Quattro tappe del Cammino di Santiago di Compostela dalla via di Vézelay

Itinerario

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  • distanza4 passi
  • durata3 settimane

 Pellegrino sul ponte di Saint-Jean-Pied-de-Port - Paese basco
© Pierre Carton - Pellegrino sul ponte di Saint-Jean-Pied-de-Port - Paese basco

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 13 giugno 2024

La via di Vézelay (o Via Lemovicensis) è una delle vie più rinomate e seguite del Cammino di Santiago. Collega Vézelay a Saint-Jean-Pied-de-Port lungo 1.100 chilometri. Da Limoges al confine franco-spagnolo, abbiamo selezionato per te delle tappe eccezionali, né troppo facili né troppo difficili.

Tappa 1: da Limoges a Périgueux (92 km in 4 giorni circa)

Limoges, France
Cattedrale Saint-Front di Périgueux nella Valle della Dordogna
© Déclic&Décolle - Cattedrale Saint-Front di Périgueux nella Valle della Dordogna

Seguendo la Via Lemovicensis da Limoges, si attraversa innanzitutto la campagna del Limosino fino al villaggio di Châlus. Poi, a livello del comune La Coquielle, si raggiungono le ricche terre di Périgueux nella Dordogna. Tra i pittoreschi borghi medievali, i prati, le siepi e le valli alberate, i sentieri sprigionano il profumo della vita contadina, una terra ricca e generosa. Svoltando un sentiero, ogni sosta è arricchita di volta in volta da un ristorante autentico, un’incantevole chiesa romanica o un castello medievale.

 

Il fiore all’occhiello di questa prima tappa è indubbiamente la sua destinazione, Périgueux, classificata “Ville d’art et d’histoire”. Visita la cattedrale Saint-Front e la cittadella di Vésone. Dopo aver goduto della pace del canale, dirigiti verso ovest per esplorare l’incantevole borgo di Chancelade. Qui potrai ammirare la splendida Abbazia Notre Dame, fondata nel 1132. 

 

 

Dove dormire a Périgueux? 

All’ingresso del borgo di Chancelade, il fiero Château des Reynats, che risale al XIX secolo, situato nel cuore di un parco di alberi secolari, offre comfort, una spa e una cucina gastronomica eccezionale. La tappa ideale per concludere questo soggiorno sportivo con gli amici.

Tappa 2: da Périgueux a Mont-de-Marsan (193 km in una decina di giorni circa)

Mont-de-Marsan, France
Cattedrale di Bazas a sud di Bordeaux
© JJ.Gelbart/AFCC - Cattedrale di Bazas a sud di Bordeaux

Direzione Bergerac. Dopo aver attraversato i ridenti paesaggi di vigne, foreste e praterie della Guyenne, si passa per i comuni di Chalagnac, Bergerac, Malveyrein, Sainte-Foy-la-Grande, Roquebrune, Bazas, Bourriot-Bergonce, Roquefort... 

 

Il passaggio nella Garonna è seguito dalle Landes, che svelano una vasta pineta di un milione di ettari, piantata nel XVIII secolo. È una tappa di sentieri rettilinei, costeggiati da pini a perdita d’occhio. Si attraversano anche villaggi impreziositi da chiesette romaniche, fontane miracolose e altri luoghi ricchi di leggende. Segue la Chalosse, rinomata per le sue sorgenti salate, una regione che annuncia il Béarn, con i suoi campi di mais e gli allevamenti di pollame. 

 

Per Mont-de-Marsan, la tappa finale di questo tragitto, considera una giornata per esplorare la città. Da oltre 30 anni, la prefettura delle Landes è un importante centro della scultura figurativa dell’inizio del XX secolo. In virtù della presenza di queste opere d’arte che costellano tutta la città, quest’ultima è soprannominata la “capitale della scultura”. O magari il soprannome deriva dal museo Despiau-Wlérick (in corso di ristrutturazione), ampiamente dedicato alla scultura.

 

Mont-de-Marsan è conosciuta anche come “la città dei tre fiumi”. E dopo la cultura, spazio alla natura! Passeggia sulle rive della Midouze, classificate “Parco Naturale Urbano”. A prescindere dalla stagione, sul molo ci si lascia trasportare dall’aria fresca del fiume durante una passeggiata fluviale che potrebbe diventare una bella camminata di una quindicina di chilometri. 

 

Dove dormire a Mont-de-Marsan? 

Autentica istituzione locale dal 1938, l'Hôtel-restaurant des Pyrénées è rinomato per la cucina gastronomica, la ricca cantina e le 24 camere interamente ristrutturate nel 2020. La struttura è gestita con professionalità da Marc Giraud, ex giocatore di rugby, che le ha conferito modernità e raffinatezza.

