsiccia - o cotta, grigliata sulla legna, arrostita in forno o fritta in padella, con o senza sugo. A seconda dei vostri gusti.
Il lonzu
Il lonzu (la lonza, dipende se volete lasciate il nome corso o italiano) è un altro dei prodotti alimentari più noti della Corsica. Viene fatto con le parti magre del maiale. Salato dopo essere stato tagliato, viene poi messo in un luogo fresco per altri 5-7 giorni, per poi essere marinato nel vino e successivamente essiccato e pepato. Questa prelibatezza viene poi inserita all’interno di un budello di suino legato e affumicato. È preferibile conservarlo in cantina per almeno tre mesi prima di consumarlo. Si mangia crudo, come aperitivo, oppure come antipasto, ma si può consumare anche cotto. Dal 2011, il lonzu beneficia della denominazione di origine protetta (DOP).
La coppa
Un autentico savoir-faire… Originaria dell'Italia del Nord, la coppa è prodotta in modo artigianale anche in Corsica. Questo salume è realizzato con il collo di maiale disossato, salato e aromatizzato - il più delle volte al pepe - prima di essere essiccato all'interno di un budello naturale per diversi mesi. Più si asciuga, più si stagiona. Nel periodo di Pasqua si consuma, generalmente, cruda e tagliata a fettine sottili. Non è facile trovare la vera coppa artigianale al di fuori della Corsica.
Il brocciu
"Chi non l’ha assaggiato, non conosce l'Isola", scriveva Emile Bergerat alla fine del XIX secolo. Il brocciu (latticino tipico della Corsica, prodotto sia col latte di pecora che col latte di capra) è il formaggio corso per eccellenza. Il periodo migliore per degustarlo? Tra dicembre ed aprile, durante l'inverno. Soffice e cremoso, si scioglie in bocca. Si prepara a partire dal siero del latte, di capra o di pecora. Il suo sapore è molto dolce. Si consuma soprattutto fresco, alla fine di un pasto. Prodotto emblematico della gastronomia corsa, si utilizza anche nella preparazione di diversi piatti tradizionali come i cannelloni al brocciu o il “fiadone” (vedi sotto). Può anche essere affinato: in quel caso si chiama allora "brocciu passu". Deve essere affinato per almeno 21 giorni. Il brocciu beneficia della denominazione di origine controllata dal 1983, ma anche della denominazione di origine protetta (2003)
Il fiadone
Dessert emblematico della Corsica, il fiadone si prepara con il brocciu (vedi sopra), formaggio originario dell'isola preparato con il siero del latte di capra o di pecora. Per la sua preparazione sono necessari anche uova, zucchero e una scorza di limone. Questa torta, simile a un flan, richiede circa quaranta minuti di cottura. Il fiadone come viene cucinato in Corsica non deve gonfiarsi durante la cottura. Cremoso, è più dorato all’esterno.
I bigné al brocciu
Croccanti, soffici… i bignè al brocciu sono una delle specialità imperdibili della cucina corsa. Molto facili da preparare, si cucinano con il famoso formaggio brocciu, farina, uova, acqua, lievito, un pizzico di sale, una scorza di limone e zucchero a velo. Possono essere consumati in qualsiasi momento della giornata e il loro sapore è particolarmente valorizzato quando sono consumati ancora tiepidi.
I canistrelli
Questi piccoli biscotti secchi e croccanti possono essere declinati in infinite varianti. Possono essere profumati al limone o all'anice, oppure essere arricchiti con mandorle, pepite di cioccolato o uvetta. In Corsica vengono degustati sia all'ora del tè che a colazione. Sono fatti con farina di grano, vino bianco e zucchero. Questi dolci sono facilmente realizzabili anche a casa. Non c'è da stupirsi che si trovino in tutte le cucine dell'isola. Da consumare (quasi) senza moderazione.
Le torte alla farina di castagne
La farina di castagne, o "Farina castagnina corsa", è una vera tradizione in Corsica. Dal 2006 ha una DOC e dal 2010 una DOP a livello europeo. A tal fine, deve però rispettare una serie di caratteristiche. La farina deve essere realizzata con varietà di castagne locali e rispettando un savoir faire ancestrale senza trattamenti chimici. Storicamente utilizzata per fare il pane o le cialde, oggi entra nella preparazione di numerose specialità culinarie corse, in particolare le torte. Il suo gusto delicato dona sapori unici ai dessert, ai dolci e ai flan che si possono degustare sia al mattino a colazione che dopo un pasto.
Per Ingrid Bernard