La più vicina delle isole lontane, l’isola della bellezza, la forza naturale: sono tante le definizioni della Corsica. E ognuno riesce a trovare la “sua” Corsica. Verde, autentica, magica.
Un'isola perfetta per la bicicletta
Andare in bicicletta durante le vacanze e scoprire una regione pedalando è una tendenza attuale, nel segno dell’ambiente e della sostenibilità. E la Corsica ha tutto per essere una protagonista di questo nuovo eco-turismo: paesaggi strepitosi, clima ideale e percorsi nella natura su misura. Dall’itinerario ciclabile Intense, percorso turistico sostenibile lungo la costa occidentale dell’isola, all’itinerario più nuovo, GT20, la versione bike della mitica GR20 che attraversa l’isola da nord a sud. Un percorso unico in Europa per la bellezza e la varietà dei paesaggi, fra acque turchesi e cime innevate. La GT20, dodici tappe distribuite su quasi 600 km, mostra un altro volto dell’isola ed è percorribile con bici da strada, mountain-bike da Cap Corse a Bunifaziu, con anelli di raccordo e un’atmosfera speciale. E oggi è possibile percorrerla in autonomia sulla bici elettrica! Bosch, leader mondiale nei motori per biciclette elettriche, ha posizionato stazioni di ricarica per bici a pedalata assistita negli hotel ogni 50 km del percorso. Un percorso che si snoda fra villaggi di montagna, regala una vista mozzafiato sul mare e possibili deviazioni verso le vette della GR20. Una sfida sia per sportivi veri che per i semplici appassionati: ognuno può scegliere la sua GT20!
Arte e cultura: le scoperte che non ti aspetti
Si sceglie la Corsica per il mare, 1.000 chilometri di coste da favola, e poi si rimane sorpresi dalla ricchezza del patrimonio d’arte e dalla cultura. Un viaggio nel tempo, dai menhir di Filitosa che riportano alla preistoria, ai resti romani di Aleria, alle chiese romaniche medievali, alle torri erette dai Genovesi. E poi i tesori barocchi, le cittadelle di Calvi e Bonifacio, i souvenir di Napoleone ad Ajaccio... I villaggi arroccati sono forse uno dei luoghi più interessanti dell’isola, testimonianza di tradizioni, autenticità e cultura. Dal Nord, dalla regione della Balagne, con Sant’Antonino, uno dei più bei villaggi di Francia, case di pietra e stradine di pavé e un panorama strepitoso, fino all’estremo Sud di Bonifacio, splendida location sulle falesie di calcare bianco, passando Nonza, sul Cap Corse, con la grande spiaggia di sabbia nera e la Chiesa di Santa Giulia, martire cristiana, o Piana, incastonata frai calanchi di pietra rosata. Molti anche i musei: da non perdere il Museo della Corsica a Corte, la prima storica capitale dell’isola, Palazzo Fesch ad Ajaccio, con la più ricca collezione francese di dipinti italiani dopo il Louvre, la casa-museo di Napoleone, sempre ad Ajaccio, e il più nuovo, il Museo di Mariana, che riunisce gli oggetti scoperti sul sito della Canonica, dai primi coloni romani alla dominazione pisana.
Natura autentica
Il patrimonio naturale è straordinario e l’isola è quasi interamente occupata dal Parco Naturale Regionale, 250.000 ettari, perfetto per itinerari alla scoperta di una fauna e di una flora rare, oltre 2.000 specie vegetali. Uno scenario ideale per praticare infinite attività outdoor tutto l'anno: passeggiate ed escursioni, equitazione e mountain-bike, arrampicata, volo libero, sport sulla neve, escursioni in bicicletta o in 4x4 per scoprire i villaggi dell'interno... Le escursioni a piedi e a cavallo - l’isola conta numerosi centri equestri - sono un must, con circa 1.500 chilometri di sentieri segnalati e più di 1.350 posti letto in gîtes o in rifugi, e 2.000 chilometri di percorsi dedicati alle passeggiate a cavallo, nella Balagne, nella regione di Corte, nel deserto delle Agriates o nella valle del Rizzanese. A piedi, la GR20 è l’itinerario più famoso e impegnativo (percorribile anche solo per tratti), ma ci sono gli scenografici sentieri “Mare a Mare” - da Porto-Vecchio a Propriano nel cuore dell’Alta-Rocca - e “Mare e Monti”, che collega Calenzana a Cargèse. E in fatto di acqua, di tutto un po’, mare e fiumi, rafting e canyoning, paddle, snorkeling, immersioni...
