La Guyana
Storia…
Se i primi navigatori francesi sbarcano in Guyana nel 1500 dopo il passaggio di Cristoforo Colombo, è verso il 1644 che inizia una vera penetrazione commerciale europea. Le popolazioni amazzoniche Wayanas, Arawaks, Emerillons, Galibis, sono da quel momento minacciate. Con la schiavitù e il meticciato, la « créolitude » della Guyana si rafforza.
… e tradizioni
Oggi, la visita di Cayenne e delle città dell’interno del paese rivela un mix di culture. Lo spirito della festa è onnipresente con la tradizione dei balli in costume animati dai Touloulous nel periodo del carnevale. Il Carnevale della Guyana si distingue dagli altri per la sua lunghezza (1 - 2 mesi secondo il calendario) e per la presenza di un personaggio-chiave : il Touloulou. Si tratta di donne mascherate che animano balli in maschera che si svolgono ogni sabato sera in questo periodo di carnevale. Queste donne sono le « maitresses » di un gioco di ruolo che lascia i cavalieri alla mercè delle loro scelte e dei loro scherzi. Uno spettacolo coloratissimo che si svolge al ritmo molto sensuale di musiche speciali (piké djouk, mazurka…)
L’artigianato presenta la specialità di ogni comunità : cesteria e ceramica per gli Amerindi, legno scolpito e legno dipinto (Arte Tembé) per i « noirs-marrons ». Il ricamo è praticato dagli Hmongs. E l’arte Tembé è ricca di messaggi e simboli. Il Museo delle culture della Guyana presenta collezioni etnografiche sui gruppi culturali.
Ricca d’oro, la Guyana è un paradiso per chi ama i gioielli Famoso per il razzo Ariane 5, il Centro Spaziale della Guyana a Kourou si declina su 650 km di litorale e offre la possibilità di visitare gratuitamente le sue istallazioni avveniristiche. Da scoprire le strutture per il lancio dei razzi Ariane, il Museo dello Spazio, e ora anche la navicella russa Soyuz. Una volta a trimestre, si può assistere a un lancio dal sito di osservazione di Carapa o dalla spiagga di Pimu Poum.
Cayenne, storia di un bagno penale
Il bagno penale della Guyana simboleggia la durezza del trattamento dei carcerati a partire dal 1852. 80 000 condannati furono inviati nei campi a Saint Laurent du Maroni, a tagliare legna nella foresta o a spaccare pietre nelle Iles du Salut al largo di Kourou. Esisteva pure un penitenziario femminile sull’isoletta La Mère. La storia di forzati famosi (Dreyfus, Papillon, Seznec) denuncia le condizioni del carcere, ma bisogna aspettare il 1946 per vederne la fine. Da Kourou, velieri vi conducono sulle isole a visitare le vestigia del bagno penale.
Per France.fr