Uscire dai sentieri battuti, viaggiare in modo diverso, limitando l’impatto sull'ambiente: è l’obiettivo della Nouvelle-Aquitaine, che propone soggiorni slow a emissioni ridotte di CO2.
Bordeaux sulle tracce del vino
Chi ha detto che bisogna essere motorizzati per visitare Bordeaux e i suoi vigneti? A piedi, in bicicletta, in tram o in autobus, ci sono mille modi per esplorare Bordeaux e dintorni. Proposta per un weekend a basso impatto, rispettoso dell’ambiente, fra città, vigneti e territorio. Il primo giorno a spasso per il mercato des Capucins, il “ventre di Bordeaux”, degustando ostriche del Bassin d'Arcachon con un bicchiere di vino bianco dell'Entre-deux-mers. Attorno, il quartiere di Saint-Michel e la sua basilica e poi il centro città. All'Ufficio del Turismo si trova la nuovissima cartina “Sulle orme del vino in città” (3€ - in inglese e francese). Si va dal CIVB (Consiglio Interprofessionale del Vino Bordolese) alla Cité du Vin, passando per i giardini pubblici e i Chartrons, storico quartiere dei commercianti. Alla Cité du Vin si vive un'esperienza immersiva e multisensoriale attorno al vino, per finire poi la giornata in qualche bar à vin. Il giorno dopo, in bici fra i vigneti, scelta tra due tour che partono da una fermata del tram (bici a noleggio da imbarcare a bordo). Dalla stazione di Blanquefort, giro di 9 km alla scoperta di due aziende vinicole alle porte del Médoc, Château Dillon e Château Saint-Ahon, oppure giro di una trentina di chilometri dal tram Vaclav Havel a Villenave d'Ornon (tram C). Rientro in città con sosta alla Microwinery dello spazio Darwin e cena sulle rive della Garonna: tapas ai Chantiers de la Garonne, specialità del sud-ovest a L'Estacade, piatti stagionali a La Belle Saison. Ultimo giorno, il Musée du Vin et du Négoce dedicato al vino e al suo commercio, con degustazione finale e nel pomeriggio laboratorio di degustazione all'École du vin. Per concludere in bellezza il soggiorno enologico ed ecologico, si sale a bordo del Sirius, il nuovissimo battello elettrico turistico della compagnia Les Bateaux Bordelais, per una crociera-degustazione sulla Garonna, ammirando dall’acqua il Port de la Lune, Patrimonio Unesco. Tre giorni senza auto, ottimo!
Soggiorni Ecologici nel Paese Basco
Il Paese Basco è una destinazione ideale da visitare fuori stagione, perfetta in primavera e in autunno e particolarmente attenta alla cultura e all’ambiente. Il programma per un weekend sostenibile prevede l’arrivo a Saint-Jean-de-Luz in treno, un tour di scoperta a piedi, in autonomia, muniti di audioguida o in modo divertente, a bordo di un tuk tuk elettrico, più un'immersione nella cultura basca e nel mondo della pelota, il gioco tradizionale del Paese Basco, attraverso una visita all'Ecomuée de la Pelota Basca a Saint-Pée-sur-Nivelle (andata e ritorno in bus). Per respirare l’aria tonificante dell’Atlantico, niente di meglio di una passeggiata panoramica sul sentiero del litorale da Saint-Jean-de-Luz a Guéthary o Bidart (8 o 13 km, ritorno in bus), e un anello di 14 km da percorrere in bici lungo la Corniche Basque, con sosta a Château d’Urtubie che racconta sei secoli di storia basca. Hotel e ristoranti sono selezionati fra quelli impegnati nella difesa dell’ambiente e dei prodotti del territorio.
Anche Bayonne, città d'arte, storia e tradizioni, accoglie nel cuore del Paese Basco per soggiorni ecosostenibili senza auto La stazione del TGV si trova nel cuore della città e tutti gli spostamenti si effettuano a piedi, in bicicletta, in tram, bus o in treno. Bici a disposizione appena arrivati in stazione e si parte: verso Anglet e il mare, lungo la pista ciclabile che costeggia l'Adour (20 minuti), con sosta possibile per visitare la fregata Hermione che si trova nel bacino di carenaggio del porto di Bayonne per il restauro; un'altra pista ciclabile costeggia il fiume Nive verso l'interno del Paese Basco, e il villaggio di Ustaritz, l'area protetta della Plaine d'Ansot. E naturalmente visita guidata di Bayonne, città d'arte, storia e tradizioni gastronomiche con incontro e degustazione dal cioccolatiere Monsieur Txokola e scoperta del museo del prosciutto di Bayonne Aubard.
Le scoperte della Valle della Dordogne
Facilmente raggiungibile anche in treno (2 ore e 20 da Bordeaux a Sarlat), la Valle della Dordogne è ideale per prolungare il soggiorno. Patrimonio, castelli, grotte preistoriche, gastronomia… qui il tempo sembra essersi fermato. In una natura intatta, ecco castelli segreti, come Beynac, e Monpazier, una bastide medievale-gioiello, che fa parte dei “più bei villaggi di Francia”. Imperdibile la città medievale di Sarlat-la-Canéda, una delle città più belle della Francia, capitale del Périgord Noir, che offre agli appassionati di storia non meno di 66 monumenti, compreso lo storico mercato coperto, completamente restaurato dall’architetto Jean Nouvel nato proprio a Sarlat: un “monumento” anche alle tante specialità gastronomiche del Perigord!
Altra tappa obbligata la grotta preistorica di Lascaux. Scoperta nel 1940 da un gruppo di adolescenti, è un autentico tesoro. Per proteggerla dai rischi di sovraffollamento, è stata chiusa al pubblico nel 1963. Dal 2016, una ricostruzione identica, Lascaux IV, è aperta ai visitatori, nel cuore del Centro Internazionale di Arte Parietale ai piedi della collina di Lascaux. Un'opera straordinaria grazie a tecnologie d’avanguardia, che riproducono al millimetro le pareti originali: 680 pitture rupestri e 1.500 incisioni!
Per saperne di più: www.nouvelle-aquitaine-tourisme.com
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