Tappa 3: da Mont-de-Marsan a Orthez (55 km in 3 giorni circa)

Orthez, France
Cattedrale di Bazas a sud di Bordeaux
© Office de tourisme Coeur de Béarn - Cattedrale di Bazas a sud di Bordeaux

Durante questa tappa, si attraversano le pianure agricole del Béarn seminate di cereali, tra cui il famoso mais delle Landes. I paesaggi si alternano fra dolci colline e verdi vallate, offrendo vedute pittoresche sulla campagna solcata da molteplici fiumi e corsi d’acqua. Si attraversa l’Adour e poi il Gave de Pau, che bagna Orthez. Questi fiumi invitano a fare una piacevole pausa all’ombra e al fresco durante la stagione estiva.

 

Dopo l’arrivo a Orthez, l’itinerario si conclude con una bella passeggiata nel vecchio borgo, dallo Château Moncade al Pont Vieux. Il Musée Jeanne d’Albret merita una visita per comprendere l’influenza del protestantesimo sul Béarn. Anche la navata e il coro della chiesa Saint Pierre di Orthez colpiranno molto chi ama il patrimonio religioso.

 

Dove dormire a Orthez? 

Senza alcun dubbio, al mitico Hôtel de la Lune che risale al XV secolo, divenuto luogo di sosta del Cammino di Santiago. Secondo la leggenda, l’edificio era “l’ostello con l’insegna della Luna” che accoglieva tutte le persone illustri di passaggio a Orthez, come Jean Froissart, nel 1388, celebre cronista in epoca medievale.

Tappa 4: da Orthez a Saint-Jean-Pied-de-Port (65 km in 3-4 giorni circa)

Saint-Jean-Pied-de-Port, France
Rue de la Citadelle a Saint-Jean-Pied-de-Port - Paese basco
© Pierre Carton - Rue de la Citadelle a Saint-Jean-Pied-de-Port - Paese basco

Dopo aver camminato lungo i pendii delle Landes, si raggiungono pian piano i rilievi emergenti del Paese basco, pedemonte della catena dei Pirenei. In seguito, si attraversano gli emblematici Sauveterre-de-Béarn, Saint-Palais, poi Ostabat e infine Saint-Jean-Pied-de-Port, ultima tappa della via di Vézelay. Saint-Palais è una tappa eccezionale per la presenza della famosa stele di Gibilterra, un piccolo monumento eretto nel 1964 che simboleggia il presunto crocevia fra le vie di Tours, Vézelay e del Puy-en-Velay. 

 

Saint-Jean-Pied-de-Port è una città dal ricco patrimonio religioso, dove si può attraversare il cosiddetto “Ponte romano” (XVIII secolo), ammirare la Porte Saint-Jacques (XIII secolo, Patrimonio mondiale dell’Unesco), visitare la Cittadella (XVII secolo) e varcare la soglia della chiesa Notre-Dame du Bout du Pont (fondamenta del XIII secolo).

 

A Saint-Jean-Pied-de-Port convergono le quattro vie del Cammino di Santiago in Francia: Tours, Vézelay, Piemonte pirenaico e Puy-en-Velay. È anche il punto di partenza per chi desidera percorrere la famosa tappa dell’attraversamento di Les Ports de Cize verso la collegiata di Roncisvalle, un luogo importante della cristianità. Un itinerario di montagna dove riecheggia il ricordo delle truppe di Carlo Magno, del corno di Orlando e delle leggende che vi si ispirano. 

 

Dove dormire a Saint-Jean-Pied-de-Port? 

Nel cuore del centro di Saint-Jean-Pied-de-Port, c’è una bella casa basca dalle imposte rosse del XVII secolo che accoglie i pellegrini in 4 camere spaziose (2 triple e 2 quadruple). L’alloggio Beilari dispone di un giardino e di una terrazza conviviale dove condividere la cena. 


Da Saint-Jean-Pied-de-Port, i pellegrini più motivati supereranno i Pirenei durante una tappa di 27 km con un forte dislivello. Rimangono 800 chilometri da percorrere per raggiungere il comune di Santiago di Compostela in Galizia.

Consigli e raccomandazioni

La Via di Vézelay è ricca di valli e non viene percorsa di frequente, quindi occorrono pazienza e tenacia. I villaggi hanno una distanza relativa l’uno dall’altro. Prevedi acqua e cibo in quantità sufficiente e fai rifornimento prima della domenica. Si consiglia di consultare le guide ufficiali aggiornate e i forum di pellegrinaggio prima di iniziare questo viaggio.

Per Alicia Munoz

Giornalista

Alicia è una giornalista appassionata che si occupa di sviluppo sostenibile, ambiente e viaggi. Infonde la sua passione per la natura, i grandi spazi e gli sport outdoor nelle sue storie.