Escursione rigenerante con gli amici sulla Côte des Légendes in Bretagna

Itinerario

BretagnaNatura e Attività OutdoorLitoraleCon amici

  • durata7 giorni
  • tappe7 tappe

Carantec - Bretagna
© Alexandre Lamoureux/OT Baie de Morlaix - Carantec - Bretagna

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 13 giugno 2024

Tra splendidi porti di pesca, dune preservate e rocce di granito, l’escursione GR 34 promette di vivere momenti memorabili con gli amici. Considerato un itinerario imprescindibile per chi ama camminare, l’antico sentiero dei doganieri si snoda lungo la baia di Morlaix fino a Brignogan-Plages ed è ideale per qualsiasi livello. Ti attendono splendide prospettive e incantevoli soste con gli amici.

Giorno 1: Città portuale di Morlaix

Morlaix, France
Porto di Morlaix - Bretagna
© Alexandre Lamoureux - Porto di Morlaix - Bretagna

Morlaix è la mitica città portuale situata fra due valli, protetta da un viadotto del XIX secolo. Consigliamo di esplorare Morlaix prima di iniziare il percorso lungo il GR 34. Passeggia con gli amici lungo il molo e nei vicoli della città vecchia, tra le case a graticcio e gli edifici romanici e gotici sulle vie lastricate.

La città è ricca di circuiti pedonali proposti dall’Ufficio del Turismo per scoprire i suoi gioielli architettonici, come le celebri case della Maison à Pondalez, tesori locali del XVI secolo. Percorrete tutti insieme la Grande Rue pedonale e visitate le sue boutique per acquistare i maglioni da marinaio e le specialità bretoni per i picnic dei prossimi giorni: rillettes di sgombro, capesante, l’ottimo burro salato, il sidro e le crêpes appena fatte. 

Per concludere questo primo giorno di escursioni, cenate in una delle crêperie della città, altrimenti optate per l’atmosfera conviviale del Grand Café de la Terrasse, un’istituzione di Place des Otages con il suo fascino Belle Époque: grandi specchi dorati e divanetti rossi. 

Dove dormire? All’Hôtel du Port, non lontano dal viadotto e dal complesso culturale dell’antica Manufacture des Tabacs. La destinazione ideale per iniziare l’escursione lungo l’itinerario.

Giorno 2: da Morlaix a Carantec (25 km)

Carantec, France
Carantec - Bretagna
© Alexandre Lamoureux/OT Baie de Morlaix - Carantec - Bretagna

L’escursione a piedi può cominciare finalmente! Si parte per la splendida stazione balneare di Carantec costeggiando la Corniche. Poi si seguono con piacere le curve del fiume di Morlaix che diventa sempre più ampio avvicinandosi al mare. È la terra dei goémoniers (pescatori specializzati nella raccolta di alghe marine), degli ostricoltori e dei marinai-contadini, uno splendido mix bretone di foreste e pascoli di mucche, piccoli porti e villaggi con i tetti di ardesia. 

A metà strada si incrocia l’incantevole borgo di Locquénolé le cui case tipiche costellano un pendio boscoso, fra il greto e il tronco nodoso di un Arbre de la Liberté ultracentenario. Passeggiate con calma, visitate la chiesa del XVII secolo e concedetevi un picnic a due passi dal mare al porto di Dourduff.

Dopo aver costeggiato la Corniche e ammirato la baia di Morlaix e la foce del fiume, disseminata qua e là dai paletti dei parchi di ostriche, si raggiunge Carantec, una delle stazioni balneari più belle e più chic del Finisterra del nord. 

Il sentiero dei doganieri fa il giro della penisola, offrendo prospettive spettacolari sul castello di Taureau (un’isola-fortezza progettata da Vauban), l’isola Louët (con il suo faro bianco e la casetta del guardiano che si può affittare per un weekend), la Pointe de la Chaise du Curé, il porto e l’isola Callot, il cui collegamento è possibile imboccando una strada con la bassa marea (attenti a non rimanere confinati sull’isola con l’alta marea: gli orari di passaggio sono indicati all’ingresso della strada immergibile). 