L'acqua? È una festa!
Una festa in senso letterale, con il Festi Acqua di Priopriano, tutto dedicato agli sport nautici, alla cultura e all’arte in tema acqua. E una festa a 360° per la ricchezza dell’isola in fatto di H2O. Acqua di mare, per cominciare, naturalmente nel segno della sostenibilità e dell’ambiente. Da non perdere la Riserva di Scandola, Patrimonio Unesco, 900 ettari terrestri e 1.000 ettari marini e la riserva naturale delle Bocche di Bonifacio: l’arcipelago delle isole di Lavezzi, Cerbicali, Bruzzi e Moines, le falesie di Bonifacio, gli stagni di Ventilegne, e una biodiversità unica su 80.000 ettari marini e terrestri: è la riserva più grande della Francia metropolitana di dominio pubblico. Paradiso delle “acque vive”, la Corsica conta la bellezza di un’ottantina di corsi d’acqua, che a tratti disegnano spettacolari gole - un nome per tutte, le Gole della Restonica, e sono lo scenario ideale per kayak canyoning, tubing, rafting. Non tutti sanno che l’isola offre anche acque termali, per un benessere vista mare: i Bagni di Pietrapola, di Caldane e le Terme di Baracci. E vanta pure tre sorgenti di acque minerali: Zilia, ai piedi del Monte Grosso, alle spalle di Calvi, Saint-Georges, che sgorga dal colle omonimo, fra Ajaccio e Sartène, e Orezza, la più storica, dal 1856, nella regione della Castagniccia, una delle acque più ricche di ferro del mondo.
Una gastronomia legata al territorio
La gastronomia corsa sorprende nel segno dell’autenticità e della tradizione. I salumi sono la star dell’isola, prodotti a partire da una razza di maiale tipica chiamata “porcu nustrale” e solo in inverno. DOP dal 2012, i salumi corsi spaziano dalla coppa, al prisuttu, prosciutto crudo e stagionato, il lonzu, lombo del maiale, la panzetta, il petto del maiale, la salsiccia corsa, il figatellu, a base di fegato di maiale, affumicato o no, che si consuma solo in inverno, spesso accompagnato dalla pulenda (la polenta), dal brocciu (il tipico formaggio corso) e dalle uova fritte. Il brocciu DOP è il più famoso dei formaggi dell’isola, a base di latte di pecora, si consuma fresco, semi-stagionato, stagionato, da solo o con un goccio di acquavite, e soltanto da novembre a giugno. Il brocciu è utilizzato anche in varie ricette: omelettes, cannelloni, dolci come i migliacci o il fiadone. Altra specialità la toma corsa, di capra o di pecora, da gustare al naturale o con la confettura di fichi e noci. E poi tutti i formaggi regionali: Niulincu, Venachese, Calinzanincu, Bastelicaccia, Sartinesu. Altri prodotti top la farina di castagne, l’olio d’oliva, in particolare nella regione della Balagne, il miele DOP del maquis (la macchia), le cozze, ostriche e trote affumicate degli stagni di Diana e Urbinu, il liquore di mirto. E gli imperdibili canistrelli, i biscotti secchi più famosi della Corsica, a base di farina, zucchero e vino bianco: deliziosi.
Il vino è una scoperta
In Corsica i vigneti - una storia di 2.000 anni - sono l’espressione di una forte identità, di microclimi sorprendenti, di una grande varietà di terroir. Risultato, 9 denominazioni d'origine controllata: 1 denominazione regionale, Vini della Corsica, 2 denominazioni "cru", Ajaccio e Patrimonio, 5 denominazioni “villages”, ovvero Corse Coteaux du Cap Corse, Corsica Calvi, Corsica Figari, Corsica Porto-Vecchio, Corsica Sartène. E una denominazione VDN (Vino Dolce Naturale), il Muscat du Cap Corse. Vini da conoscere e degustare direttamente dai produttori, in proprietà dove si lavora ancora con metodi e ritmi antichi. Così fra paesaggi eccezionali, in auto, in moto, a piedi, a cavallo, in bicicletta, in barca, sono infinite le scoperte intorno al vino, in un’atmosfera di convivialità, fra eventi e feste del vino.
Per France.fr