"Trascorrere la notte al Pic du Midi è un’esperienza indimenticabile"

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Nicolas Bourgeois
© Nicolas Bourgeois

Tempo di lettura: 0 minPubblicato il 23 luglio 2019

Geografo di formazione, Nicolas Bourgeois è vicedirettore generale del Pic du Midi. Un luogo eccezionale per contemplare le stelle e “cadere a precipizio verso il cielo”, come dice lui. L’abbiamo intervistato.

France.fr: Perché il Pic du Midi è un sito eccezionale per osservare le stelle?

Nicolas Bourgeois: Osservare le stelle è innanzitutto una pratica contemplativa. Qui, a 2.877 metri di altitudine, si crea un formidabile accordo tra paesaggi terrestri e celesti. Dall’osservatorio, che risale alla fine del XIX secolo, si gode il più bel panorama della catena dei Pirenei. Al di sopra, si può ammirare la danza delle stelle della Via Lattea. Il Pic è il simbolo di tutto questo spazio di contemplazione delle stelle. Ma lo spettacolo è altrettanto grandioso dalle vette e colli vicini.

Pic du Midi
© Pic du Midi

France.fr: Più in basso, nelle valli, si può ugualmente ammirare il cielo stellato?

N. B.: Assolutamente sì. Il Pic du Midi è il direttore d’orchestra di un complesso di territori che operano insieme per la riduzione dell’inquinamento luminoso. Oggi, la metà del dipartimento Hautes-Pyrénées ha sposato questa sensibilità, modificando l’illuminazione pubblica. È stata così creata un’immensa riserva di cielo stellato, che copre oggi 3.300 km². Per approfittare di questa gemma celeste, si può prenotare un’escursione notturna con la guida. Ma basta anche semplicemente sdraiarsi sull’erba e spalancare gli occhi.

"Da millenni, qualsiasi essere umano che guarda le stelle si pone la stessa domanda metafisica: qual è il mio posto nell’universo?"

France.fr: Ma senza strumenti non si vede granché...

N. B.: Ma no! L’occhio è già di per sé un magnifico strumento per osservare le stelle. Con l’aggiunta di una sedia sdraio poi, si è perfettamente equipaggiati per godersi lo spettacolo! Quando ci si sdraia sotto le stelle, si ha l’impressione di precipitare verso l’alto, di cadere a precipizio verso il cielo. È un’esperienza fortissima, che suscita emozioni direi universali. Da millenni, qualsiasi essere umano che guarda le stelle si pone la stessa domanda metafisica: qual è il mio posto nell’universo?

France.fr: Che effetto fa trascorrere una notte al Pic du Midi?

N. B.: È un’esperienza indimenticabile. Lassù ci sono solo 27 persone, con una guida a disposizione per l’intera notte. Con il trascorrere delle ore, il cielo stellato cambia aspetto, man mano che la Terra si sposta. Sul posto, i visitatori potranno porre tutte le domande che vogliono e anche utilizzare gli strumenti. Ma l’idea non è quella di inondarli di dati scientifici. Il miglior motore per trasmettere la conoscenza è lo stupore. I più fortunati sono coloro che vengono durante la stagione estiva. In estate abbiamo i cieli più belli, quando la Terra è molto inclinata sul suo asse. Appaiono costellazioni che sono molto a sud, come quella del Sagittario. Senza parlare poi delle numerosissime stelle cadenti, fino a 60 in un’ora durante le Perseidi.

Paul Compère
© Paul Compère

France.fr: E se vengo in giornata, ne vale lo stesso la pena?

N. B.: Non c’è il rischio di essere delusi! Si potrà approfittare di una visita al planetario. È il più alto d’Europa e ha la più vecchia cupola del mondo… È uno strumento pazzesco, aperto tutto l’anno. Proiettano anche dei film. Quest’estate, per festeggiare i 50 anni del primo uomo sulla Luna, gli spettatori possono seguire un documentario sulle missioni Apollo. A settembre, verrà inaugurato un osservatorio astronomico dedicato al grande pubblico. Si potranno scattare foto di galassie e nebulose: un magnifico ricordo.

"Trascorrere la notte al Pic du Midi è un’esperienza indimenticabile" - #1

Per saperne di più:

Per Stéphane Béchaux