Pausa golosa ben meritata… A Carantec, raggiungete uno dei luoghi migliori in cui mangiare, come Ty Pot, un bistrot accogliente che propone piatti deliziosi in un’atmosfera conviviale. 

Dove dormire? Per la notte, a Carantec potete scegliere fra gli intimi bed and breakfast e gli hotel, come l’Hôtel de la Baie de Morlaix, un albergo a tre stelle nel cuore della città che si contraddistingue per la decorazione moderna e i vivaci tocchi di colore per un soggiorno all’insegna del relax e del comfort.

Giorno 3: da Carantec a Roscoff (26 km)

Roscoff, France
Porto vecchio di Roscoff - Bretagna
© Alexandre Lamoureux - Porto vecchio di Roscoff - Bretagna

Da Carantec al porto di Roscoff, il paesaggio si apre sulla prima regione orticola della Francia, con serre di pomodori, campi di cipolle, di patate e cavolfiori. La costa è scavata dal passaggio del fiume Penzé dove si rifugiano le barche a vela in caso di maltempo. La luce cambia senza sosta, proprio come il litorale che è coperto e poi scoperto al ritmo delle maree. 

Dopo aver attraversato il Pont de la Corde e ammirato in basso le case con le imposte azzurre del borgo, si segue la costa fino a Saint-Pol-de-Léon, una pittoresca città vescovile ricca di bellissime abitazioni borghesi in granito. Se il coraggio non vi manca, spingetevi fino al centro per ammirare la splendida cattedrale (appena restaurata) del XIII secolo, nonché una cappella il cui campanile di 80 metri domina i campi. 

Fate un bel picnic su una spiaggia dell’isoletta di Sainte-Anne ammirando il bellissimo panorama su Carantec e sull’isola Callot, oppure pranzate in un ristorante della città come Quai Ouest dalla cucina gustosa, che offre una splendida vista mare e gode di una posizione ideale a due passi dall’acqua. Il ristorante collabora con una cooperativa locale per contrastare lo spreco alimentare proponendo un menù antipasto-primo-dessert a meno di € 12 a base di prodotti freschi. Niente male, no?

Una bella camminata digestiva vi condurrà quindi verso Roscoff. Stazione balneare, porto di pesca, porto turistico e mercantile al tempo stesso, l’antica città corsara svela un bel lungomare e vicoli lastricati affiancati da eleganti abitazioni in granito del XVII e XVIII secolo. È piacevole passeggiare qui con l’aria marina che accarezza il viso, per poi visitare la splendida chiesa gotica variopinta, osservare le statuette scolpite sulle facciate, i negozi di prodotti marini e le vetrine golose delle crêperie. 

Dove dormire? All’Hôtel Mercure che occupa un elegante edificio in granito e le cui camere accoglienti offrono quasi tutte uno splendido panorama sul mare, sull’isola di Batz e sul famoso molo della città corsara. 

 

Giorno 4: Roscoff – Isola di Batz (tra 10 e 15 km per fare il giro dell’isola)

Île de Batz, Île-de-Batz, France
Isola di Batz - Bretagna
© Alexandre Lamoureux - Isola di Batz - Bretagna

È la volta dell’isola di Batz a soli 3 km da Roscoff. Raggiungibile tutto il giorno in dieci minuti di attraversata, Batz è così vicina al litorale bretone da offrirne un concentrato in miniatura: una virgola marina contornata da spiagge collegate l’una all’altra da cordoni in granito e ciottoli levigati. Su questa isola-giardino quadrettata con campi sabbiosi dove crescono carote, cavolfiori e patate alimentati dalle alghe, i giardini rivestiti di agave, yucca e cactus rivelano il microclima mite. 

È possibile fare il giro dell’isola camminando oppure noleggiare le biciclette, facilitando l’esplorazione di un’isola tipicamente bretone lunga 3,5 km. 

Seguendo la costa verso est, si raggiunge il magnifico Jardin George Delaselle, un’oasi vegetale protetta dal vento grazie alle dune, un’opera bucolica dove prosperano più di 2.500 specie originarie dei cinque continenti, la maggior parte delle quali proviene dall’emisfero meridionale. In questo giardino paesaggistico, fra piante esotiche, palme, cactus e il prato di cordyline, il mondo vegetale invita a sognare... 

Dopo aver percorso la costa settentrionale dove i cavalli tranquilli mangiano alacremente l’erba salata, si raggiunge la parte ovest dell’isola, quella più selvaggia e granitica. Seduti comodamente sulla terrazza della Crêperie du Phare, gustate le deliziose specialità bretoni con una magnifica vista sul mare. 

Dove dormire? Prenotate senza esitare a Herbes Folles, un incantevole hotel ristorante situato a livello del molo.

Giorno 5: da Roscoff a Moguériec (23 km)

Presqu'île de Perharidy - Bretagna
© Alexandre Lamoureux - Presqu'île de Perharidy - Bretagna

Di ritorno a Roscoff, si percorre nuovamente il GR 34 che segue fedelmente l’antico sentiero dei doganieri creato alla fine del XVIII secolo per contrastare il contrabbando. I doganieri che lo percorrevano in passato potevano reperire così gli sbarchi illeciti delle merci sulle coste bretoni, motivo per cui sul percorso si vedono antichi corpi di guardia nascosti nelle rocce. 

Dopo aver fatto il giro della Presqu’île de Perharidy, all’ombra di pini marittimi, e costeggiato la stazione balneare di Santec-sur-Mer, si raggiunge la grande spiaggia del Dossen. 

Il Dossen è il paradiso dei cavalieri e dei carri a vela con la bassa marea, un luogo imprescindibile per chi pratica windsurf, kitesurf e surf nella regione. È bello vedere tutti questi sportivi che si gettano con coraggio nell’acqua fredda. Vi andrebbe di farlo? 

Poi andate in direzione delle dune per un picnic. Se non vi va di gustare un sandwich, raggiungete Beach Break, un luogo super conviviale per mangiare crêpes, tapas e piatti fatti in casa con vista sull’immensità del mare, sulle onde e sull’isola di Sieck. 

Riprendete la strada lungo le dune che orlano i fiumi dell’Horn e del Guillec, punti di osservazione di numerosi uccelli marini come la beccaccia, l’egretta o il fratino. 

Sul tragitto che conduce a Moguériec, fate una piccola deviazione per lo Château de Kerouzéré, une meraviglia del XV secolo classificata come Monumento Storico. Si tratta dell’unica fortezza di quell’epoca che si può visitare nel Finisterra. Questo castello è in condizioni eccellenti con le sue tre torri rotonde merlate e dotate di caditoie sormontate da tetti a guglia, le mura in pietra da taglio e le cortine provviste di feritoie.  

Bisogna camminare ancora un po’ per arrivare a Moguériec, un piccolo porto in cui si pesca con le nasse. In caso di forte tempesta, lo spettacolo delle onde che si infrangono lungo la diga che protegge le barche da pesca è davvero mozzafiato. Questa parte della costa, che non è riparata dalle isole, è particolarmente soggetta agli elementi. Il moto ondoso colpisce il litorale che è frastagliato in un ammasso di rocce granitiche. 

Dove dormire? A La Marine, l’unico hotel della zona! Fortunatamente è in riva al mare ed è molto confortevole. Questo hotel propone una cucina autentica a base di prodotti locali. Cosa chiedere di più? 

Giorno 6: da Moguériec a Plouescat (21 km)

Spiaggia di Amiets - Bretagna
© Alexandre Lamoureux - Spiaggia di Amiets - Bretagna

Nei pressi di Moguériec, la costa è molto meno abitata e ci si addentra in una Bretagna nettamente più grezza e selvaggia. D’altronde proprio in questo risiede il fascino e la bellezza di questa parte del litorale, che merita il soprannome di “Côte des Légendes”. A ogni svolta del sentiero, ci si aspetta di vedere un korrigan (creatura leggendaria del folklore bretone). Invece si tratta di surfisti, sorriso smagliante e tavola da surf sotto il braccio!

Proseguendo verso ovest, si intravedono bellissime spiagge di sabbia fine che non hanno nulla da invidiare a quelle delle Maldive! A partire dalla spiaggia di Amiets, dove sarebbe bello oziare per tutto il giorno... Sarà un ottimo posto per fare una pausa, a meno che non preferiate proseguire fino alla splendida spiaggia dorata di Kerfissien. 

Dopo questa pausa in mezzo alle dune, si prosegue per la stazione balneare classificata di Plouescat. Qui si potrà ammirare il fronte marittimo che si estende su circa 13 km, tra massicci di dune e blocchi di granito le cui forme bizzarre e poetiche risvegliano l’immaginazione. Situata in una regione rinomata per la ricchezza della produzione orticola, questa città caratteristica sorprende con i suoi bellissimi capannoni del XVI secolo provvisti di una struttura in legno. 

Dove dormire? Consigliamo l’Hôtel Spa Côte des Sables che offre diversi vantaggi: camere spaziose con vista sulla splendida baia di Kernic, una spa per far riposare i muscoli dolenti e un ristorante conviviale per gustare ottimi prodotti del territorio.  

Giorno 7: da Plouescat a Brignogan-Plages (20 km)

Plouescat, France
Spiaggia di Porsguen - Bretagna
© Alexandre Lamoureux - Spiaggia di Porsguen - Bretagna

Dopo aver percorso l’ansa del Kernic camminando sulla sabbia morbida delle spiagge di Porsmeur e Porsguen, si parte per l’ultima tappa di questa escursione sulla Côte des Légendes. Inizia così il regno delle dune che ondeggiano e si muovono al minimo soffio.

Camminando verso la baia del Goulven, le dune di Keremma si estendono su oltre 6 km, modellate dal vento e dalle correnti. Un luogo magico tra la terra e il mare, fra lunghe spiagge di sabbia bianca, stagni e prati salmastri dove si dilettano le egrette bianche. Il Conservatoire du Littoral, proprietario delle dune, si impegna a preservare la diversità biologica di questi luoghi. 

Desiderate scoprire qualcosa di più su questa regione, sulla flora e sulla fauna? Raggiungete La Maison des Dunes et de la Randonnée, uno spazio museale che propone un sentiero di interpretazione pedagogica, visite commentate e passeggiate di scoperta. 

Per festeggiare la dirittura d’arrivo nelle terre bretoni, direzione crêperia di Saint Goulven. Situato in un'azienda agricola florovivaistica circondata da animali, questo ristorante caloroso offre eccellenti crêpes dolci e galettes salate, ma anche ottimi piatti tipici come lo spezzatino di vitello alla contadina, la torta di grano saraceno con scalogno, l’arrosto di maiale al sidro o il famoso kig ha farz bretone (quest’ultimo soltanto su ordinazione). 

Seguite con passo sicuro il sentiero dei doganieri fino a Brignogan-Plages, un’incantevole stazione balneare. Sarà l’occasione di ammirare le bellissime ville in riva al mare, il faro di Pontusval, la cappella Pol e il curioso menhir di Men Marz. Un ottimo modo per concludere questa escursione rigenerante.

Consigli e suggerimenti

Consigliamo di organizzare questo viaggio in periodi diversi dalla stagione estiva. Così ci sarà meno affluenza sui sentieri escursionistici e sarà possibile scoprire i paesaggi in modo più intimo e autentico.